Iscrizioni 2013, bene scientifici e tecnici: ecco le scelte degli studenti italiani

da Repubblica.it

Iscrizioni 2013, bene scientifici e tecnici: ecco le scelte degli studenti italiani

E’ il quadro che emerge dai dati delle scelte per le prime classi degli istituti superiori svolte per la prima volta attraverso la procedura on line. I nuovi iscritti sono 515.807. Il calo maggiore nei professionali

di SALVO INTRAVAIA

Bene per licei e tecnici, male per gli istituti professionali. Il ministero dell’Istruzione ha reso note le scelte delle famiglie italiane per il primo anno delle superiori. Le prime iscrizioni online della scuola italiana si sono concluse lo scorso 28 febbraio e a poco meno di un mese dalla scadenza viale Trastevere traccia un primo bilancio. I licei (escluso però il classico) continuano la loro marcia, ormai quasi inarrestabile, verso la metà dell’intera popolazione scolastica italiana delle superiori e si avviano a quota 50 per cento. Quest’anno fanno registrare un eloquente 49,1 per cento delle preferenze espresse dagli iscritti in terza media, più 1,7 per cento.
LA TABELLA CON TUTTI GLI ISTITUTI
Per avere un termine di paragone basti pensare che appena 18 anni fa, nel 1995/1996, la percentuale di iscritti dei licei ammontava al 37 per cento del totale. Dopo anni di crisi, sembrano ormai in ripresa anche gli istituti tecnici, che negli ultimi dieci anni hanno dovuto assistere ad una vera e propria emorragia di preferenze. Per il prossimo anno è prevista una lieve ripresa: più 0,4 per cento che li fa arrivare al 31,4. In caduta libera invece gli istituti professionali che probabilmente hanno subito il colpo di una riforma Gelmini che non ha convinto troppo le famiglie italiane. Il prossimo settembre, i professionali conteranno il 19,6 per cento di tutti gli iscritti in prima delle superiori: meno 2 per cento.
Un dato che punisce soprattutto il settore dei Servizi (gli ex Ipsia), tengono ancora gli alberghieri che fanno registrare un lievissimo incremento. Ma tra i licei a sorridere sono soltanto i linguistici (che passano dal 7,2 all’8,4 per cento) e i licei scientifici ad opzione scienze applicate che dal 4,1 passano al 6,3 per cento. In flessione il classico e lo scientifico ordinamentale, tengono invece tutti gli altri licei. “Le scelte degli studenti italiani che hanno presentato domanda di iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado  –  dichiarano dal ministero  –  tracciano un quadro significativo delle prospettive e dei percorsi ritenuti più adeguati per affrontare, con successo, gli scenari futuri di un mondo del lavoro segnato dalla crisi economica”.
Per la prima volta il ministero ha incrociato i dati delle iscrizioni con gli ambiti tecnologici avviati di recente nelle diverse realtà regionali e con gli ambiti produttivi peculiari delle diverse regioni. “L’obiettivo è fare delle statistiche e delle informazioni elaborate dal ministero  –  spiegano da viale Trastevere  –  uno strumento di lavoro non più limitato al settore dell’istruzione, ma utile anche per pianificare le scelte legate ai temi dell’occupazione e dello sviluppo economico del Paese”. Ma soltanto 37 alunni su 100 che hanno fatto scelte indirizzate verso i cosiddetti cluster tecnologici del futuro in linea con le caratteristiche produttive delle diverse regioni.