I sindacati: «Chiediamo “risorse” e riceviamo “tavoli”». Verso la mobilitazione

da Il Sole 24 Ore

Per Flc Cgil, Uil, Snals-Confsal e Gilda Unams 5 i nodi: organico Covid, rinnovo del contratto, classi numerose, precariato, misure a costo zero disattese

di Redazione Scuola

«A distanza di settimane, nessuna apertura, nessuna mediazione, nessun passo in avanti da parte dell’Amministrazione per cercare di dare risposte al personale della scuola rimasto senza atto negoziale per il rinnovo del contratto e senza risorse per aumenti a tre cifre come promesso dallo stesso ministro». L’accusa arriva dalle segreterie di Flc Cgil, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda Unams che parlano di decisione di dare vita a «procedure con la mobilitazione di tutta la categoria». Cinque i temi al centro dell’attenzione: organico Covid, rinnovo del contratto, classi numerose, precariato, misure a costo zero disattese.

«Servono segnali concreti»

«Chiediamo “risorse” e riceviamo “tavoli”. Servono segnali concreti non aperture di dialogo – commentano i quattro segretari – perché il dialogo con il ministro è sempre stato franco e aperto e non è mai stato interrotto, ma ora servono misure che diano valore alla scuola, dignità professionale al personale». Rispetto al comparto della pubblica amministrazione sia rispetto al comparto Scuola, Università e Ricerca «solo la scuola è ancora senza atto di indirizzo all’Aran. Nessun tavolo negoziale è stato avviato, né risorse adeguate sono state inserite nella Legge Finanziaria all’esame del Parlamento», lamentano i sindacati. La richiesta – anche alla luce degli investimenti strutturali previsti nel Pnrr – è di un adeguato riconoscimento del lavoro delle persone che andranno a realizzare, a rendere concretamente praticabili quelle misure.

Rinnovo contrattuale

«Un rinnovo contrattale dignitoso, in linea con i rinnovi che si vanno delineando per la Pa. Il divario stimato è di circa 350 euro tra scuola e settori dell’amministrazione con requisiti equivalenti. Se guardiamo a quello che sarà l’impatto delle risorse stanziate il quadro è desolante: 87 euro di aumento previsto a cui si potranno aggiungere 12 euro, e non per tutti, finalizzati sulla base della “dedizione”. Finalizzazione basata su una norma che allude ad un criterio sorprendente, quanto inedito – quello della dedizione – deciso in legge di Bilancio».

Organico Covid e altri contenziosi

Per quanto riguarda l’organicco Covid le quattro sigle sidacali denunciano che sono previste risorse solo per il personale docente, non per il personale Ata. Sul tema delle classi troppo numerose, fanno notare che con il perdurare della situazione di emergenza sanitaria, appare non più rinviabile, che doveva portare ad una riduzione di alunni per classe, non solo nei grandi centri urbani ma su tutto il territorio nazionale avviene a organico invariato, con una distribuzione interna. E ancora, le misure legate a situazioni professionali come quella dei dirigenti amministrativi facenti funzione, o attinenti al lavoro del personale come il blocco della mobilità per legge, invece che regolato per contratto, sono due esempi di misure che possono essere prese a costo zero. Quello legato al personale precario è un obiettivo sul quale nessun confronto è stato aperto. Il Patto per la Scuola sottoscritto ad aprile contiene misure che vanno in tale direzione ma a questo Patto non è mai stato dato seguito.