È ancora caos nelle scuole in Puglia. Emiliano alle famiglie: «Evitate di mandare i bambini in classe»

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Regna la confusione nel mondo della scuola pugliese dove famiglie, docenti e dirigenti scolastici vivono nell’incertezza per il sovrapporsi di provvedimenti della Regione e di decisioni del Tar alle decisione prese dal governo nell’ultimo Dpcm sulla didattica in presenza per le elementari e le medie.

Ieri, per effetto della decisione del Tar Puglia che venerdì scorso ha sospeso l’ordinanza regionale che da fine ottobre disponeva la didattica a distanza anche per elementari e medie, gli studenti sarebbero dovuti tornare in classe, così come previsto per le regioni “arancioni”. Ma dopo avere emesso (sempre venerdì scorso) una nuova ordinanza che in sostanza consente alle famiglie di scegliere se mandare i figli a scuola, di prima mattina il governatore Emiliano ha invitato i genitori a tenere i bambini a casa.

«Faccio mio l’appello dei pediatri – ha detto – evitate di mandare i bambini a scuola in presenza, questo è più sicuro sia per i bambini che per la salute pubblica. Scegliete, se possibile, la Dad, e da casa cercate di fare il possibile, fino a quando i dati epidemiologici non scenderanno». Lo ha fatto mentre cresce la tensione col ministero dell’Istruzione che gli ha chiesto di ritirare l’ordinanza e di adeguarsi all’ultimo Dpcm.

Ma Emiliano non recede anzi, e accoglie come una buona notizia la decisione del Tar della Campania che non ha accolto una richiesta di sospensiva della ordinanza della Regione sulle scuole analoga a quella pugliese. «Abbiamo ancora ottime possibilità di convincere il Tar della Puglia a restituire efficacia alla mia ordinanza che chiudeva la scuola primaria in presenza». E poi aggiunge, riferendosi ai disagi registrati ieri in molte scuole pugliesi: «Molte famiglie hanno trovato ostacoli non sempre edificanti per ottenere dalle scuole la didattica a distanza resa obbligatoria per chi la richiede».

«Le famiglie – ha aggiunto Emiliano – si sono sentite mortificate vedendosi negare il loro diritto sostanzialmente su due principali motivazioni: la difficoltà di organizzare la Dad a distanza nella stessa classe che opera anche in didattica in presenza; la mancanza di tablet e di connessione. Altre scuole invece hanno cominciato bene la Dad e hanno così dato il loro contributo al calo dei contagi. Ricordo a tutti coloro che sono stati costretti ad accettare la didattica in presenza per la indisponibilità a concederla o ad organizzarla in tempi ragionevoli, che hanno il pieno diritto di pretenderla e che in mancanza potranno segnalare le omissioni al Prefetto e all’Ufficio scolastico regionale e anche a me come già stanno facendo, ha infine affermato il presidente della Puglia.