L’avvio del nuovo anno

L’avvio del nuovo anno

di Cettina Calì

Il 1^ settembre per il modo della scuola è l’inizio  del nuovo anno scolastico. Anche quest’anno ci sarà una nuova ripartenza,  la terza dall’inizio della pandemia da COVID -19,  nella quale, ancora una volta, bisognerà confrontarsi con nuove abitudini e stili di vita che hanno impresso, nel corso degli ultimi anni,  una svolta epocale  nel modo di essere e fare  scuola. Si riparte, si ricominica un cammino che  in realtà non ha mai avuto  interruzioni sostanziali,  ma si sta solo rinnovando, alla luce delle recenti indicazioni ministeriali, per guardare avanti, mai indietro, con alunni che proseguono il loro  corso di studi, con altri ragazzi che  iniziano per la prima volta la loro esperienza scolastica, con nuovi docenti neo immessi in ruolo etc. Chi ha vissuto quel drammatico ed inaspettato 11 marzo 2020, data nella quale venne dichiarata la pandemia,  che spinse gli studenti ad abbandonare le aule, non può dimenticare il coraggio, la motivazione, l’orgoglio e la fatica di tutta la comunità scolastica  che, grazie anche al massiccio ricorso alle nuove tecnologie, ha cercato  di colmare l’isolamento causato dalle restrizioni imposte per arginare il fenomeno COVID-19. C’è voluto tanto impegno, spirito di adattamento, forza di volontà, creatività, passione per il proprio lavoro nel riuscire in una missione quasi impossibile, alla quale nessuno era preparato.

#LaScuolaNonSiFerma  era la rubrica dedicata alle esperienze, alle storie, ai gemellaggi, agli esempi di didattica a distanza che ogni giorno arrivavano dalle scuole del territorio nazionale per non far perdere il contatto con gli studenti e le studentesse, per animare il racconto delle buone pratiche e per dimostrare che la scuola, anche in un momento difficile ed imprevedibile, era sempre presente e non si fermava.

 E la scuola non si è fermata neanche adesso, alla vigilia di questa nuova ripartenza, nella  convinzione che solo mantenendo comportamenti improntati a serietà, responsabilità, coerenza e coraggio e con una più massiccia adesione alla campagna vaccinale in corso si potrà tornare a respirare quella normalità oggi tanto desiderata.

La ripartenza  per l’anno scolastico 2021/2022 è caratterizzata da importanti novità.

Il  “Protocollo  d’intesa  nazionale  sulla  sicurezza”, rinnovato il 14 agosto 2021,  invita  le istituzioni scolastiche, alle quali sarà fornito un servizio di help desk e sarà attivo un numero verde per raccogliere quesiti e segnalazioni sull’applicazione delle misure di sicurezza,  ad attivare le relazioni sindacali a livello di singola scuola e a coinvolgere, al fine di integrare il documento di valutazione dei rischi (DVR) e fornire a tutto il personale scolastico la formazione e l’informazione necessaria, l’ RSPP, il medico competente e l’RSL di ogni istituto.  

Nel Protocollo si pone  attenzione a:

-le modalità di ingresso/uscita degli alunni da scuola, che verranno esplicitate integrando  i regolamenti degli istituti, con l’eventuale previsione, ove lo si ritenga opportuno, di ingressi ed uscite ad orari scaglionati, anche utilizzando accessi alternativi. L’opportuna sensibilizzazione ed informazione dovrà essere attivata  per comunicare a tutta la comunità scolastica  le regole da rispettare al fine di evitare assembramenti.

-La pulizia giornaliera e l’igienizzazione periodica dei locali e delle  attrezzature in dotazione alla scuola, predisponendo  un cronoprogramma ben definito e sottoponendo a regolare detergenza le superfici e gli oggetti (inclusi giocattoli, attrezzi da palestra e laboratorio, utensili vari…) destinati all’uso degli alunni.

-Il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale forniti agli alunni, ai docenti e al personale ATA.  “I DPI utilizzati devono corrispondere a quelli previsti dalla valutazione del rischio e dai documenti del CTS per le diverse attività svolte all’interno delle istituzioni scolastiche e in base alle fasce di età dei soggetti coinvolti. Nella scuola deve essere indicata la modalità di dismissione dei dispositivi di protezione individuale non più utilizzabili, che dovranno essere smaltiti secondo le modalità previste dalla normativa vigente. Per il personale impegnato con bambini con disabilità, si potrà prevedere l’utilizzo di ulteriori dispositivi di protezione individuale (nello specifico, il lavoratore potrà usare, unitamente alla mascherina, guanti e dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose). Nell’applicazione delle misure di prevenzione e protezione si dovrà necessariamente tener conto della tipologia di disabilità e delle ulteriori eventuali indicazioni impartite dalla famiglia dell’alunno/studente o dal medico”.

-La gestione degli ambienti esterni all’istituto scolastico. Qualora le attività didattiche richiedano l’utilizzo di locali esterni all’Istituto scolastico, gli Enti locali e/o i proprietari dei locali dovranno certificarne l’idoneità, in termini di sicurezza e, con specifica convenzione, dovranno essere definite le responsabilità delle pulizie e della sorveglianza di detti locali e dei piani di sicurezza.

-Le disposizioni relative agli spazi comuni, il cui ingresso dovrà  essere contingentato e per un tempo limitato allo stretto necessario e con il mantenimento della distanza di sicurezza. Il Dirigente scolastico valuterà l’opportunità di rimodulare le attività didattiche nelle aule, eventualmente alternando le presenze degli studenti con lezioni da remoto, in modalità didattica digitale integrata. Per quanto riguarda la  somministrazione del pasto, nei locali adibiti a mensa scolastica, si dovrà “ prevedere la distribuzione in mono-porzioni, in vaschette separate unitariamente a posate, bicchiere e tovagliolo monouso e possibilmente compostabile. Per quanto riguarda le aree di distribuzione di bevande e snack, il Dirigente scolastico ne indica le modalità di utilizzo, eventualmente anche nel Regolamento di Istituto, al fine di evitare il rischio di assembramento e il mancato rispetto del distanziamento fisico”.

-I soggetti esterni che accedono nei locali scolastici dovranno sottostare a tutte le regole previste nel Regolamento di istituto e/o nell’apposito disciplinare interno adottato dal Dirigente scolastico, sentiti l’RSPP di istituto e il medico competente. Pur tuttavia è preferibile che tali soggetti esterni facciano ricorso alle comunicazioni a distanza, limitando gli accessi ai casi di effettiva necessità amministrativo-gestionale ed operativa, possibilmente previa prenotazione e relativa programmazione. Negli Istituti si procederà alla “registrazione dei visitatori ammessi, con indicazione, per ciascuno di essi, dei dati anagrafici (nome, cognome, data di nascita, luogo di residenza), dei relativi recapiti telefonici, nonché della data di accesso e del tempo di permanenza, alla  differenziazione dei percorsi interni e dei punti di ingresso e i punti di uscita dalla struttura da far adottare e  alla pulizia approfondita e aerazione frequente e adeguata degli spazi utilizzati”.

-Le modalità di supporto psicologico e pedagogico-educativo da attuare per fronteggiare situazioni di insicurezza, stress, ansia dovuta ad eccessiva responsabilità, timore di contagio, rientro al lavoro in “presenza”, difficoltà di concentrazione, situazione di isolamento vissuta.

-La gestione di una persona sintomatica all’interno della scuola nel rispetto dei regolamenti interni.

-Le disposizioni relative a sorveglianza sanitaria, medico competente, RLS.  A tal proposito, appare necessario ricordare che particolare attenzione viene riservata alla sorveglianza sanitaria del personale fragile. Il DL 18/2020 art.26 c.2 indica lavoratori fragili i dipendenti pubblici e privati in condizione di rischio derivante da “immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ivi inclusi i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità L.104 art. 3 co. 3”. Fino al 31 ottobre 2021 i lavoratori fragili, di cui all’art.26 c.2 del DL 18/2020, possono usufruire della possibilità di accedere al lavoro agile, ma non sono stati confermati gli interventi estensivi sulle eventuali assenze che, pertanto, trovano applicazione ordinaria nel CCNL di riferimento. Qualora il lavoratore della scuola si trovi in una condizione di fragilità temporanea che è riconosciuta a chi si trova in una condizione di maggior rischio di salute “rispetto alle patologie preesistenti che potrebbero determinare, in caso di infezione, un esito più grave o infausto”, su richiesta del lavoratore, si avvia una procedura di sorveglianza sanitaria da parte del medico competente che si conclude con un giudizio di idoneità/idoneità con prescrizioni/inidoneità temporanea in relazione al contagio. Il docente, cui sia stata riconosciuta una inidoneità relativa alla specifica mansione, potrà  richiedere l’utilizzazione in altri compiti per il periodo indicato, come stabilito dal CCNL. Qualora il lavoratore  non esprima la volontà di svolgere altro incarico, dovrà essere collocato in malattia d’ufficio computata secondo il regime previsto dal CCNL. Per il personale ATA il dirigente scolastico valuterà l’impiego in una mansioni equivalente oppure l’adibizione alla prestazione lavorativa in modalità agile. Le scuole potranno “utilizzare parte delle risorse assegnate, e in corso di assegnazione, per l’effettuazione tramite ASL o strutture diagnostiche convenzionate di tamponi nei confronti del solo personale scolastico fragile, esentato dalla vaccinazione. Si è, infatti, inteso promuovere un’azione orientata verso coloro che, non avendo la possibilità di vaccinarsi per motivi certificati di salute, si trovano ad essere privi della primaria copertura vaccinale e, quindi, con maggiore rischio per la diffusione dell’epidemia all’interno delle istituzioni scolastiche”.

-La costituzione di una Commissione, presieduta dal Dirigente scolastico, per di monitorare l’applicazione delle misure  sopra descritte in ogni Istituzione scolastica.

Infine, l’altra importante novità  è l’introduzione del il GREEN PASS, reso obbligatorio dal decreto legge del 6 agosto scorso (111/2021),  che prevede – dal 1° settembre  2021 al 31 dicembre 2021 – per  docenti, personale Ata e dirigenti scolastici l’obbligo di possedere ed esibire la “certificazione verde”, rilasciata dopo aver effettuato la prima dose o il vaccino monodose da 15 giorni, o dopo aver completato il ciclo vaccinale, o essere risultati negativi ad  un test antigenico  molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti o essere guariti da Covid nei sei mesi precedenti. In mancanza del green pass, il personale non non potrà svolgere le funzioni relative al proprio   profilo professionale e, a partire dal quinto giorno di assenza,  sarà considerato assente ingiustificato, con la sospensione del rapporto di lavoro e la mancata retribuzione o compenso o emolumento accessorio.  Il mancato possesso della certificazione verde,  a seguito di  controllo e verifica, verrà punito con una sanzione amministrativa  – da 400 a 1.000 euro – , che si aggiungerà  alla mancata  retribuzione lavorativa. È obbligo dei Dirigenti scolastici, quali “organi addetti al controllo sull’osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro”, sanzionare il personale inadempiente. I dirigenti scolastici, al fine di effettuare i controlli,  possono delegare, per iscritto, i propri collaboratori,  per la verifica del green pass. “La verifica della certificazione verde COVID-19 avviene mediante l’App “Verifica C19” con le seguenti modalità:

su richiesta del verificatore (Dirigente scolastico o suo delegato), l’interessato mostra –in formato digitale oppure cartaceo – il QR Code abbinato alla propria certificazione verde  COVID-19;

l’App “VerificaC19” scansiona il QR Code, ne estrae le informazioni e procede  con il controllo, fornendo tre possibili risultati:

  1. schermata verde: la certificazione è valida per l’Italia e l’Europa;
  2. schermata azzurra: la certificazione è valida solo per l’Italia;
  3. schermata rossa: la certificazione non è valida”.

Ancora c’è tanto da fare,  ma l’obiettivo di tutti dovrebbe essere quello di lavorare per favorire lo svolgimento in presenza ed in sicurezza delle attività scolastiche, condividendo idee, proposte e soluzioni. La responsabilità è di tutti noi, ad ognuno la propria parte.