ATA, contratto collaboratori scolastici internalizzati al full time scade il 31 dicembre 2020. E dal 1° gennaio?

da OrizzonteScuola

Di redazione

I collaboratori scolastici (ex Lsu) assunti in ruolo a tempo parziale il 1° marzo 2020 da settembre al 31 dicembre 2020 hanno potuto beneficiare del passaggio di contratto a full time. Ma cosa accadrà dal 1° gennaio 2021?

Il passaggio al contratto full time è stato reso possibile da un emendamento al Decreto Rilancio “Al fine di contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, di favorire la piena ripresa dell’attività didattica in presenza e di assicurare la continuità occupazionale e retributiva, con i soggetti di cui all’articolo 58, comma 5-ter, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, che siano stati assunti in ruolo a tempo parziale, è stipulato, nel corso dell’anno scolastico 2020/2021, un contratto aggiuntivo a tempo determinato fino al 31 dicembre 2020, a completamento dell’orario di servizio presso la sede di titolarità”. Lo schema di contratto predisposto dal Ministero

E dal 1° gennaio 2021?

A porre la problematica l’unione sindacale di base Pubblico Impiego – Scuola (USB), che chiede un impegno in merito in vista della definizione della legge di bilancio 2021

“La soluzione tampone dei contratti aggiuntivi – scrive USB –  scade il 31 dicembre e, senza un intervento di chiaro e definitivo stanziamento economico, dal 1 gennaio si tornerebbe ai contratti part-time, con gravissime conseguenze sulla condizione economica di migliaia di famiglie e sul mantenimento di condizioni di sicurezza all’interno delle scuole.”

Manifestazione il 13 novembre

USB Scuola ha inviato una nota al Presidente del Consiglio, ai Ministri e viceministri dell’Economia e dell’Istruzione e a tutte le forze di governo, per ricordare loro l’impegno che hanno preso con le lavoratrici e i lavoratori e annunciare le manifestazioni che USB Scuola terrà il 13 novembre, con al centro la problematica del personale ATA internalizzato, e il 25 novembre con al centro la salute e la sicurezza nella Scuola, nella Sanità e nei Trasporti, i tre settori tra loro strettamente interconnessi e per i quali non si sono trovate misure adeguate ad affrontare la cosiddetta “seconda ondata”, avviando così una seconda ondata di riduzione di diritti: diritto alla salute, diritto al lavoro, diritto all’istruzione, diritto al reddito, diritto al lavoro.”

Altre problematiche ATA

Possiamo citare

  • contratto fino al 31 dicembre degli assistenti tecnici a supporto delle scuole in fase di emergenza
  • stop ai contratti COVID
  • Mancato pagamento stipendi COVID