Valutazione, dal 2018 indietro tutta

da ItaliaOggi

Valutazione, dal 2018 indietro tutta

Addio al quizzone, la prova invalsi fuori dagli esami

Emanuela Micucci

Per gli esami di stato la Buona Scuola ingrana la retromarcia. Con balzo di 20 anni per la maturità e di 10 anni per la licenza media. Le delega su valutazione, certificazione delle competenze ed esami di Stato, appena approvata dal Consiglio dei ministri, ritorna al passato con una controriforma delle prove d’esame, che entrerà in vigore a giugno 2018. Alla maturità si tornerà alle prove previste prima che la legge n. 425 del 1997 introdusse il meccanismo attuale. Si avranno solo due prove scritte nazionali, una prima che accerterà la padronanza della lingua italiana e una seconda su discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi, e un colloquio orale. Addio al quizzone, la temutissima terza prova scritta. E alle superiori, anche se la prova Invalsi all’ultimo anno delle superiori debutterà proprio nel 2018, ma al di fuori dell’esame di stato. Se non confluirà nel voto finale di diploma, tuttavia sarà un requisito per l’ammissione all’esame e il suo punteggio sarà riportato nella documentazione allegata al diploma.

Al colloquio orale, che accerterà il conseguimento delle competenze raggiunte, la capacità argomentativa e critica del candidato, entrerà definitivamente l’esposizione delle attività svolte in alternanza scuola-lavoro. Dunque, con i primi maturandi che avranno svolto il triennio finale con l’alternanza curricolare, questi percorsi saranno valutati all’esame di Stato e il loro svolgimento diventerà requisito stesso di ammissione alla maturità. Novità per il voto finale dell’esame di stato. Resterà in centesimi, ma si darà maggior peso al percorso fatto nell’ultimo triennio: il credito scolastico inciderà fino a 40 punti rispetto agli attuali 25, le 2 prove scritte fino a 20 punti ciascuna (oggi 15), il colloquio fino a 20 punti (attualmente 30). La Commissione resterà quella attuale: un presidente esterno più 3 commissari interni e 3 commissari esterni. Un salto indietro di 10 anni anche l’esame di terza media. Si ritorna a prima della legge n. 176 del 2007 che ha disciplinato le caratteristiche dell’esame di licenza media. Riequilibrando il numero di prove. Non più 6 prove più il colloquio come oggi.

Gli scritti torneranno ad essere tre, italiano, matematica e lingue straniere, a cui si aggiungerà l’orale per accertare le competenze trasversali. Non sarà più parte dell’esame di III media la prova nazionale standardizzata Invalsi, che quindi non inciderà più sulla votazione finale dell’esame. Tuttavia, come per la V superiore, anche in III media il test Invalsi si svolgerà durante l’anno, sarà requisito per l’ammissione all’esame e il punteggio riportato nella documentazione allegata al diploma di licenza media. I voti alle medie resteranno espressi in numeri: cade l’ipotesi di un ritorno alle lettere. La delega stabilisce un’altra novità per le prove Invalsi: introduce una prova di inglese standardizzata in linea sia al termine sia della primaria sia delle medie sia delle superiori.