Laboratori non aule

LABORATORI NON AULE NON CELLE NELLA BUONASCUOLA di Umberto Tenuta

Canto 319 EDIFICI PRECARI E MERITI

Sembra che siano questi gli emblemi della BUONASCUOLA

E non lo sono!

Se non si sa a cosa servono gli Edifici

Se non si sa che cosa debbono fare i Precari

Se non si sa che i Meriti debbono essere posseduti da tutti

Se queste TRE COSE non si sanno

La BUONASCUOLA non si fa!

 

EDILIZIA SCOLASTICA, che delizia!

Certo, se nelle aule ci piove, scuola non si fa.

E quando c’è il sole?

Nelle aule si sta.

A soffrire!

La lezione che il docente fa.

La lezione che il docente ti dà.

Tutte da ascoltare in religioso silenzio.

Tutte da imparare sui libri di testo.

Roba da manuale scolastico.

Ma è questa la scuola della BUONASCUOLA?

È questa la Scuola che rende tutti meritevoli.

È questa la Scuola del SUCCESSO FORMATIVO garantito a tutti i figli di mamma?

È BUONASCUOLA solo la Scuola che garantisce il SUCCESSO FORMATIVO a tutti gli studenti.

PUNTO UNO.

Ma come si fa?

Come si fa a garantire il SUCCESSO FORMATIVO anche ai figli dei precari?

Dei Precari della SCUOLA e dell’EXTRASCUOLA?

Solidarietà ci vuole.

I PRECARI DELLA SCUOLA debbono cambiar verso.

CAMBIARE VERSO, sì!

Le Promesse si mantengono.

Orsù, Precari della scuola, date voi una buona lezione!

Non fate più lezione!

Non fate né lezioni, né interrogazioni.

Aiutate i vostri studenti a riscoprire il mondo minerale, vegetale, animale ed umano.

<<vi è un doppio modo di acquistare la scienza: uno quando la ragione naturale da se stessa giunge alla conoscenza di cose ignote, e questo modo si chiama invenzione; l’altro quando la ragione naturale viene aiutata da qualcuno dall’esterno, e questa maniera si chiama dottrina (insegnamento).

In ciò in vero che viene prodotto dalla natura e dall’arte, l’arte procede allo stesso modo e con gli stessi mezzi che la natura.

Come infatti la natura guarirebbe riscaldando chi soffre di frigidezza, così fa pure il medico; per cui si dice che l’arte imita la natura.

Il simile accade anche nell’acquisto della scienza: il docente cioè conduce altri alla scienza di cose ignote allo stesso modo che uno, scoprendo, conduce se stesso alla conoscenza di ciò che ignora>>[1].

Il docente conduce gli studenti alla scienza dell’umano sapere allo stesso modo che uno, scoprendo, conduce se stesso alla conoscenza di ciò che ignora.

Lavoratore del braccio e della mente, il vostro amato studente.

Chiaro, no?

Lavoratore, e quindi laboratorio.

Aule laboratorio!

Tante Discipline, tanti Laboratori.

E le aule?

Tutte laboratori!

Non servono le aule asciutte.

Ci vogliono le aule-laboratorio.

Alle famiglie povere assicurate un inverno caldo!

Date loro i banchi che non riuscite a trasformare in tavoli della pizza serale.

E come li attrezzate i vostri laboratori?

SE ASCOLTO DIMENTICO

SE VEDO RICORDO

SE FACCIO CAPISCO (Confucio)

Provate a fare il conto di quanto si spende per dotare ogni studente delle piccole enciclopedie cartacee.

Utilizzate questi fondi per dotare di Tablet i pochi studenti che già non li possiedono.

E utilizzate questi fondi per attrezzare i laboratori scolastici di materiali[2]:

CONCRETI: comuni e strutturati

VIRTUALI: prossimamente in 3D

SIMBOLICI: digitali e cartacei

Il gioco è fatto!

Una NUOVA SCUOLA è nata.

La BUONASCUOLA è realizzata.

Dirigenti, Docenti e Studenti sono contenti!

Gli Editori si convertiranno e si impegneranno a produrre soprattutto materiali didattici digitali.

Mica si rimane legati a GUTEMBERG per l’eternità!

Sogno[3] o vaneggio?

Senza i sogni l’uomo sarebbe rimasto sull’albero!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

 

[1] TOMMASO D’AQUINO (a cura di M. Casotti), De magistro, La Scuola, Brescia, 1957, p 28.

[2] A titolo orientativo, si possono consultare: AGAZZI R., Come intendo il museo didattico, La Scuola, Brescia, 1968; MONTESSORI M., La scoperta del bambino, Garzanti, Milano, 2000; BISSI R., I sussidi didattici, La Scuola, Brescia, 1976;DOMENIGHINI L., Sussidi didattici e scuola di base – Orientamenti educativi e metodologici, La Scuola, Brescia, 1980; UMBERTO TENUTA, L’attività educativa e didattica nella scuola elementare-Come organizzare l’ambiente educativo e di apprendimento, La Scuola, Brescia, 1989

[3] Pedro Calderón de La Barca, La vida es sueño

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