179 VUOTO DELLA SCUOLA UN GREMBO VUOTO NESSUNA MORTALITà NON MUORE CIò CHE NON è MAI NATO e nel vuoto non si nasce di Umberto Tenuta
CANTO 179 Roma: Donati Berlinguer Delana Molina De Rita piangono il vuoto della scuola, il vuoto a perdere, il vuoto che nessuno riesce a colmare.
Anche io, miserello cantore, vo’ piangendo nei miei Canti che Dario Cillo generosamente ospita.
Da tempo vo’ piangendo la mortalità scolastica.
La peggiore mortalità umana!
Siamo riusciti a combattere la mortalità prenatale dcl forcipe, la mortalità perinatale con le Ruote degli espositi e finanche la mortalità infantile con le scienze pediatriche.
Ma, mi dispiace assai per Aldo Visalberghi e COLL.
Nemmeno che le Scienze dell’educazione siamo riusciti a combattere la mortalità scolastica!
Se risultati solo apparentemente positivi, a cominciare dagli anni ’60, si sono ottenuti con la lotta all’evasione scolastica, il gran fervore di studi, di norme e di programmi, dagli anni ’70 agli anni ’90, scarsissimi risultati ha conseguito, come dimostra la situazione attuale.
C’è veramente da piangere!
E se non piangi, di che pianger suoli?
Anche alla Ministra Giannini non resta che piangere!
Piangono financo in Brasile i giocatori sconfitti.
Piangete, o voi, che avete intelletto d’amore!
Mortalità scolastica.
Mortalità nella scuola, mortalità della scuola.
Muore la scuola, e piangono i docenti!
Muoiono gli studenti, e piangono le madri e i padri, le nonne ed i nonni, le zie e gli zii.
O Renzi, piange il Popolo italiano, il popolo trasversale, il popolo cui fanno appello tutti i partiti.
È una dipartita grave, gravissima, intollerabile!
Sì, ora è venuto il momento di dire BASTA!
Non vogliamo più gioventù bruciata sulle nostre strade.
Al caldo estivo non ci sia riposo!
La diagnosi e la terapia la diranno oggi.
Entreranno nei dettagli.
Li ascolteremo!
Ma le linee generali le conosciamo tutti.
Vogliamo riassumerle, summa capita?
Qualcuno si annoia? Non ci importa!
PRIMO: la scuola deve garantire il successo formativo a tutti gli studenti, nessuno, proprio nessuno, nemmeno il più svantaggiato, escluso!
SECONDO: il successo formativo può essere garantito solo da docenti che promuovono i processi apprenditivi, formativi o educativi che dir si voglia.
TERZO: i processi formativi non si promuovono con le lezioni, le disquisizioni, le esposizioni, le dimostrazioni sulle LIM.
QUARTO: i processi formativi si promuovono con i percorsi formativi.
QUINTO; i processi formativi si realizzano attraverso alcune diavolerie anglosassoni: MASTERY LEARNING, COOPERATIVE LEARNING, TEAM TEACHING.
In trasversale: VALUTAZIONE FORMATIVA!
Basta, perché è tutto un discorso privo di significato!
Ragioniamo un poco, solo un poco.
Bastano pochi secondi.
Muore solo ciò che è nato.
Nella scuola finora alla condizione umana nessuno è nato.
Gli uomini, gli uomini grandi, sono nati tutti fuori della scuola, nonostante la scuola.
Sono dei sopravvissuti.
Chi dei grandi che oggi parlano non è nato fuori della scuola lo dica.
E, quindi, se nella scuola non si nasce, non si comincia nemmeno a vagire, non vi può essere mortalità scolastica.
Si tranquillizzino Renzi e Giannini.
Il vuoto della scuola è vuoto assoluto!
Sciolto, libero, se ne va per conto suo.
Nessuno, nemmeno i Grandi oggi lo salveranno.
Se si poteva salvare, almeno Luigi Berlinguer l’avrebbe salvata.
Infatti, ci ha provato.
Col Concorsone!
Quanti concorrenti?
Nessuno!
Pubblicato in
http://www.edscuola.it/dida.html
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