Un instant poll di Skuola.net su un campione di circa 1.700 studenti, di 1 uno su 4 impegnato nella prova Invalsi in quanto frequentante il secondo superiore, rivela che nonostante i numerosi post ironici sui social, la stragrande maggioranza di quelli che hanno sostenuto il test ha risposto ai quesiti seriamente.

Secondo il sito “il clamore scatenato dall’attività in rete dei ragazzi che hanno deciso di boicottare l’Invalsi ha poco riscontro nella realtà quotidiana delle scuole. Infatti tra quelli che hanno preso parte alla prova, la stragrande maggioranza, ovvero 9 su 10, ha svolto i test provando a rispondere seriamente alle domande e senza utilizzare il telefonino per postare in tempo reale sui social network“.

Tuttavia, sempre stando alle risposte degli studenti, “la protesta sotto forma di mancato ingresso a scuola avrebbe coinvolto il 17% degli alunni di seconda superiore. Una volta entrati in classe, il 10% ha comunque deciso di invalidare il test Invalsi lasciando il questionario in bianco, o scrivendo risposte divertenti, o cancellando il codice identificativo. Circa la stessa percentuale ha usato il telefonino per documentare le sue gesta e postarle sui Social“.

Quanto agli insegnanti, “hanno avuto atteggiamenti ambivalenti. Se il 55% è stato attento a controllare come in qualsiasi altro compito in classe, tra il restante 45% c’è chi ha lasciato correre qualche atteggiamento sospetto, pur restando vigile (32% del totale), mentre altri hanno addirittura suggerito (6% circa). Si distingue quel 7% complessivo che, oltre a suggerire, ha lasciato anche copiare liberamente gli studenti. La prova più difficile? Prevedibilmente Matematica, più difficile di Italiano per il 70% degli studenti“.

Inchiesta interessante questa del sito studentesco, specializzato in indagini lampo, anche se la metodologia adottata può suscitare qualche riserva.