Inserimento lavorativo, slitta di un anno l’obbligo di assumere disabili

Redattore Sociale del 16-02-2017

Inserimento lavorativo, slitta di un anno l’obbligo di assumere disabili

Un emendamento al Milleproroghe rinvia al 2018 la modifica del Jobs Act alla legge 68/99, che prevede per le aziende con 15-35 dipendenti l’obbligo di copertura delle quote di riserva anche in assenza di nuove assunzioni. La scadenza per ottemperare all’obbligo slitta da marzo 2017 a gennaio 2018.

ROMA. Il decreto Milleproroghe rinvia di un anno le nuove norme sull’assunzione dei lavoratori disabili. L’obbligo per le aziende con un numero di dipendenti compreso tra 15 e 35 slitterà al 2018. Il “ripensamento” è contenuto in un emendamento approvato al Senato, e poi ripreso nel testo del maxiemendamento sul quale il governo ha chiesto e ottenuto la fiducia: il testo approvato di fatto rinvia al 1 gennaio 2018 la scadenza per le assunzioni obbligatorie, che continueranno a valere solo per le nuove assunzioni.

Viene così a cadere – per tutto il 2017 – quanto previsto dal Jobs Act, che modificava la legge 68/99, introducendo per le aziende con 15-35 dipendenti l’obbligo di adempiere all’obbligo delle quote di riserva anche in mancanza di nuove assunzioni. Un obbligo che doveva essere assunto entro marzo 2017. Ora, con la novità del milleproroghe, il cronometro riparte: fino al 31 dicembre 2017 resteranno le vecchie norme e quindi, l’obbligo di coprire le quote di riserva scatterà soltanto in caso di nuove assunzioni.

Il testo del Milleproroghe è stato approvato al Senato con 153 voti favorevoli e 99 contrari e viene ora trasmesso alla Camera per la (scontata) approvazione definitiva, che dovrà esserci entro il prossimo 28 febbraio.