Age lancia una app contro il cyberbullismo

da tuttoscuola.com

Age lancia una app contro il cyberbullismo

Una app contro il cyberbullismo: la proposta viene dall’Age, l’associazione genitori, che lancia la versione italiana di ‘deletecyberbullying‘ per studenti, docenti e genitori.

Realizzata dalla Coface, la confederazione delle organizzazioni familiari nell’Unione europea con il sostegno finanziario del programma europeo Daphne, l’applicazione per tablet e smartphone  ndroid è gratuita e può essere scaricata direttamente sullo store Google play e dal sito di Age. Presto arriverà anche la versione per Ios.

Un quiz interattivo verifica la conoscenza che ragazzi, genitori e insegnanti hanno del cyberbullismo e di internet, rispondendo in questo modo alle loro domande sul fenomeno, con la possibilità di condividere il proprio punteggio su Facebook. L’applicazione, inoltre, consente agli adolescenti un quiz di auto-diagnosi che indirizza automaticamente le vittime di cyberbullismo all’assistenza, dove possono contattare gli esperti per una consulenza specifica. Infine, un pulsante visualizza in tempo reale le informazioni per accedere all’assistenza diretta.

L’app include anche un video in inglese di sensibilizzazione sul cyberbullismo, consultabile anche su YouTube in 12 diverse lingue. Un sondaggio che aiuta i docenti a comprendere meglio le loro aspettative e la loro esperienza con episodi di cyberbullismo, mentre un manuale dell’insegnante fornisce loro materiale didattico per lezioni sul fenomeno. Una sezione è dedicata alle informazioni sul progetto e sull’applicazione. “Secondo un sondaggio condotto da BeatBullying per la campagna #Deletecyberbullying su oltre duemila ragazzi e adulti in tutta Europa un bambino europeo su 5 è vittima di bullismo“, spiega Fabrizio Azzolini, presidente dell’Age. “Di questi – aggiunge – più della metà, il 55%, cade in depressione, oltre un terzo (35%) dichiara di aver danneggiato se stesso, il 35%, o di aver pensato al suicidio, il 38%. E, come genitori, ci preoccupa anche il dato sul 34% degli adulti che ritiene il bullismo ‘una parte normale della crescita’ e sul 16%, un adulto su 6, che dichiara che la maggior parte delle persone del loro Paese lo considera ‘formazione del carattere’“.

Per questo motivo, aggiunge Azzolini, “l’Age ha deciso di lanciare in Italia l’app impegnandosi in prima persona nella sua traduzione italiana. L’applicazione, inoltre, è parte di un progetto più ampio su bullismo e cyberbullismo rivolto soprattutto ai genitori dei ragazzi in età scolare che l’Age sta mettendo a punto secondo le indicazioni fornite dalle nuove linee guida contro bullismo e cyberbullismo del ministero dell’istruzione“, conclude.