Giornata alfabeto Braille, “gap culturale e normativo impedisce integrazione”

Redattore Sociale del 04-01-2017

Giornata alfabeto Braille, “gap culturale e normativo impedisce integrazione”

ROMA. “Oggi si celebra la Giornata internazionale dedicata all’alfabeto Braille: sia un’occasione per rimarcare che c’e’ un gap, prima di tutto, culturale ma anche normativo, che oggi impedisce la piena integrazione sociale e culturale dei non vedenti. Una societa’ civile e aperta che si definisca tale non puo’ non superare qualsiasi barriera”. Cosi’ il vicesegretario vicario Udc, Antonio De Poli, in occasione della Giornata internazionale dedicata all’alfabeto Braille. “Non esistono persone di serie B: garantire l’accesso alla cultura attraverso l’alfabeto Braille e” una battaglia di civilta’, cosi’ come lo e’ assicurare, cosi’ come previsto dalla legislazione vigente, il diritto per un non vedente di essere accompagnato da un cane guida. Le resistenze culturali vanno superate”, conclude De Poli. (DIRE)

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Luis Braille aveva appena tre anni quando, mentre giocava con gli attrezzi del papà sellaio, si ferì gravemente agli occhi. Da quel giorno, non vide più nulla. Solo 12 anni dopo, il giovanissimo Luis inventò un nuovo modo di comunicare, un alfabeto che porta il suo nome, che viene usato in tutto il mondo e di cui in tutto il mondo oggi si celebra la ricorrenza. Prende spunto da un codice militare, fatto di punti e linee in rilievo, che consentiva di scrivere messaggi cifrati leggibili anche al buio. Dopo 200 anni, il Braille è ancora il sistema di comunicazione e apprendimento più usato dai non vedenti di tutto il mondo.