Circolare Ministeriale 18 aprile 2012, n. 31

MIURAOODG prot.n. 2403

Il Ministro dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca

Ai Dirigenti Generali Degli Uffici Scolastici Regionali
Loro Sedi
Ai Dirigenti Scolastici delle Istituzioni scolastiche
Del primo ciclo di istruzione, statali e paritarie
Loro sedi

Oggetto: Revisione delle Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione

Come è noto l’articolo 1 del DPR 20 marzo 2009, n. 89 prevede l’eventuale revisione delle Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, “sulla base degli esiti di apposito monitoraggio sulle attività poste in essere dalle istituzioni scolastiche durante il triennio 2009/2010 – 2011/2012”.

La stessa norma prevede inoltre un periodo non superiore a tre anni scolastici durante il quale le scuole applicano le Indicazioni nazionali di cui agli allegati A, B, C e D del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 “come aggiornate” dalle Indicazioni nazionali per il curricolo di cui al decreto ministeriale del 31 luglio 2007.

Con C.M. n. 101 del 4 novembre 2011, la Direzione generale per gli Ordinamenti scolastici ha avviato il monitoraggio previsto dalla legge con la collaborazione tecnico-scientifica dell’ANSAS. A tale rilevazione ha partecipato la stragrande maggioranza degli istituti scolastici statali e paritari e i suoi esiti sono in corso di pubblicazione.

I risultati del monitoraggio, e i numerosi contributi che sono emersi dalle attività di ricerca e documentazione sviluppate sul territorio direttamente dalle scuole anche con il sostegno degli Uffici scolastici regionali, inducono questa Amministrazione ad assumere le seguenti determinazioni: a) procedere alla revisione delle Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione per pervenire, entro il termine del 31 agosto 2012, ad un testo definitivo; b) assumere il documento “Indicazioni per il curricolo” di cui al D.M. 31 luglio 2007 come base per un lavoro di revisione e consolidamento; c) imperniare il processo di revisione su un intenso, anche se necessariamente breve, processo di consultazione delle scuole.

Sulla base di tali determinazioni si intendono esplicitare i criteri e le modalità di lavoro che verranno adottati per predisporre il testo delle Indicazioni nazionali entro la scadenza su indicata.

Criteri di revisione delle Indicazioni nazionali
– Il nuovo documento non sarà rielaborato ex novo ma dovrà essere il frutto della revisione del testo allegato al D.M. 31 luglio 2007 e a suo tempo consegnato a tutte le istituzioni scolastiche.
– Le eventuali criticità che siano emerse nel triennio di adozione sperimentale, andranno affrontate consultando esperti dei diversi settori.
– La definizione dei profili di competenze dovrà essere chiara e priva di ambiguità, anche al fine di consentire una coerente definizione del modello nazionale di certificazione delle competenze previsto dall’art. 8, comma 6, del DPR 22 giugno 2009, n. 122, anch’esso in via di emanazione.
– Il testo dovrà richiamare, nelle forme più opportune, le competenze sociali e civiche inerenti l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione introdotto dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169.
– Il testo dovrà tener conto del ruolo sempre più rilevante delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
– La struttura e la forma linguistica del testo andranno curati con particolare attenzione affinché lo stesso sia leggibile e comprensibile anche da parte di cittadini non esperti del settore scolastico.

Modalità di lavoro
Il processo di revisione delle Indicazioni e di consultazione delle scuole seguirà le seguenti fasi.
– FASE 1. Restituzione alle scuole degli esiti del monitoraggio svolto secondo le indicazioni date con C.M. n. 101/2011.
– FASE 2. Predisposizione di una prima bozza del documento sulla base degli esiti del monitoraggio, della consultazione diretta delle scuole e dei contributi degli esperti. Si terrà conto, inoltre, delle memorie inviate dalle società scientifiche, dalle associazioni disciplinari e professionali e dalle organizzazioni sindacali già audite in occasione della elaborazione delle Indicazioni nazionali del 2007.
– FASE 3. Consultazione telematica delle scuole sui nodi principali della bozza del nuovo testo.
– FASE 4. Il testo definitivo, integrato con le modifiche suggerite dalla consultazione, dopo un’ultima revisione linguistica e grafica, verrà adottato mediante regolamento ai sensi dell’art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1998, n. 400.

Il Capo dipartimento per l’istruzione, valuterà tempi e modalità per l’organizzazione di incontri di carattere nazionale o regionale per raccogliere le esperienze più significative che sono state realizzate negli ultimi tre anni scolastici e per acquisire utili suggerimenti non solo sui contenuti specifici del documento nazionale ma anche sugli strumenti, normativi ed organizzativi, che potranno favorire l’autonoma progettazione curriculare delle istituzioni scolastiche.

IL MINISTRO
f.to Francesco Profumo