da Il Sole 24 Ore
Istat, 1 alunno su 3 va a scuola non accompagnato da un adulto
casa-scuola, entro il chilometro di distanza, da soli o con i loro pari: il 30,3% del totale.
Nei piccoli comuni fenomeno più frequente
I ragazzi più grandi (11-14 anni), spiega l’Istat, sono come è ovvio più indipendenti di quelli più piccoli (8-10 anni): vanno a lezione da soli rispettivamente il 42,5% e il 17,3%. I ragazzi, inoltre, superano seppure di poco le ragazze: ammonta al 31,8% la loro quota rispetto al 28,3% delle coetanee.
Uno degli elementi determinanti, per l’Istat, è la dimensione demografica del comune di residenza: la percentuale di 8-14enni che si sposta senza la supervisione di un adulto sale infatti al 42,6% se risiedono in piccoli comuni (fino a 2mila abitanti). Il piccolo centro favorisce soprattutto la mobilità indipendente dei più piccoli (il 79,5% dei bambini), mentre nell’area metropolitana sono i ragazzi più grandi a muoversi maggiormente da soli (il 49,7% nei centri e il 73,4% nelle periferie).
Nei grandi centri autonomia penalizzata
È nei grandi comuni (oltre 50mila abitanti) che, secondo l’Istat, è più penalizzata l’autonomia di bambini e i ragazzi: qui soltanto il 22,4% non viene accompagnato a scuola da un adulto. Alcune condizioni e comportamenti che connotano la vita degli alunni e studenti e della sua famiglia, poi, influiscono sulla propensione ad andare a scuola da soli: sono il 42,1% tra quelli che svolgono i compiti in autonomia; il 37% di quanti si preparano da soli per uscire; il 31,2% se hanno almeno un fratello o una sorella. Infine, nelle famiglie che non possiedono un’automobile, la percentuale di “autonomi” raggiunge il 47,7 per cento.