Sulla scuola statale si fa sempre cassa

Carrozza come Gelmini: sulla scuola statale si fa sempre cassa.

Il Ministro dell’Istruzione Carrozza (Partito Democratico) prosegue nell’opera di smantellamento del sistema d’istruzione statale in perfetta linea con i suoi predecessori, Gelmini e Profumo.

Siamo sinceri, ci aspettavamo poco dal Governo Letta, ma non che avrebbe continuato a fare cassa sulla scuola.

La nostra speranza non era tanto alimentata dalle promesse d’investimenti sentite in campagna elettorale da parte del Partito Democratico, quanto piuttosto dalla certezza dell’imponenza dei numeri matematici: 10 miliardi sottratti alla scuola statale dal 2008 a oggi. Una mezza finanziaria!

Evidentemente questi numeri non sono sufficienti neppure al nuovo Governo.

Per ora sappiamo con certezza che il contratto dei lavoratori della scuola, scaduto nel 2009, sarà bloccato per altri due anni, che le progressioni di carriera sono perse dal 2011 a oggi e che ci è stata tolta la vacanza contrattuale. Ma i più massacrati siamo sicuramente noi precari.

Quasi duemila esuberi saranno ricollocati sui posti di sostegno adesso occupati dai precari, diversi docenti che lavorano da graduatoria d’istituto non hanno ancora ricevuto alcun compenso, ci viene negato il pagamento delle ferie non godute (con conseguente abbassamento della tredicesima) nonostante le ferie siano un diritto costituzionale e, quando e se saremo assunti a tempo indeterminato, avremo un salario d’ingresso per 9 anni.

Ma non basta. Proprio in questi giorni il Ministro Carrozza ha aperto alla sperimentazione dei 4 anni di scuola superiore, giusto per abbassare ulteriormente il livello di preparazione degli studenti e licenziare altri 40.000 lavoratori precari, e un collegato alla legge di stabilità ha delegato il Governo a intervenire su alcune questioni che riguardano il sistema di reclutamento.

Stiamo parlando dei concorsi gestiti dalle scuole, cioè la CHIAMATA DIRETTA DEI DOCENTI da parte dei dirigenti scolastici. Un’ipotesi che il Partito Democratico aveva ostacolato con forza quando a governare era il PDL e che si sta cercando di fare passare attraverso l’utilizzo dell’organico funzionale tanto richiesto dai sindacati firmatari di contratto. Questo provvedimento, se approvato, potrebbe introdurre la corruzione e il nepotismo anche nella scuola.

Chiediamo al Partito Democratico, al Popolo delle Libertà a Scelta Civica per l’Italia di investire in istruzione, di abbandonare la pericolosa strada della chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici e di assumere i lavoratori nel rispetto della normativa europea. Ricordiamo, infatti, che sono già due le procedure d’infrazione aperte contro l’Italia per reiterazione abusiva di contratti a tempo determinato nella scuola e su quest’aspetto tra giugno e settembre 2014 si pronuncerà la Corte di Giustizia Europea.

Per quanto ci riguarda, abbiamo già inviato alla Commissione Europea e a tutti gli organi preposti in Europa la nostra petizione con le 2750 firme raccolte al fine di chiedere giustizia e la nostra stabilizzazione