Sciopero 5 maggio: motivazione principale la nuova figura del dirigente scolastico

da tuttoscuola.com

Sciopero 5 maggio: motivazione principale la nuova figura del dirigente scolastico

Quali sono le motivazioni prioritarie che stanno alla base della proclamazione dello sciopero generale unitario della scuola per il 5 maggio?

La risposta un po’ semplicistica è il progetto del ddl sulla Buona Scuola, ma poiché molte parti di quella proposta di riforma sono valide e, ad oggi, non criticate da nessuno, occorre andare alle motivazioni ufficiali dei sindacati. Motivazioni che, almeno formalmente, non ci sono e non sono nemmeno comprese all’interno della nota unitaria inviata al Capo di Gabinetto del Miur, nella quale si dichiara: Con riferimento alla nota MIUR prot. n. 7882 del 16 marzo 2015 con cui si è ritenuto di non convocare l’Organismo di conciliazione e raffreddamento di cui al D.M. n. 127 del 20 aprile 2000 in quanto, come indicato nella nota stessa e come precisato dalla Commissione di garanzia nella seduta del 16 gennaio 2004, l’azione sindacale ha come oggetto della vertenza le modalità di attuazione del Programma per la Buona scuola, formalizzate dal Governo nel disegno di legge 2994 Camera, le scriventi Organizzazioni sindacali, con le stesse motivazioni per cui hanno proclamato la sospensione delle attività non obbligatorie nel periodo 9-18 aprile 2015, proclamano lo sciopero del personale docente, educativo, Ata e del personale dell’Area V Dirigenza Scolastica con le seguenti modalità: Sciopero per l’intera giornata del 5 maggio 2015.

Modalità di attuazione del Programma per la Buona scuola? Troppo poco per capire. Anche le precedenti motivazioni per la sospensione delle attività non obbligatorie dal 9 al 18 aprile scorso erano genericamente dello stesso tenore.

Dunque, tutto e niente? L’intero ddl?

La generica onnicomprensività delle motivazioni è indubbiamente finalizzata ad ottenere il massimo consenso di partecipazione allo sciopero, ma, a parte tutte le questioni aperte sulla stabilizzazione dei precari (che forse non interessano più di tanto il personale già di ruolo), sembra che l’elemento centrale dello sciopero sia la nuova figura del dirigente scolastico con le relative azioni affidate (chiamata dall’albo regionale, valutazione del personale, definizione del piano triennale).

Semplificando, si potrebbe dire che lo sciopero è contro il dirigente-sindaco-sceriffo.