Firenze, il museo della scienza traduce alcune opere per i non vedenti

da Redattore sociale

Firenze, il museo della scienza traduce alcune opere per i non vedenti

Una mostra permetterà ai visitatori ciechi di apprezzare la bellezza di alcuni apparecchi scientifici. L’iniziativa è supportata dalla Regione Toscana

FIRENZE – Il museo della storia e della scienza di Firenze apre le porte ai visitatori non vedenti. Da oggi alcune delle più prestigiose opere esposte saranno fruibili dai visitatori anche nella versione braille. Tra queste, ci sono l’apparecchio per dimostrare la traiettoria parabolica dei proiettili, l’apparecchio per studiare gli urti elastici e anelastici e la macchina per esperienze sulla forza centrifuga. Inoltre, il museo della storia e della scienza, chiamato museo Galileo, ha reso disponibile una guida al museo in versione braille, sia in italiano che in inglese. Tutte iniziative che sono state realizzate grazie al sostegno della Regione Toscana, che insieme al museo Galileo creerà un laboratorio didattico storico per le scuole presso il museo stesso e un programma di visite didattiche all’esposizione storica della Stamperia Braille.

“L’idea di rendere accessibile a persone con disabilità un numero sempre maggiore di luoghi di interesse in tutta la regione merita senz’altro di essere sviluppata e promossa – ha detto la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi – Questa iniziativa è un passo in più, seppur piccolo, verso una società sempre più accessibile a tutti”.

“Oggi siamo nel mondo digitale e nessuno più sospetta che leggere e scrivere per alcuni sia un traguardo da conquistare e da mantenere – ha detto Antonio Quatraro, presidente Unione Italiana Ciechi di Firenze – Per i ciechi, come per tutti i popoli, poter leggere e scrivere significa conquistare la libertà e la dignità di cittadini. Ecco, l’invenzione di un alfabeto realmente universale per tutte le lingue antiche e moderne ci ricorda il valore insostituibile dell’educazione e dell’autonomia di pensiero, ossia della capacità di scegliere a ragion veduta”.