DDL scuola sarà legge fra un mese?

da La Tecnica della Scuola

DDL scuola sarà legge fra un mese?

E’ molto difficile che il ddl “Buona Scuola” possa diventare legge prima del 20 giugno. Vi spieghiamo perché

Inizierà nei prossimi giorni al Senato la corsa contro il tempo per approvare al più presto il disegno di legge sulla scuola, mentre dal Ministero dell’Istruzione fanno sapere che se non si chiude entro la metà di giugno non sarà possibile garantire le assunzioni prima dell’avvio del nuovo anno scolastico.
A poco vale, secondo noi, che la Commissione Cultura abbia già fissato al 1° giugno il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti: difficilmente il termine potrà essere rispettato (era già accaduto alla Camera dove poi il termine fu prorogato) anche perchè non è per nulla certo che prima di quella data la relatrice di maggioranza (probabilmente la senatrice Francesca Puglisi) sia già riuscita a presentare il provvedimento in Commissione.
Secondo il calendario già deciso dall’ufficio di Presidenza della Commissione la prossima settimana dovrebbe essere dedicata alle audizioni di alcuni soggetti che non erano stati auditi alla Camera (questa fase dovrebbe concludersi giovedì); subito dopo dovrebbe prendere  avvio la presentazione del del disegno di legge da parte della senatrice Puglisi, presentazione che – stando al comunicato diramato dalla Commissione stessa – dovrebbe riprendere a partire dal 3 giugno (peraltro appare un po’ irrituale che per la presentazione degli emendamenti sia stato fissato un termine addirittura anteriore alla conclusione della relazione introduttiva).

A quel punto, però, bisognerà attendere i pareri delle altre Commissioni e, in particolare, del Bilancio.
Insomma, i tempi non potranno essere rapidissimi ed è davvero difficile pensare che il provvedimento possa andare in aula prima del 15 giugno.
Senza contare che, se il Senato dovesse apportare delle modifiche (eventualità ormai quasi certa), il disegno di legge dovrà ritornare alla Camera dove ci vorranno almeno altri due-tre giorni per chiudere definitivamente i lavori.
E poi ci saranno i tempi tecnici per la firma da parte del Capo dello Stato e per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. In conclusione: se tutto filerà liscio, la “Buona Scuola” potrebbe diventare legge dello Stato intorno al 25 giugno. Forse troppo tardi per garantire che l’anno scolastico inizi già con tutti i neo-assunti ai loro posti.
Ma le nostre sono semplici previsioni di buon senso: la politica, molto spesso, funziona secondo regole diverse.

23 maggio, gli studenti ricordano l’anniversario della strage di Capaci

da La Tecnica della Scuola

23 maggio, gli studenti ricordano l’anniversario della strage di Capaci

Gli studenti di tutto il Paese e un centinaio provenienti dall’Europa e Stati Uniti si uniranno nel ricordo delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Nel corso della manifestazione “Palermo chiama Italia”. verrà inaugurata l’opera di street art dedicata al commissario di Polizia, Ninnì Cassarà e al poliziotto Roberto Antiochia, vittime della mafia trent’anni fa.

“Palermo chiama Italia” è il titolo della manifestazione organizzata dalla Fondazione ‘Giovanni e Francesca Falcone’, in collaborazione con la Direzione Generale per lo Studente del Ministero dell’Istruzione, che quest’anno si svolgerà non solo a Palermo, ma anche nelle piazze italiane in cui cittadini e studenti saranno presenti per dare testimonianza del loro impegno per la legalità.

Il Miur e la Fondazione Falcone, grazie alla collaborazione della Rai, hanno deciso di collegare il capoluogo siciliano con sei piazze di altrettante città (Milano, Gattatico, Firenze, Napoli, Rosarno, Corleone), unendo così tutto il Paese nella commemorazione del XXIII anniversario della morte di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, del giudice Francesca Morvillo, moglie di Falcone, e degli uomini delle loro scorte. “Le piazze che si uniranno in un solo coro per la legalità il prossimo 23 maggio sono un segnale importante, sono la fotografia di un Paese che dice con chiarezza da che parte vuole stare e di una scuola che sa di avere un ruolo chiave nell’educazione alla legalità”, sottolinea il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini.

A Palermo, l’evento principale si terrà presso l’Aula Bunker del carcere Ucciardone, quella del maxiprocesso alla mafia. Ogni città si collegherà con l’Aula Bunker nel corso della cerimonia istituzionale che sarà trasmessa in diretta su Rai Uno. Nelle sei città d’Italia si terranno incontri e iniziative con le testimonianze di familiari di vittime della mafia e rappresentanti delle associazioni

Sempre il 23 maggio,  nel corso della manifestazione “Palermo chiama Italia” organizzata dalla Fondazione ‘Giovanni e Francesca Falcone’, insieme alla Direzione Generale per lo Studente del Ministero dell’Istruzione, verrà inaugurato un murale dedicato al commissario di polizia Ninni Cassarà e al poliziotto Roberto Antiochia, vittime di mafia di cui quest’anno ricorrere il trentesimo anniversario della loro morte.

L’opera di street art è promossa dal progetto S.O.S. Scuola, (ideato un anno fa dalla casa di produzione cinematografica L’Alveare Cinema e promosso dall’Associazione Alveare per il Sociale) in collaborazione con il Miur e realizzato al Liceo Linguistico “Ninni Cassarà” di Palermo dall’artista e volontaria di S.O.S. Scuola, Marisa Polizzi, che ha raccolto le idee degli studenti e bambini del quartiere Montepellegrino dove è ubicato il Liceo.
Parteciperanno all’evento anche i fratelli di Ninni Cassarà, Sergio e Rosalba.

Nel corso dell’inaugurazione spazio a musica live e all’esibizione della “Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana”.
S.O.S. Scuola offrirà un aperitivo nel nuovo “Bar del Cassarà”, uno spazio del Liceo riqualificato dopo un decennio di abbandono e aperto a tutto il territorio, sede dell’associazione culturale che è stata recentemente costituita da ex studenti e giovani artisti palermitani, e soggetto di una web serie coprodotta da Rai Fiction e L’Alveare Cinema.
Paolo Bianchini, presidente dell’ Associazione Alveare per il Sociale , spiega:“Cassarà è stato uno stretto collaboratore di Falcone e il 23 maggio ci è sembrata una data importante non solo per ricordare il suo impegno civile  e quello di Antiochia, ma per dire che proprio dalle scuole bisogna ripartire per costruire una società civile consapevole, per sviluppare gli anticorpi alle mafie, e in questo senso Palermo deve recuperare l’orgoglio per un movimento antimafia che ha insegnato molto al resto d’Italia”.

Anche i volontari più giovani di S.O.S. Scuola si sono resi protagonisti e partecipi all’iniziativa, realizzando un video racconto della nascita del murale, che sarà proiettato la mattina del 23 maggio al Teatro Politeama, dove, sempre nell’ambito della manifestazione “Palermo chiama Italia”, a partire dalle 9,30 sono previste esibizioni musicali, teatrali, performance artistiche e interventi legati ai temi della legalità.

L’A.I.E. protesta per il blocco delle adozioni

da tuttoscuola.com

L’A.I.E. protesta per il blocco delle adozioni

Con una nota del suo presidente, Giorgio Palumbo, l’A.I.E. – Associazione Italiana Editori, Gruppo Educativo -, senza entrare nel merito delle ragioni che hanno indotto numerosi docenti a scendere in piazza e manifestare contro il ddl di Riforma del Sistema di Istruzione Nazionale, meglio noto come ‘La Buona Scuola’ e attualmente all’esame del Senato, “esprime sconcerto e stupore rispetto alle forme che tale protesta ha assunto in alcuni istituti attraverso il blocco delle adozioni dei libri di testo“.

E’ davvero singolare infatti“, prosegue la nota, “che il costo di una protesta, legittima nei termini di una corretta espressione di dissenso nei confronti di un provvedimento legislativo contestato, finisca per scaricarsi interamente sulle spalle di aziende e operatori del settore che altra colpa non hanno se non quella di prestare un servizio di informazione e aggiornamento alle scuole e alla classe docente, nel contesto di una corretta prestazione sinallagmatica. E’ ulteriormente singolare, inoltre, che il costo di questa manifestazione di dissenso finisca per ricadere su soggetti strumentalmente trasformati in impropria controparte, ma che rispetto alle richieste di modifica o di ritiro del ddl in oggetto non hanno alcun potere di intervento“.

Gli editori lamentano di aver subito anche in passato il prezzo di analoghe proteste che finiscono per addossare il costo economico della manifestazione di dissenso “a categorie imprenditoriali del tutto estranee alle dinamiche in gioco, ma individuate come l’obiettivo da colpire secondo anacronistici modelli culturali e ideologici che sembrano evocare forme di lotta superate dal tempo e dalla storia“.

L’A.I.E. ricorda che “anche l’adozione dei libri di testo e/o di strumenti alternativi, coerentemente con la redazione del P.O.F., costituisce sotto il profilo amministrativo un atto dovuto da parte dei docenti” e quindi si augura che il MIUR – attraverso i suoi uffici centrali e periferici -“voglia attivarsi in questo senso, come già fatto per il ventilato ‘blocco degli scrutini’ – consentendo il ripristino di una situazione di piena normalità”.

Ddl scuola, il calendario delle audizioni al Senato

da tuttoscuola.com

Ddl scuola, il calendario delle audizioni al Senato

Mercoledì 27 maggio inizieranno al Senato le audizioni sul ddl Scuola a cui parteciperanno anche i deputati della commissione Cultura alla Camera. Lo si legge nel calendario della prossima settimana della commissione Istruzione di Palazzo Madama.

Le prime audizioni sono previste mercoledì mattina: alle 9,30 parleranno le associazioni di genitori; alle 10,30 le associazioni di dirigenti scolastici; 11,30 associazioni di docenti; 12,30 Forum studenti. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, saranno ascoltati i rappresentanti dei sindacati confederali.

Il senatore del Pd Andrea Marcucci, presidente della commissione Istruzione a Palazzo Madama, spiega: “Il confronto sul ddl scuola del governo Renzi a avanti anche in Senato. Mercoledì 27 e giovedì 28 maggio saranno audite circa 40 sigle, compresi i sindacati generali e di categoria. In seguito il testo verrà incardinato e si aprirà il dibattito generale. Ricordo che in prima lettura alla Camera sono state ascoltate 90 associazioni rappresentative di docenti, dirigenti, famiglie e studenti“.

Giovedì, invece, dalle 10 alle 12,30 sarà la volta dei sindacati di categoria. A seguire ci sarà l’avvio della discussione generale e un ufficio di presidenza per il calendario dei lavori di giugno.

Sono due i relatori scelti per il ddl Scuola, che sarà esaminato in commissione Istruzione al Senato: la responsabile scuola del Pd, Francesca Puglisi, e il senatore Ap, Franco Conte.

Ddl scuola, Renzi e Giannini: Al Senato ci saranno miglioramenti

da tuttoscuola.com

Ddl scuola, Renzi e Giannini: Al Senato ci saranno miglioramenti

A proposito del Ddl scuola, “quanto agli spazi di miglioramento del testo, io credo che il Senato farà un buon lavoro. Anche sui due punti della valutazione e del dirigente scolastico c’è spazio per discutere. Non è un testo blindato“. Lo dice il premier Matteo Renzi in una intervista al ‘Mattino’.

Spazi di apertura anche dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che, a margine di una cerimonia nel salone d’onore del Coni, rispondendo a una domanda sulle aperture dell’Esecutivo al dialogo sulla riforma della scuola, dichiara: “Riceverò i sindacati lunedì, per la quarta volta“, e quindi da parte del Governo “mi sembra ci sia un dialogo concreto e non un dialogo fittizio“.

Valutazione

469 VALUTAZIONE FORMATIVA E NON PUNITIVA di Umberto Tenuta

CANTO 469 <<Il problema è sempre e solo italiano, volutamente proposto come un problema! Perchè alla fine la valutazione dei docenti o dei dirigenti, di per sé, non è un problema, ma una questione come altre, nel mondo della scuola, che va affrontata e gestita. Negli altri paesi europei, il problema non esiste. È presente un occhio esterno che valuta le istituzioni scolastiche: ispettori del ministero che valutano periodicamente il sistema. Quello della valutazione non è certamente un compito assegnato al dirigente scolastico, né ai genitori, né agli studenti o ai docenti! La valutazione è una questione seria che va affrontata con serietà, qualità che purtroppo manca al nostro governo! Ecco quanto! Nessuno è contrario ad una valutazione seria, con criteri ed obiettivi trasparenti, che abbiano come punto di arrivo il miglioramento della comunità scolastica, non l’intento punitivo o autoritario, che invece è nello spirito del ddl!>> (https://www.facebook.com/groups/102870901571/permalink/10152687760246572/)

 

VALUTAZIONE FORMATIVA!

Per gli studenti.

Per i docenti.

Per i dirigenti.

<<Ogni uomo è destinato ad essere un successo e il mondo è destinato ad accogliere questo successo>>[1]

<<Per capacità potenziali dei singoli noi intendiamo quelle potenzialità di grandezza imprevedibile, che possono scaturire dall’interno della personalità: potenzialità che possono venire sviluppate o ridotte col processo educativo… le capacità potenziali non sono considerate come delle qualità congenite nell’individuo, che divengono attuali attraverso un processo di maturazione su cui non influisce in alcun modo l’ambiente. Anzi, queste capacità si sviluppano e si “manifestano nello scambio dinamico di influssi fra l’individuo e il suo ambiente”. Vengono definite capacità “potenziali” perché sono un modo di essere dell’individuo, sono una capacità individuale di reagire positivamente e in modo praticamente imprevedibile: “senza alcun preconcetto quanto ai …limiti” delle capacità potenziali…. L’essenza della concezione ebraica e greca dell’uomo era … di porre l’accento sulla personalità umana dotata di capacità potenziali illimitate, di considerare positivo il fatto che gli sviluppi della personalità umana sono imprevedibili…>> [2]

Nessuno scarto umano!

Nessuno scarto professionale.

Tutte le donne possono essere madri, e quindi educatrici!

Tutti gli uomini possono essere padri, e quindi educatori!

Tutti docenti, tutti maestri!

In una scuola del TEAM TEACHING.

<<C’è un modello classico di organizzazione didattica, il Team teaching, nel quale non esiste tale separatezza ma ognuno lavora secondo le proprie competenze, per cui vale il motto “preparare un orario in modo tale che l’insegnante più adatto si trovi nell’aula giusta, con il materiale più opportuno, al momento opportuno, per il ragazzo o per il gruppo di ragazzi che possano trarne il massimo beneficio”) che potrebbe essere meglio tradotto così: “ogni operatore scolastico al posto giusto, nel momento giusto, per l’attività in cui possiede le migliori competenze>>[3].

IL Professore di Matematica è un bravo Musicista, facciamogli insegnare MUSICA.

La Professoressa di Educazione fisica è una brava Danzatrice, facciamole insegnare DANZA.

Il Professore di Storia è un bravo Pittore, facciamogli insegnare PITTURA.

Un Bravo Dirigente che io conosco molto bene lo ha fatto.

Con iniziale scandalo dei Superiori gerarchici.

Ma poi con grandi laudi!

Certo ci voleva l’incoscienza e l’entusiasmo giovanile di un dirigente trentenne.

È stato fatto.

Si può fare.

È opportuno farlo.

Ed allora?

Nella BUONASCUOLA non ci sono scarti.

Né alunni, né docenti, né dirigenti sono scartati.

Tutti sono valorizzati.

Nelle specifiche competenze che riescono a possedere.

Competenze specifiche ma massimali!

 

RIFERIMENTO:

http://www.rivistadidattica.com/programmazione/programmazione_26.htm

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − voce da cercare

 

[1] FAURE E, (a cura di), Rapporto sulle strategie dell’educazione, Armando-UNESCO, Roma, 1973, p. 249.

[2] DOLL R. C., L’istruzione individualizzata, La Nuova Italia, Firenze, 1969, pp. XI, 19, 21.

[3] http://www.rivistadidattica.com/programmazione/programmazione_26.htm