Docenti migliori

202 DOCENTI MIGLIORI ED UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITà FORMATIVE di Umberto Tenuta

CANTO 202 Il Presidente Obama qualche giorno fa ha detto checi sono troppi bambini in questo Paese che non ricevono l’insegnamento di qualità di cui hanno bisogno… E di solito gli educatori con meno esperienza finiscono nelle scuole più povere… I prof migliori? Mandiamoli nelle scuole di periferia!”

 

Forse Obama era stato informato dall’Ambasciatore in Italia.

Sì, perchè sembra proprio che parli dell’Italia.

Ma in Italia, purtroppo le leggi non le fa Giorgio Napolitano, che non esiterebbe un minuto a firmare un decreto legislativo, anche per la Sua bella Napoli.

In Italia, i giovani ricchi di talenti vanno alle scuole di èlites e, comunque, alle scuole coi docenti “migliori”.

È un problema di selezione naturale!

Ricchi con ricchi e poveri con poveri.

È da sempre così!

Volete che cambi verso adesso?

Bè, sì, c’è qualche sognatore che in una notte di mezza estate lo pensa ancora.

Ma i sognatori appartengono ad una razza non terrestre, quella di coloro che lavorano per creare una scuola che garantisca il successo formativo ad ogni figlio di donna.

E per questo non c’è bisogno che nella scuola senza scolaresche ci siano docenti migliori.

C’è bisogno invece che in nessuna scuola ci siano docenti che non siano all’altezza dei compiti loro affidati.

Questo dovrebbe essere lapalissiano.

I medici che hanno sbagliato mestiere vengono licenziati prima che lascino morire i loro malati.

E la mortalità scolastica è la peggiore mortalità.

Che assolutamente non si può consentire!

Nella scuola c’è posto solo per i docenti che sappiano far nascere tutti i giovani alla condizione umana.

E, per carità, in una società democratica non parliamo di aristocrazie.

Né dei docenti né degli studenti!

Non ci sono i fiori più belli: sono tutti belli i fiori, anche quelli di campagna.

Ogni scarrafone è bello a mamma soja!

Son tutti belli gli studenti.

Son tutti bravi i docenti.

Non tutti uguali, ma tutti diversi l’uno dall’altro, docenti e studenti.

Via le scolaresche senza volti: scolaresca è un nome astratto, che esiste solo nell’Iperuranio.

Nella realtà ci sono solo Angelina, Anna, Giovanna, Dario, Francesco, Roberto…

Via le lezioni collettive: a scuola non si fanno collette!

A scuola i giovani ricercano, scoprono,inventano, costruiscono le loro conoscenze, le loro capacità e i loro amori.

La scuola è il laboratorio dei saperi umani.

Un laboratorio coi suoi maestri, l’uno diverso dall’altro, ognuno di essi promoter in un settore del Trivio e del Quadrivio.

Aggiungiamo il Digitale.

Signori, in carrozza c’è posto per tutti!

C’è posto per il Promoter Giuseppe con la sua Tromba.

C’è posto per il Promoter Roberto con la sua Bilancia Matematica Tenuta.

C’è posto per la Promoter Lianella coi suoi graziosi voli di danza.

C’è posto per il mio indimenticato promoter Andrea che con le tempere dei suoi fanciulli riempiva i saloni delle scuole maioresi.

E c’è posto per l’ausiliaria Emerita che, lasciate le scope, la promoter del Digitale faceva per docenti e studenti faianesi.

Ogni docente ed ogni studente è un valore da promuovere.

Tutti gli studenti un successo formativo.

Tutti i docenti Promoter, l’abbiamo già detto.

Solo chi proprio è vagabondo se ne sta sotto l’albero, godendosi il fresco!

Obama, ma diciamo sul serio nel voler creare ancora le aristocrazie dei docenti?

Non vedi che laddove gli aristocratici governano anche i cittadini sono suddivisi in classi?

E nelle classi A e B vanno sempre i Docenti e gli Studenti del vertice della Piramide Sociale.

E la guerra continua!

Lotta tra i docenti.

Lotta tra gli studenti.

Lotta tra docenti e studenti.

Lotte fratricide.

Obama, stattene a Whashington;il Colosseo l’hai già visitato!

Assieme a Papa Francesco, noi non vogliamo la guerra, noi vogliamo la pace, noi vogliamo che anche nella scuola regni amore.

Almeno nella georgiana Scuola Italiana!

 

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