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Nota 15 novembre 2017, AOODGCASIS 2691

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica
Ai Dirigenti/Coordinatori scolastici delle istituzioni scolastiche statali e paritarie
e, p.c.
Al Capo di Gabinetto
Al Capo Dipartimento per il sistema di istruzione e formazione
Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle d’Aosta
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento
Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine di Bolzano

OGGETTO: Attivazione Piattaforma per la gestione dell’alternanza scuola-lavoro

La legge n. 107/2015 sulla “Buona Scuola” ha inserito organicamente, come parte integrante dei percorsi di istruzione, l’Alternanza scuola-lavoro nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di II grado.
In base all’art.1, comma 33 della legge, per incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, i percorsi di Alternanza scuola-lavoro sono attuati, nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi, per una durata complessiva di almeno 400 ore negli istituti tecnici e professionali e per una durata complessiva di almeno 200 ore nei licei.
Nell’anno scolastico 2017/2018, in cui l’alternanza entra a regime completo, viene resa disponibile, come strumento di supporto alle scuole, una Piattaforma di gestione dell’alternanza scuola-lavoro destinata all’utilizzo da parte di scuole, strutture ospitanti, studenti e famiglie.
Oltre a contenere le informazioni sugli adempimenti per attivare i percorsi di alternanza la piattaforma contiene una serie di esperienze di alternanza presenti sul territorio nazionale.
La piattaforma è integrata con il Registro Nazionale dell’Alternanza Scuola Lavoro, realizzato da Unioncamere e costituisce il punto di incontro tra l’offerta dei percorsi di alternanza da parte delle Strutture Ospitanti e la domanda delle scuole.
Le scuole possono, in tal modo, ricercare facilmente le strutture più idonee in base alla vicinanza geografica, all’interesse professionale, all’attività economica e alla disponibilità di accoglienza, nonché monitorare lo status delle candidature e stipulare tempestivamente le convenzioni.
Attraverso la piattaforma è possibile co-progettare i percorsi di Alternanza, produrre i patti formativi e gestire le presenze delle studentesse e degli studenti attraverso i registri.
Allo stesso tempo, le strutture ospitanti possono entrare in contatto con le scuole del proprio territorio in modo veloce e intuitivo consultando, attraverso un collegamento con “Scuola in Chiaro”, le informazioni sulla scuola e, per ogni indirizzo di studio presente, sia le competenze in uscita degli studenti sia il profilo del diplomato.
Per gestire tutte le attività previste dai percorsi di alternanza nonché le relazioni tra coloro che sono coinvolti nel processo, sono rese disponibili delle “scrivanie” con operatività diversificate a seconda del ruolo rivestito dai vari soggetti che vi accedono (Dirigenti scolastici, Referente ASL, Docente Tutor, Rappresentante legale della Struttura Ospitante, Tutor aziendale, Studenti e Famiglie).
La scrivania dello studente permette di usufruire gratuitamente del percorso formativo obbligatorio sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro da svolgere in modalità e-learning, realizzato insieme a INAIL. Dopo il superamento del test di valutazione viene rilasciato allo studente l’attestato direttamente on line prodotto dalla piattaforma.
Inoltre gli studenti, tramite una specifica funzione presente sulla propria scrivania, possono segnalare le criticità riscontrate durante l’esperienza di alternanza.
Con successiva nota saranno comunicate ulteriori informazioni di supporto all’intera procedura e la data di apertura della piattaforma.

Il Direttore Generale
Gianna Barbieri

Decreto Ministeriale 3 novembre 2017, n. 195

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

Decreto Ministeriale 3 novembre 2017, n. 195

Regolamento recante la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro e le modalita’ di applicazione della normativa per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro agli studenti in regime di alternanza scuola-lavoro. (17G00214)

(GU Serie Generale n.297 del 21-12-2017)

Vigente al: 5-1-2018

IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE,
DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

di concerto con

IL MINISTRO DEL LAVORO
E DELLE POLITICHE SOCIALI

e

IL MINISTRO PER LA SEMPLIFICAZIONE
E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Visto l’articolo 17, commi 3 e 4, della legge 23 agosto 1988, n.
400, recante «Disciplina dell’attivita’ di Governo e ordinamento
della Presidenza del Consiglio dei ministri», e successive
modificazioni;
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, recante «Legge-quadro per
l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate», e successive modificazioni;
Vista la legge 10 dicembre 1997, n. 425, recante «Disposizioni per
la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di
istruzione secondaria superiore»;
Visto l’articolo 4 della legge del 28 marzo 2003, n. 53, recante
«Delega al Governo per la definizione delle norme generali
sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia
di istruzione e formazione professionale»;
Vista la legge 11 gennaio 2007, n. 1, recante «Disposizioni in
materia di esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di
istruzione secondaria superiore e delega al Governo in materia di
raccordo tra la scuola e le universita’»;
Vista la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante «Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti»;
Visto il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, recante
«Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative in
materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado»,
e successive modificazioni;
Visto l’articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 30 giugno
1999, n. 233, e successive modificazioni, recante «Riforma degli
organi collegiali territoriali della scuola, a norma dell’articolo 21
della legge 15 marzo 1997, n. 59»;
Visto il decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, recante
«Definizione delle norme generali relative all’alternanza
scuola-lavoro, a norma dell’articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n.
53»;
Visto il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e successive
modificazioni recante «Norme generali e livelli essenziali delle
prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di
istruzione e formazione, a norma dell’articolo 2 della legge 28 marzo
2003, n. 53»;
Visto il decreto legislativo 14 gennaio 2008, n. 21, recante «Norme
per la definizione dei percorsi di orientamento all’istruzione
universitaria e all’alta formazione artistica, musicale e coreutica,
per il raccordo tra la scuola, le universita’ e le istituzioni
dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, nonche’ per la
valorizzazione della qualita’ dei risultati scolastici degli studenti
ai fini dell’ammissione ai corsi di laurea universitari ad accesso
programmato di cui all’articolo 1 della legge 2 agosto 1999, n. 264,
a norma dell’articolo 2, comma 1, lettere a), b) e c) della legge 11
gennaio 2007, n. 1»;
Visto il decreto legislativo 14 gennaio 2008, n. 22, recante
«Definizione dei percorsi di orientamento finalizzati alle
professioni e al lavoro, a norma dell’articolo 2, comma 1, della
legge 11 gennaio 2007, n. 1»;
Visto il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante
«Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in
materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro» e successive modificazioni»;
Visto l’articolo 52 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5,
convertito, con modificazioni, nella legge 4 aprile 2012, n. 35,
recante «Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di
sviluppo»;
Visto il decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, recante
«Definizioni generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per
l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e
informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale
di certificazione delle competenze, a norma dell’articolo 4, commi 58
e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92»;
Visto l’articolo 5, comma 4-ter, del decreto-legge 12 settembre
2013, n. 104, recante «Misure urgenti in materia di istruzione,
universita’ e ricerca» convertito, con modificazioni, dalla legge 8
novembre 2013, n. 128;
Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, recante «Norme
in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo
ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181,
lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107»;
Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante «Norme
per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con
disabilita’, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c),
della legge 13 luglio 2015, n. 107»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 30 giugno
1965, n. 1124, recante «Testo unico delle disposizioni per
l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le
malattie professionali», e successive modificazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994,
recante «Atto di indirizzo e di coordinamento relativo ai compiti
delle unita’ sanitarie locali in materia di alunni portatori di
handicap», e successive modificazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n.
249, concernente il «Regolamento recante lo statuto delle studentesse
e degli studenti della scuola secondaria, e successive modificazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n.
275, concernente il «Regolamento recante norme in materia di
autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 21
della legge 15 marzo 1997, n. 59;
Visto l’articolo 4, comma 4, del decreto del Presidente della
Repubblica 22 giugno 2009, n. 122, concernente il «Regolamento
recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli
alunni e ulteriori modalita’ applicative in materia, ai sensi degli
articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137,
convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169»;
Visti i decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, nn.
87, 88, e successive modificazioni, e 89, relativi ai regolamenti
concernenti il riordino, rispettivamente, degli istituti
professionali, degli istituti tecnici e dei licei, a norma
dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112,
convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n.
80, recante «Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in
materia di istruzione e formazione»;
Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca 20 novembre 2000, n. 429, concernente il regolamento
recante le caratteristiche formali generali della terza prova scritta
negli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione
secondaria superiore e le istruzioni per lo svolgimento della prova
medesima;
Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca 16 dicembre 2009, n. 99, concernente i criteri per
l’attribuzione della lode nei corsi di studio di istruzione
secondaria superiore e tabelle di attribuzione del credito
scolastico;
Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca 7 ottobre 2010, n. 211, recante «Indicazioni nazionali
riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le
attivita’ e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti
per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto
del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione
all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento» che prevede,
tra l’altro, l’attivazione di percorsi a partire dal secondo biennio
finalizzati all’approfondimento delle conoscenze, delle abilita’ e
delle competenze richieste per l’inserimento nel mondo del lavoro,
anche attraverso «iniziative di studio-lavoro per progetti, di
esperienze pratiche e di tirocinio»;
Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca 24 aprile 2012, recante «Definizione degli ambiti, dei
criteri e delle modalita’ per l’ulteriore articolazione delle aree di
indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici (di cui agli articoli 3
e 4 del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88)
negli spazi di flessibilita’ previsti dall’articolo 5, comma 3,
lettera b) del citato decreto presidenziale»;
Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca 24 aprile 2012, recante «Definizione degli ambiti, dei
criteri e delle modalita’ per l’ulteriore articolazione delle aree di
indirizzo dei percorsi degli istituti professionali (di cui agli
articoli 3 e 4 del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo
2010, n. 87) negli spazi di flessibilita’ previsti dall’articolo 5,
comma 3, lettera b) del citato decreto presidenziale»;
Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali
e del Ministro della salute 6 marzo 2013 concernente i criteri di
qualificazione della figura del formatore per la salute e sicurezza
sul lavoro;
Viste le linee guida del Ministro dell’istruzione, dell’universita’
e della ricerca del 4 agosto 2009 con le quali vengono fornite
indicazioni in materia di integrazione degli alunni disabili nella
scuola;
Viste le direttive del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca n. 57 del 15 luglio 2010 e n. 68 del 28 luglio 2010 con
le quali sono state definite le linee guida del primo biennio dei
percorsi, rispettivamente, degli istituti tecnici e degli istituti
professionali;
Viste le direttive del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca n. 4 e n. 5 del 16 gennaio 2012 con le quali sono state
definite le linee guida del secondo biennio e del quinto anno dei
percorsi dei nuovi ordinamenti, rispettivamente, degli istituti
tecnici e degli istituti professionali;
Viste le direttive del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca n. 69 e n. 70 del 1° agosto 2012 con le quali sono
state definite le linee guida relative ai percorsi opzionali,
rispettivamente, degli istituti tecnici e degli istituti
professionali di cui ai citati decreti del 24 aprile 2012;
Vista la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio
2006/962/CE del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per
l’apprendimento permanente;
Vista la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio
2008/C111/01/CE del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro
europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF);
Vista la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio
2009/C 155/01 del 18 giugno 2009 sull’istituzione di un quadro
europeo di riferimento per la garanzia della qualita’ dell’istruzione
e della formazione professionale (EQAVET);
Vista la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio
2009/C 155/02 del 18 giugno 2009 sull’istituzione di un sistema
europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale
(ECVET);
Viste le conclusioni del Consiglio UE dei Ministri dell’istruzione
del 15 febbraio 2013 su «Ripensare l’istruzione: investire in
competenze per risultati socio-economici migliori» in risposta alla
comunicazione della CE – IP/12/1233 20/11/2012;
Vista la dichiarazione congiunta della Commissione europea, della
Presidenza del Consiglio dei ministri UE e delle parti sociali a
livello europeo del 2 luglio 2013, relativa all’«Alleanza europea per
l’apprendistato» per la lotta alla disoccupazione giovanile e il
miglioramento e la diffusione della pratica dell’apprendistato e
dell’apprendimento basato sul lavoro ad ogni livello di istruzione e
formazione;
Vista la raccomandazione del Consiglio dell’UE 2014/C 88/01 del 10
marzo 2014 su un quadro di qualita’ per i tirocini;
Visto l’Accordo, siglato in data 21 dicembre 2011, tra il Ministro
del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le
regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione
dei lavoratori ai sensi dell’articolo 37, comma 2, del decreto
legislativo 9 aprile 2008, n. 81;
Sentito il Forum nazionale delle associazioni studentesche di cui
all’articolo 5-bis, del decreto del Presidente della Repubblica 10
ottobre 1996, n. 567, e successive modificazioni;
Acquisito il parere del Consiglio superiore della pubblica
istruzione, reso nell’adunanza del 20 aprile 2016;
Acquisito il parere della Conferenza unificata di cui all’articolo
8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, espresso nella
riunione del 3 agosto 2017;
Udito il parere n. 01941/2017 del Consiglio di Stato, espresso
dalla sezione consultiva per gli atti normativi nella adunanza di
sezione del 31 agosto 2017;
Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri, a
norma dell’articolo 17, comma 3, della predetta legge n. 400 del
1988, cosi’ come attestata dalla Presidenza del Consiglio dei
ministri con nota n. 11211 del 24 ottobre 2017;

A d o t t a
il seguente regolamento:

Art. 1

Finalita’

1. Il presente regolamento definisce la Carta dei diritti e dei
doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro (d’ora in avanti
denominata alternanza), allo scopo di dare ai medesimi studenti
l’opportunita’ di conoscere ambiti professionali, contesti lavorativi
e della ricerca, utili a conseguire e integrare le competenze
curriculari, al fine di motivarli e orientarli a scelte consapevoli,
nella prospettiva della prosecuzione degli studi o dell’ingresso nel
mondo del lavoro.
2. Il presente regolamento definisce, altresi’, le modalita’ di
applicazione agli studenti in regime di alternanza scuola-lavoro
delle disposizioni in materia di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al decreto legislativo 9 aprile
2008, n. 81, e successive modificazioni.

Art. 2

Destinatari

1. Il presente regolamento si applica agli studenti degli istituti
tecnici e professionali, nonche’ dei licei, impegnati nei percorsi di
alternanza negli ultimi tre anni del percorso di studi.
2. Nel rispetto delle competenze legislative e amministrative
attribuite alle regioni ed alle Province autonome di Trento e
Bolzano, il presente regolamento si applica anche agli studenti dei
percorsi di istruzione e formazione professionale, erogati in regime
di sussidiarieta’ dagli istituti professionali di Stato, impegnati
nei percorsi di alternanza.

Art. 3

Modalita’ di svolgimento dell’alternanza

1. I percorsi di alternanza sono parte integrante e coerente del
percorso di studi.
2. I percorsi di alternanza, ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del
decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, e successive
modificazioni, sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto
la responsabilita’ dell’istituzione scolastica, sulla base di
apposite convenzioni con le strutture ospitanti, o con le rispettive
associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio,
industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e
privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, o con gli ordini
professionali, ovvero con i musei e gli altri istituti pubblici e
privati operanti nei settori del patrimonio e delle attivita’
culturali, artistiche e musicali, nonche’ con enti che svolgono
attivita’ afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione
sportiva riconosciuti dal CONI, disponibili ad accogliere gli
studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che
non costituiscono rapporto individuale di lavoro.
3. I percorsi di alternanza sono inseriti nel Piano triennale
dell’offerta formativa predisposto dall’istituzione scolastica e nel
Patto educativo di corresponsabilita’ e sono co-progettati con il
soggetto ospitante.
4. L’alternanza puo’ essere svolta anche durante la sospensione
delle attivita’ didattiche, secondo il percorso formativo
personalizzato e con le modalita’ di verifica ivi stabilite, nonche’
con la modalita’ dell’impresa formativa simulata. Il percorso di
alternanza puo’ essere realizzato anche all’estero secondo le
modalita’ stabilite dalle istituzioni scolastiche nell’ambito della
loro autonomia.
5. La durata delle attivita’ giornaliere svolte in regime di
alternanza non puo’ superare l’orario indicato nella convenzione
stipulata tra l’istituzione scolastica e la struttura ospitante, da
definirsi nel rispetto della normativa vigente.
6. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito degli ordinari
stanziamenti di bilancio, destinano specifiche risorse alle attivita’
di progettazione dei percorsi in alternanza, anche avvalendosi di
quanto assegnato ai sensi dell’articolo 1, comma 39, della legge 13
luglio 2015, n. 107.

Art. 4

Diritti e doveri degli studenti

1. Il patto educativo di corresponsabilita’, di cui all’articolo
5-bis del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n.
249, definisce anche i diritti e i doveri degli studenti e dei
soggetti con responsabilita’ genitoriale nel rapporto con
l’istituzione scolastica e con gli enti presso i quali e’ svolto il
percorso di alternanza, nel rispetto di quanto previsto dal presente
articolo.
2. Gli studenti di cui all’articolo 2, comma 1, svolgono esperienze
in regime di alternanza, per una durata complessiva di almeno 400 ore
negli istituti tecnici e in quelli professionali e di almeno 200 ore
nei licei, negli ultimi tre anni del percorso di studi.
3. Gli studenti impegnati nei percorsi di alternanza hanno diritto
ad un ambiente di apprendimento favorevole alla crescita della
persona e ad una formazione qualificata, coerente con l’indirizzo di
studio seguito, che rispetti e valorizzi l’identita’ di ciascuno.
4. Gli studenti impegnati nei percorsi di alternanza ed i soggetti
con responsabilita’ genitoriale hanno diritto ad una ampia e
dettagliata informazione sul progetto e sulle sue finalita’ educative
e formative, oltre che sul percorso formativo personalizzato in cui
vengono declinati le competenze attese e gli obblighi che derivano
dall’attivita’ in contesto lavorativo.
5. Per gli studenti con disabilita’, i percorsi di alternanza sono
realizzati in modo da promuovere l’autonomia nell’inserimento nel
mondo del lavoro, in conformita’ ai principi del decreto legislativo
13 aprile 2017, n. 66.
6. Gli studenti sono supportati nell’attivita’ di alternanza da un
tutor interno designato dall’istituzione scolastica e da un tutor
della struttura ospitante designato dalla struttura ospitante. Al
termine delle attivita’, gli studenti hanno diritto a prendere
visione e sottoscrivere le relazioni predisposte dai tutor.
7. Gli studenti, al termine di ciascun percorso di alternanza,
hanno diritto al riconoscimento dei risultati di apprendimento
conseguiti, in termini di competenze, abilita’ e conoscenze, anche
trasversali, relativi al percorso formativo seguito. A tal fine i
tutor forniscono al consiglio di classe elementi utili alle
valutazioni periodiche e finali dello studente e ai fini
dell’ammissione agli esami di Stato. Le competenze sono certificate
dall’istituzione scolastica a norma del decreto legislativo 16
gennaio 2013, n. 13.
8. Gli studenti hanno altresi’ diritto ad esprimere una valutazione
sull’efficacia e sulla coerenza del percorso di alternanza effettuato
rispetto al proprio indirizzo di studio, anche ai fini orientativi,
sia durante lo svolgimento del percorso, sia alla sua conclusione. A
tal fine, l’istituzione scolastica predispone appositi strumenti di
rilevazione.
9. Gli studenti, durante i periodi di alternanza, rispettano le
regole di comportamento, funzionali e organizzative della struttura
presso la quale e’ svolto il periodo di alternanza, nonche’ il
regolamento degli studenti dell’istituzione scolastica di
appartenenza.
10. Gli studenti in alternanza sono tenuti a:
a) garantire l’effettiva frequenza delle attivita’ formative
erogate dal soggetto ospitante, che sono parte integrante del
curricolo scolastico;
b) rispettare le norme in materia di igiene, salute e sicurezza
sui luoghi di lavoro;
c) ottemperare agli obblighi di riservatezza per quanto attiene a
dati, informazioni e conoscenze acquisiti durante lo svolgimento
dell’esperienza in alternanza.
11. Ai fini della validita’ del percorso di alternanza, e’
richiesta la frequenza, da parte dello studente, di almeno tre quarti
del monte ore previsto dal progetto.
12. Gli studenti, al termine dell’attivita’ di alternanza, sono
tenuti a relazionare in merito all’esperienza svolta, con le
modalita’ individuate di concerto tra l’istituzione scolastica e la
struttura ospitante.
13. Gli eventuali provvedimenti disciplinari conseguenti
all’infrazione delle regole di cui al presente articolo sono adottati
dall’istituzione scolastica di appartenenza secondo le procedure
previste dallo statuto delle studentesse e degli studenti di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e
successive modificazioni, nonche’ dal regolamento di istituto.
14. Gli studenti destinatari degli eventuali provvedimenti di cui
al comma 13 possono proporre reclamo avverso i medesimi, entro trenta
giorni, all’istituzione scolastica di appartenenza, ai sensi
dell’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno
1998, n. 249, e successive modificazioni.

Art. 5

Salute e sicurezza

1. Gli studenti impegnati nei percorsi in regime di alternanza
ricevono preventivamente dall’istituzione scolastica una formazione
generale in materia di tutela della salute e della sicurezza nei
luoghi di lavoro ai sensi dell’articolo 37, comma 1, lettera a), del
decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive modificazioni,
come disciplinata dall’accordo previsto dall’articolo 37, comma 2,
del medesimo decreto legislativo. Tale formazione e’ certificata e
riconosciuta a tutti gli effetti ed e’ integrata con la formazione
specifica che gli studenti ricevono all’ingresso nella struttura
ospitante, fatta salva la possibilita’ di regolare, nella convenzione
tra quest’ultima e l’istituzione scolastica, il soggetto a carico del
quale gravano gli eventuali oneri conseguenti.
2. E’ di competenza dei dirigenti scolastici delle scuole
secondarie di secondo grado l’organizzazione di corsi di formazione
in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro, rivolti agli studenti inseriti nei percorsi di alternanza e
svolti secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008,
n. 81, e successive modificazioni.
3. Al fine di ridurre gli oneri a carico della struttura ospitante
nell’erogazione della formazione di cui all’articolo 37 del decreto
legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive modificazioni, possono
essere:
a) stipulati dagli uffici scolastici regionali appositi accordi
territoriali con i soggetti e gli enti competenti ad erogare tale
formazione, tra i quali l’INAIL e gli organismi paritetici previsti
nell’accordo Stato-regioni del 21 dicembre 2011, n. 211;
b) svolti percorsi formativi in modalita’ e-learning, anche in
convenzione con le piattaforme pubbliche esistenti riguardanti la
formazione, come previsto dall’accordo Stato-regioni del 21 dicembre
2011, n. 221, e dall’accordo Stato-regioni del 7 luglio 2016, n. 128;
c) promosse forme piu’ idonee di collaborazione, integrazione e
compartecipazione finanziaria da determinarsi in sede di convenzione.
4. Al fine di garantire la salute e la sicurezza degli studenti di
cui all’articolo 2 del presente regolamento, considerata la specifica
finalita’ didattica e formativa, ai sensi dell’articolo 2 comma 1,
lettera a), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e
successive modificazioni, che equipara gli studenti allo status dei
lavoratori, e’ stabilito che il numero di studenti ammessi in una
struttura sia determinato in funzione delle effettive capacita’
strutturali, tecnologiche ed organizzative della struttura ospitante,
nonche’ in ragione della tipologia di rischio cui appartiene la
medesima struttura ospitante con riferimento all’accordo
Stato-regioni del 21 dicembre 2011, n. 221, in una proporzione
numerica studenti/tutor della struttura ospitante non superiore al
rapporto di 5 a 1 per attivita’ a rischio alto, non superiore al
rapporto di 8 a 1 per attivita’ a rischio medio, non superiore al
rapporto di 12 a 1 per attivita’ a rischio basso.
5. Agli studenti in regime di alternanza e’ garantita la
sorveglianza sanitaria di cui all’articolo 41 del decreto legislativo
9 aprile 2008, n. 81, e successive modificazioni, nei casi previsti
dalla normativa vigente. Nei casi in cui la sorveglianza sanitaria si
renda necessaria, la stessa e’ a cura delle aziende sanitarie locali,
fatta salva la possibilita’ di regolare, nella convenzione tra queste
ultime e l’istituzione scolastica, il soggetto a carico del quale
gravano gli eventuali oneri ad essa conseguenti.
6. Gli studenti impegnati nelle attivita’ di alternanza, in
presenza dei requisiti oggettivi e soggettivi, rispettivamente
previsti dagli articoli 1 e 4 del decreto del Presidente della
Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, sono assicurati presso l’INAIL
contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e coperti
da una assicurazione per la responsabilita’ civile verso terzi, con
relativi oneri a carico dell’istituzione scolastica. Le coperture
assicurative devono riguardare anche attivita’ eventualmente svolte
dagli studenti al di fuori della sede operativa della struttura
ospitante, purche’ ricomprese nel progetto formativo dell’alternanza.

Art. 6

Commissioni territoriali per l’alternanza scuola-lavoro

1. Presso ciascun ufficio scolastico regionale e’ istituita la
commissione territoriale per l’alternanza scuola-lavoro, con lo scopo
di garantire il rispetto delle disposizioni del presente regolamento
sul territorio regionale.
2. La commissione e’ presieduta dal dirigente preposto all’ufficio
scolastico regionale, ovvero da un dirigente delegato ed e’ composta
dai seguenti soggetti:
a) tre studenti designati dal coordinamento regionale delle
consulte provinciali degli studenti;
b) due docenti, un dirigente scolastico, un rappresentante della
regione di riferimento dell’ufficio scolastico regionale e un
genitore, designati dal dirigente preposto alla direzione di detto
ufficio.
3. Gli studenti della scuola secondaria superiore o i soggetti
aventi la relativa potesta’ genitoriale possono presentare reclamo
all’ufficio scolastico regionale territorialmente competente contro
le violazioni delle norme di cui agli articoli 2, 3, 4 e 5 del
presente regolamento, commesse in occasione dell’organizzazione dei
percorsi di alternanza scuola-lavoro, ovvero legate a disposizioni
emanate dalle istituzioni scolastiche in contrasto con il presente
regolamento.
4. Il dirigente preposto all’ufficio scolastico regionale, ovvero
altro dirigente delegato, avvalendosi dell’istruttoria svolta dalla
commissione, decide sul reclamo di cui al comma 3 del presente
articolo entro trenta giorni dalla presentazione del reclamo.
5. La commissione effettua l’attivita’ istruttoria di cui al comma
4 esclusivamente sulla base dell’esame della documentazione
presentata o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il
reclamo, dall’Amministrazione e dal dirigente scolastico interessati.
6. La commissione resta in carica per due anni scolastici.
7. Per la partecipazione ai lavori della commissione non sono
previsti compensi, emolumenti, indennita’, gettoni di presenza o
altre utilita’, comunque denominate.

Art. 7

Disposizioni transitorie

1. Sono fatti salvi, ai fini curriculari, gli effetti prodotti dai
percorsi di alternanza scuola lavoro svolti prima dell’entrata in
vigore del presente regolamento ai sensi del decreto legislativo 15
aprile 2005, n. 77, e della legge 13 luglio 2015, n. 107.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara’ inserito
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.
Roma, 3 novembre 2017

Il Ministro dell’istruzione,
dell’universita’ e della ricerca
Fedeli

Il Ministro del lavoro
e delle politiche sociali
Poletti

Il Ministro per la semplificazione
e la pubblica amministrazione
Madia

Visto, il Guardasigilli: Orlando

Registrato alla Corte dei conti il 13 dicembre 2017
Ufficio controllo atti MIUR, MIBAC, Min salute e Min. lavoro e
politiche sociali, reg.ne prev. n. 2318

Carta dei diritti e dei doveri ASL

Il 3 agosto la Conferenza unificata Stato – Regioni, esprime parere favorevole, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, recante regolamento ai sensi dell’articolo 1, comma 37, della legge 13 luglio 2015, n. 107, per la definizione della “Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro, concernente i diritti e i doveri degli studenti della scuola secondaria di secondo grado impegnati nei percorsi di formazione di cui all’articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53, come definiti dal decreto legislativo 15 aprile 2015, n. 77 e per la definizione delle “Modalità di applicazione delle disposizioni di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni, agli studenti in regime di alternanza scuola-lavoro ovvero impegnati in attività di stage, di tirocinio e di didattica in laboratorio, senza pregiudizio per la tutela della salute e della sicurezza degli stessi nei luoghi di lavoro e nei laboratori”. (ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA)


Scuola, Fedeli: “Carta dei diritti e dei doveri elemento di forte qualificazione dell’Alternanza Scuola-Lavoro”

Acquisito oggi il parere in Conferenza Unificata

(Roma, 03 agosto 2017) “La Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in Alternanza rappresenta un elemento di forte qualificazione dei percorsi Scuola-Lavoro”. Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli, dopo il via libera al testo in Conferenza Unificata.

“Il prossimo sarà l’anno in cui l’Alternanza andrà a regime, con 1,5 milioni di ragazze e ragazzi coinvolti: vogliamo che siano in campo tutti gli strumenti necessari per garantire percorsi di qualità a tutte le studentesse e tutti gli studenti. La Carta è certamente uno di quelli di maggior rilievo. Stiamo lavorando anche ad una piattaforma informatica che renderà operativa la Carta, consentendo alle istituzioni scolastiche di gestire i propri percorsi di Alternanza, facendo incontrare le richieste delle scuole con le offerte di imprese, enti, istituzioni pubbliche che si mettono a disposizione e offrendo a ragazze e ragazzi la possibilità di segnalare eventuali problematiche, nonché di valutare l’esperienza fatta. Entro fine anno organizzeremo gli Stati Generali dell’Alternanza, una misura in cui crediamo molto – sottolinea Fedeli -. Rappresenta, infatti, un’importante opportunità di orientamento e uno strumento per lo sviluppo di competenze trasversali”.

Con la Carta dei diritti e dei doveri, su cui il Ministero si è confrontato anche con il Forum delle associazioni studentesche, “mettiamo al centro la necessità di informare al meglio studentesse e studenti e genitori, in un’ottica di dialogo e condivisione che deve sempre accompagnare il rapporto scuola-famiglia – spiega Fedeli -. Prevediamo che le ragazze e i ragazzi impegnati in Alternanza siano accolti in ambienti di apprendimento favorevoli alla loro crescita e ad una formazione qualificata, coerente con il percorso di studi. Diamo attenzione alle studentesse e agli studenti con disabilità. Specifichiamo che ragazze e ragazzi hanno il diritto di esprimere una valutazione su efficacia e coerenza del percorso rispetto al loro indirizzo di studi. Naturalmente chiediamo anche che studentesse e studenti facciano la loro parte, garantendo la frequenza, rispettando le norme di igiene, salute e sicurezza, ottemperando agli obblighi di riservatezza, relazionando sulle attività svolte”.

Ampio spazio, nel testo, viene dato al capitolo relativo a “Salute e sicurezza”, prevedendo, fra l’altro, un numero limite di studentesse e studenti ammissibili in una struttura, un’apposita formazione in materia, anche in collaborazione con enti competenti come l’Inail. Presso ogni Ufficio scolastico, un’apposita commissione vigilerà sul rispetto delle regole previste. La Carta sarà ora inviata al Consiglio di Stato.

GLI STUDENTI FRA ECOMMERCE, ICT, HR, MARKETING E BOOKING

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: IN ONEDAY GROUP GLI STUDENTI FRA  ECOMMERCE, ICT, HR, MARKETING E BOOKING
#6450OreInsieme
#ImparoALavorareDivertendomi
#MenoFocusGroupPiùAlternanza 

Milano, 25 luglio 201780 studenti provenienti da 12 scuole per un totale di 6450 ore erogate: l’equivalente di una risorsa al lavoro h24 per quasi un anno intero! Questi i numeri dell’Alternanza Scuola Lavoro all’interno delle 4 società di OneDay Group per l’anno scolastico 2016-17, che insieme contano un totale di 60 dipendenti: dimostrazione che anche le PMI possono fare la differenza nell’aiutare gli studenti ad orientarsi nel mondo del lavoro e non solo i grandi gruppi multinazionali.

La fine del primo anno di alternanza scuola lavoro ha portato con sé le prime valutazioni sul progetto: serve? Non serve? OneDay Group, la business factory che gestisce tra le altre ScuolaZoo, il media brand per i Millennial e la Generazione Z, ha abbracciato fin da subito con entusiasmo ed efficacia il progetto, che fa da collante fra il mondo della scuola e quello del lavoro.

Negli uffici del C32, l’headquarter di OneDay Group, i ragazzi si sono misurati con il marketing, la grafica, l’ICT, l’amministrazione, l’organizzazione di viaggi, la gestione delle risorse umane, e le attività di comunicazione. L’indirizzo di studi ha spesso guidato la scelta dell’area di inserimento, ma la decisione finale del team di inserimento è stata lasciata direttamente agli studenti, per privilegiare le attitudini e le curiosità personali piuttosto che gli insegnamenti ricevuti a scuola: perché l’alternanza scuola lavoro ha come scopo principale proprio quello di indagare i propri talenti e capacità, offrendo la possibilità di iniziare ad orientarsi per il futuro.

Il vero valore aggiunto dell’alternanza scuola lavoro in OneDay però è che l’apprendimento non è mai univoco! Essendo le attività del Gruppo indirizzate principalmente al target di studenti, i ragazzi hanno contribuito attivamente a proporre e suggerire al team nuovi trend, in uno scambio che li ha visti protagonisti della propria alternanza ed è stato un momento di “aggiornamento” per il team.

Chi ha collaborato con il digital innovation team poi, ha potuto colmare un po’ di quel “gap” tecnologico che interessa la scuola italiana e che non prepara a sufficienza i ragazzi ad affrontare le strumentazioni d’ufficio.

Per le testimonianze dirette di alcuni dei ragazzi che sono stati con noi, ecco i loro video: bit.ly/2uTCts4

“Ho sempre pensato che il principale problema della Scuola italiana fosse l’essere troppo lontana dal mondo del lavoro” Commenta Paolo De Nadai, CEO e Founder di OneDay Group “L’utilizzo della carta nelle classi contro il PC negli uffici; percorsi di studi poco pratici contro la corsa al fatturato delle aziende: sono solo esempi del paradosso che separa la scuola dal mondo del lavoro. Per questo in OneDay abbiamo abbracciato l’alternanza Scuola Lavoro come un’opportunità, non solo per gli studenti, ma anche per noi: ogni ragazzo ha un talento e noi possiamo conoscerli per primi e possiamo valutare quali potrebbero avere un futuro professionale roseo con noi fin dai primi momenti. Rimane però il limite delle 200 ore in tre anni per i liceali e 400 ore per gli studenti degli istituti professionali: un tetto troppo basso per formare i ragazzi ad affrontare per davvero il mondo del lavoro”.

Cisco Italia e il MIUR siglano un protocollo di intesa per l’Alternanza Scuola – Lavoro

Cisco Italia e il MIUR siglano un protocollo di intesa per l’Alternanza Scuola – Lavoro

  • Con il progetto Impres@Digitale Cisco propone un modello di alternanza volto a promuovere cultura e competenze digitali, per i ragazzi ma anche per i loro insegnanti
  • Una collaborazione che rafforza l’impegno di Cisco a sostegno della digitalizzazione del paese, nel quadro del piano di investimenti Digitaliani

 

Vimercate (MB), 25 luglio 2017  –  Cisco Italia e il Ministero per l’Istruzione, Università e Ricerca hanno siglato oggi un protocollo di intesa per l’Alternanza Scuola Lavoro. La notizia è stata data in occasione di un incontro tenutosi a Roma fra l’Amministratore Delegato dell’azienda Agostino Santoni e la Ministra Valeria Fedeli.

” src=”cid:image004.jpg@01D3055A.51C4BDC0″ alt=”image004.jpg” align=”right” hspace=”12″ v:shapes=”Immagine_x0020_2″ class=”Apple-web-attachment Singleton”>Impres@Digitale:  competenze specifiche e trasversali per un mondo digitalizzato

Al centro dell’accordo c’è il progetto Impres@Digitale, un modello per l’Alternanza Scuola Lavoro ideato da Cisco Italia per promuovere cultura e competenze digitali, coinvolgendo gli studenti, ma anche i loro insegnanti.

Ragazze e ragazzi che frequentano gli ultimi tre anni di scuola superiore potranno acquisire le competenze specifiche e trasversali che sono necessarie oggi per lavorare ed essere cittadini in un mondo sempre più digitalizzato.

Impres@Digitale, infatti, affianca alla formazione legata alle tecnologie, all’imprenditorialità digitale, alla programmazione anche la possibilità di rafforzare le cosiddette “soft skills” – come la capacità di lavorare in gruppo, saper gestire il proprio tempo, capire come gestire correttamente le fasi di un progetto, il problem solving.

Un valore aggiunto del progetto ideato da Cisco è l’attenzione per la formazione dei docenti, che a loro volta potranno così trasmettere agli studenti più giovani modelli e logiche utili per il loro futuro professionale e per favorire il pieno sviluppo della “cittadinanza digitale” fra le nuove generazioni.

Le competenze digitali sono al centro del nostro investimento per accelerare la digitalizzazione del Paese: è un onore rafforzare la nostra storica alleanza con il mondo della scuola impegnandoci direttamente nel quadro dell’alternanza scuola lavoro” ha commentato Agostino Santoni, Amministratore Delegato di Cisco Italia. “Per noi è chiaro che il digitale offre ai giovani gli strumenti per affrontare le sfide importanti che li riguardano: trovare lavoro, avere spazio per impiegare il proprio talento e far crescere le proprie idee innovative ma anche, se lo desiderano, potere creare in prima persona le tecnologie che vorrebbero per il loro futuro. Abbiamo pensato al progetto Impres@Digitale per aiutare a diffondere competenze che sono richieste dalle aziende, servono in qualunque ambito professionale e soprattutto sono parte integrante dell’essere cittadini in una società connessa e globale”.

 

La formazione:  dai corsi del programma Cisco Networking Academy all’esperienza in Cisco Italia

Il protocollo di intesa ha una durata di tre anni.

Una prima parte del progetto ha l’obiettivo di preparare oltre 1.000 studenti alle professioni del futuro, attraverso la partecipazione a moduli di formazione da 20 ore disponibili nel programma Cisco Networking Academy. La formazione avverrà in orario scolastico, in modalità e-learning, con i corsi Imprenditoria Digitale, Introduzione all’Internet delle Cose,  Introduzione alla Cybersecurity, IT Essential (fondamenti delle tecnologie di rete) e Cisco CCNA (Cisco Certified Networking Associate – il corso che consente di acquisire la certificazione professionale Cisco di base per il networking)

La seconda parte del progetto prevede di selezionare fino a 100 studenti, che parteciperanno a giornate in azienda presso le sedi Cisco di Roma e di Vimercate (Monza – Brianza).  Ragazzi e ragazze potranno provare gli strumenti utilizzati quotidianamente dai dipendenti Cisco per collaborare e lavorare, ed impegnarsi in attività e progetti aziendali.

Ogni sessione del progetto Impres@Digitale, che si rivolge a istituti di tutta Italia,  potrà prevedere fino a 10 giornate per 80 ore complessive di formazione, da svolgersi sia presso le scuole partecipanti sia presso le sedi Cisco.

La prima esperienza targata Cisco

In giugno si è avuta una prima esperienza realizzata da Cisco, in collaborazione con TAG Innovation School: 32 studenti provenienti da dieci istituti tra Milano e Roma hanno partecipato a un progetto di 60 ore dedicato a capire meglio la Digital Economy e le nuove professioni digitali. Durante il percorso di formazione i ragazzi, divisi in 7 team, hanno creato una proposta di start-up digitale, che hanno poi presentato con un “pitch” a chiusura dell’iniziativa.

Una opportunità di formazione che evolve nel tempo

Partecipando al progetto, gli istituti scolastici potranno disporre di laboratori e strumenti di lavoro che nel tempo potranno evolversi,  per trattare altre tematiche di formazione tecnologica – dalla programmazione al mondo dei sensori, al “making” alle tecnologie di rete.

A seguito del protocollo di intesa, Cisco Italia è iscritta nel Registro Nazionale per l’Alternanza Scuola Lavoro, come previsto dalla normativa vigente.  Per promuovere l’attivazione delle iniziative, monitorarle e proporre opportuni adeguamenti è istituito un Comitato paritetico coordinato dal MIUR, che ogni anno predisporrà una relazione da inviare alla Direzione Generale per gli la valutazione del sistema nazionale di istruzione e a Cisco Italia –  evidenziando le iniziative assunte, i punti forza e di criticità nell’attuazione del  protocollo d’intesa, le eventuali modifiche o integrazioni che si rendano necessarie.

Tutte le informazioni sul progetto Impres@Digitale e sulle altre iniziative di Alternanza Scuola Lavoro che Cisco Italia promuove insieme ai propri partner, presenti su tutto il territorio nazionale, sono disponibili sul portale dedicato www.scuoladigitalecisco.it.

Nota 17 maggio 2017, AOODGCASIS 1193

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica

Ai Dirigenti/ Coordinatori scolastici delle istituzioni scolastiche secondarie di II grado statali e paritarie
e, p.c. Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti degli Uffici scolastici Territoriali
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento
Al Direttore Generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Ai Referenti Regionali e Provinciali dell’Anagrafe degli studenti
Loro Sedi

Nota 17 maggio 2017, AOODGCASIS 1193

OGGETTO: Monitoraggio dei percorsi di alternanza scuola-lavoro – a.s. 2016/2017.

Libri Fuori-classe

Tempo di Libri: ecco Libri Fuori-classe
Al via il progetto del mondo del libro per l’Alternanza Scuola Lavoro

Toccafondi (MIUR): Gli studenti conosceranno da vicino il mondo dell’editoria

 

Diffondere e valorizzare nelle nuove generazioni il ruolo culturale del libro come mezzo di trasmissione del sapere, permettendo agli studenti di vivere un’esperienza concreta di lavoro, all’interno dei vari settori in cui si articola il mondo del libro. È questo l’obiettivo del progetto Libri Fuori-classe, presentato oggi a Tempo di Libri, sotto la lettera X dell’alfabeto della Fiera.

A breve la firma di un protocollo d’intesa per l’Alternanza Scuola Lavoro tra la filiera del mondo del libro e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

 

Il progetto è stato illustrato nella Sala Gotham alla presenza dei presidenti di AIE Federico Motta, di ALI Alberto Galla e di AIB Enrica Manenti e il Sottosegretario di Stato del MIUR, Gabriele Toccafondi. Messo a punto dalle tre associazioni (AIE, ALI e AIB), Libri Fuori-Classe si pone l’obiettivo di supportare le scuole e le aziende del settore, mettendo a disposizione strumenti semplici e innovativi, utili per attivare processi di Alternanza Scuola Lavoro che permettano ai ragazzi di conoscere il mondo del libro e di prepararsi per una esperienza di lavoro in casa editrice, in libreria o in biblioteca. Un’occasione per creare opportunità di accesso al sapere e organizzare iniziative dedicate alla promozione della cultura del libro e alla sensibilizzazione del sistema scolastico sui temi ad essa legati.

 

“L’alternanza – ha dichiarato il Sottosegretario di Stato del MIUR Gabriele Toccafondi – è far fare esperienza ai ragazzi, con questo progetto i ragazzi delle scuole secondarie avranno la possibilità di conoscere direttamente aspetti significativi del mondo dell’editoria. Competenze specifiche che hanno un’evidente ricaduta in termini di figure professionali e rappresenta un investimento per la scuola e per chi crede nell’inserimento dei ragazzi, all’interno dei luoghi di lavoro, come motore della formazione di studenti qualificati e preparati ad affrontare, dopo gli studi, la realtà lavorativa. La scuola di oggi deve sempre più raccordarsi con le energie positive e produttive delle imprese, delle aziende, del modo del lavoro, per dare ai nostri studenti più competenze, più saperi e dunque più opportunità di lavoro e più potere di scelta”.

 

Il progetto si articola in sei moduli, i primi di orientamento e i successivi più operativi, che potranno essere selezionati dalle scuole secondo le esigenze e in accordo con le realtà ospitanti.

Elemento centrale del progetto è la piattaforma www.librifuoriclasse.it, disponibile a partire da giugno, dove saranno messi a disposizione di scuole e aziende interessate tutti i materiali e dei video appositamente selezionati. Si troverà inoltre l’elenco delle case editrici, librerie e biblioteche dove sarà possibile svolgere i percorsi di Alternanza Scuola Lavoro.


Slide

PON: Alternanza Scuola-Lavoro


L’avviso intende qualificare i percorsi di alternanza scuola-lavoro e prevede lo sviluppo di percorsi rivolti a studentesse e a studenti del III, IV e V anno delle scuole secondarie di secondo grado, nonché alle studentesse e agli studenti degli Istituti Tecnici Superiori (ITS).Sono previste tre tipologie di intervento:

  • progetti di alternanza scuola-lavoro in filiera;
  • progetti di alternanza scuola-lavoro in rete di piccole imprese;
  • percorsi di alternanza scuola-lavoro e tirocini/stage in ambito interregionale o all’estero.

 


PON Scuola, Fedeli: “140 milioni per l’Alternanza Scuola-Lavoro”
Risorse per qualificare i percorsi, per esperienze all’estero o in filiera

Stanziati 140 milioni di euro per potenziare l’Alternanza scuola-lavoro, con l’obiettivo di garantire a studentesse e studenti un numero sempre maggiore di opportunità e la partecipazione a percorsi di qualità.

Il bando sull’Alternanza è l’ottavo avviso pubblicato dal Miur nell’ambito del Piano in 10 azioni per una scuola più aperta, inclusiva, innovativa lanciato a gennaio dalla Ministra Valeria Fedeli.

“L’Alternanza – ricorda la Ministra Fedeli – è un elemento di qualificazione della didattica e del percorso formativo delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. E vogliamo che lo sia sempre di più. I 140 milioni che stanziamo vanno esattamente in questa direzione, offrendo a studentesse e studenti nuove possibilità. L’Alternanza amplia l’offerta curriculare e promuove esperienze innovative. È un pezzo importante anche dell’orientamento”.

Per queste ragioni, l’avviso promuove la nascita di progetti innovativi di Alternanza che valorizzino non solo l’esperienza delle studentesse e degli studenti, ma anche il collegamento con il territorio. Tre linee progettuali: progetti di Alternanza in reti di piccole e piccolissime strutture ospitanti, per favorire il coinvolgimento anche delle piccole realtà per valorizzare un patrimonio unico del nostro Paese; progetti di Alternanza in Filiera, per permettere alle ragazze e ai ragazzi di acquisire maggiore consapevolezza sulla struttura e il funzionamento di un settore di attività e, quindi, anche delle opportunità che il territorio offre; percorsi di Alternanza in mobilità, regionale ed internazionale, per far maturare nelle studentesse e negli studenti non solo competenze e conoscenze indispensabili per la loro crescita ma anche la flessibilità e la capacità di confrontarsi con realtà diverse necessarie in un mondo sempre più globale.

Nel caso delle scuole secondarie di II grado saranno finanziabili progetti di Alternanza in filiera, in rete di piccole imprese, all’estero, destinati a gruppi di massimo 15 fra studentesse e studenti. Si potranno organizzare più moduli di attività. Per gli ITS è prevista la realizzazione di tirocini/stage aziendali in ambito interregionale o all’estero. Nell’ottica di una sempre maggiore qualificazione dei percorsi, i finanziamenti previsti serviranno a sostenere i costi relativi alle figure professionali coinvolte nella formazione (tutor aziendali e scolastici) e per le attività di gestione.

Le attività saranno realizzate nell’anno scolastico 2017/2018. I progetti si potranno presentare dalle ore 10.00 del 26 aprile 2017 alle ore 15.00 del 20 giugno 2017.

Alternanza Scuola-Lavoro, risultati, problematiche e obiettivi

Alternanza Scuola-Lavoro, risultati, problematiche e obiettivi
Il punto in un incontro al Miur con la Ministra Fedeli

Alternanza Scuola-Lavoro, fra risultati raggiunti, problematiche emerse e obiettivi per il futuro. Il punto, il 28 marzo 2017, in un incontro al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca alle 14.30, presso la Sala della Comunicazione del Miur. Aprirà la Ministra Valeria Fedeli che illustrerà anche il nuovo bando PON dedicato all’Alternanza.

Nel corso dell’incontro, aperto alla stampa, verrà illustrato anche il progetto di Alternanza in filiera. Interverranno il Presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi e il Presidente della Federazione Gomma Plastica Filippo Bettini.

Chiuderà il Sottosegretario Gabriele Toccafondi.


Alternanza Scuola-Lavoro: risultati, obiettivi e problematiche in un incontro al Miur
Fedeli: “È elemento di qualificazione della didattica,
ora si passa da fase sperimentale a strutturale”

L’apertura, entro il prossimo settembre, di una piattaforma dedicata all’alternanza scuola-lavoro, uno strumento di valutazione e monitoraggio delle esperienze di Alternanza che offra a studentesse e studenti la possibilità di segnalare dubbi e problematiche, ma anche semplificare il processo di compilazione degli adempimenti burocratici e la formazione sulla sicurezza. L’emanazione della Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in alternanza. Un accordo con l’Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro) che metterà a disposizione delle scuole 1.000 tutor esperti come punto di contatto tra le scuole e le aziende e altri 140 milioni di euro provenienti dall’Avviso dedicato all’Alternanza scuola-lavoro per favorire lo sviluppo di progetti di alta qualità (in filiera, in rete e in mobilità) inserito nel bando PON Scuola, che uscirà nei prossimi giorni.

Sono le novità annunciate oggi dalla Ministra Valeria Fedeli nel corso di un incontro che si è tenuto presso la Sala della Comunicazione del Miur per fare il punto sull’alternanza scuola-lavoro.

“Il valore innovativo  dell’alternanza scuola-lavoro è molto importante, condiviso e fortemente sostenuto dal Ministero – ha sostenuto la Ministra -. L’alternanza scuola-lavoro rappresenta un elemento di qualificazione della didattica e del percorso formativo delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Nel prossimo anno scolastico – ha ricordato – il sistema andrà a regime con il coinvolgimento di un milione e 500mila ragazze e ragazzi e l’emanazione della Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in alternanza”. Quanto alla piattaforma dedicata, la Ministra ha spiegato che “integra il sito dell’Alternanza Scuola-Lavoro dove sono presenti gli aspetti normativi e le buone pratiche per stimolare progetti di qualità, e sarà anche lo strumento attraverso il quale si potranno segnalare, quasi in tempo reale, a scuole, Uffici Scolastici Regionali, e anche al Ministero,   le discordanze su qualità e percorsi dell’alternanza. Laddove venissero segnalate attuazioni improprie interverremo per rimuoverle. Anche se la maggior parte delle iniziative di alternanza scuola-lavoro sono positive – ha proseguito – qualcuno ci ha segnalato che ci sono aziende che chiedono soldi: questa cosa non esiste”. La Ministra ha infine ricordato la prossima costituzione di “una Cabina di regia tra ministeri del Lavoro e dell’Istruzione per monitorare al meglio la condivisione senza confusione di funzioni tra alternanza e altri percorsi professionali”.

Nel corso dell’incontro sono stati ricordati i principali numeri dell’alternanza scuola-lavoro nell’anno scolastico 2015/2016: 652.641 studentesse e studenti coinvolti provenienti da 5.911 istituzioni scolastiche, 151.200 aziende ospitanti. Oltre un milione è il numero stimato di studentesse e studenti coinvolti in percorsi di alternanza nell’anno scolastico attuale.

L’appuntamento al Miur è stato anche l’occasione per presentare un modello innovativo di percorso di Alternanza Scuola-Lavoro, quello dell’Alternanza in Filiera, una modalità di didattica che permette alle studentesse e agli studenti di acquisire una maggiore consapevolezza della struttura e del funzionamento di un settore di attività attraverso l’esperienza in più strutture appartenenti al medesimo comparto. Due i casi pilota presentati, grazie alla collaborazione con Federazione Gomma Plastica.

Il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, ha spiegato che il progetto pilota “interesserà aziende del farmaco e dell’intera filiera, con eccellenze a livello globale anche nelle macchine e tecnologie per la produzione e il confezionamento dei medicinali. Il nostro percorso di alternanza – ha aggiunto – coinvolgerà licei e istituti tecnici e professionali e alunni dei cluster di Bologna/Parma e Latina/Pomezia. Avvicinare i giovani al mondo del lavoro è prioritario per il futuro del Paese – ha sottolineato Scaccabarozzi – Il nostro settore, altamente tecnologico, che vive di ricerca e di idee nuove, entusiasmo e coraggio, ha dimostrato di saper puntare su di loro, assumendone tremila solo nel 2015”.

“In collaborazione con una importante realtà della formazione e del reclutamento internazionale, abbiamo creato una rete, che raccoglie una decina di istituti tecnici superiori, e abbiamo disegnato un percorso di alternanza scuola-lavoro da svolgersi all’interno delle nostre aziende e delle scuole coinvolte attraverso un’osmosi costante tra la componente aziendale e quella scolastica – ha spiegato Filippo Bettini, presidente di Federgomma – Un programma che permette ai ragazzi di entrare in contatto con tutti i momenti della filiera, dall’acquisizione delle materie prime allo smaltimento dei rifiuti dei prodotti in gomma e plastica. Al terzo anno, i ragazzi arrivano a lavorare su un project work che arricchisca la formazione degli studenti prossimi alla maturità. Ci troviamo di fronte a due programmi, Alternanza e Industria 4.0, che costituiscono una grandissima opportunità per il mondo dell’impresa”.

“L’alternanza scuola-lavoro è didattica, è scuola, è esperienza, per questo la vogliamo di qualità e per tutti – ha precisato il Sottosegretario Gabriele Toccafondi – Tra un anno saranno 1,5 milioni le ragazze e i ragazzi in alternanza. Nessuno ha la bacchetta magica, quindi solo lavorando tutti insieme e remando dalla stessa parte potremmo dare alle nostre studentesse e ai nostri studenti – percorsi di qualità. È quello che stiamo facendo da oltre due anni, attraverso nuovi strumenti e possibilità. Oltre ai 100 milioni l’anno date alle scuole, partirà il Pon dedicato all’alternanza con altri 140 milioni di euro. Sono inoltre già attivi: il piano nazionale di formazione insegnanti, il registro nazionale con Unioncamere, 60 protocolli nazionali e 70 regionali un sito internet dedicato, una circolare INAIL su alternanza. L’alternanza – ha concluso – è metodologia didattica, è scuola a tutti gli effetti per questo lavoriamo per farla bene e per tutti”.


Nota 28 marzo 2017, AOODGOSV 3355

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Segreteria Direttore

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti di Istruzione Secondaria di II° grado
LORO SEDI
e, p.c. Al Capo di Gabinetto del Ministro
Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
SEDE

Oggetto: Attività di alternanza scuola lavoro – Chiarimenti interpretativi

Con la presente nota si trasmettono gli ultimi Chiarimenti interpretativi in tema di alternanza scuola lavoro, che intendono dare risposta ai più ricorrenti quesiti formulati dalle scuole, dalle famiglie e dai soggetti che intendono ospitare gli studenti coinvolti nelle esperienze di alternanza.
Nell’auspicio che i suddetti Chiarimenti possano facilitare la progettazione, organizzazione e gestione dei percorsi attivati da codeste istituzioni scolastiche, si richiamano di seguito alcuni principi di riferimento utili per individuare le soluzioni relative ai casi concreti:
a) i percorsi di alternanza scuola lavoro, entrati a far parte del curriculum scolastico del secondo biennio e dell’ultimo anno dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado per effetto della legge 107/2015, godono di specifiche risorse assegnate alle istituzioni scolastiche e non devono comportare, di norma, costi per le famiglie degli studenti coinvolti;
b) la progettazione e la programmazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro sono di competenza degli organi collegiali, che adottano le decisioni nel merito tenendo conto anche degli interessi degli studenti e delle esigenze delle famiglie, alle quali poi il Dirigente scolastico dà attuazione;
c) l’Istituzione scolastica individua, tra le risorse destinate ai percorsi di alternanza scuola lavoro previste dal comma 39 dell’articolo 1 della legge 107/2015, la quota destinata a retribuire il personale docente e A.T.A. che effettua prestazioni aggiuntive rispetto all’orario d’obbligo conseguenti all’attivazione dei percorsi di alternanza, da erogare secondo i criteri definiti nella contrattazione di istituto, e la parte destinata a coprire le spese di gestione utili alla realizzazione dei suddetti percorsi;
d) per il personale docente sono altresì retribuibili con il Fondo d’istituto le forme di flessibilità organizzativa e didattica connesse all’attuazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro, in base all’articolo 88, comma 2, lettera a) del CCNL del 29 novembre 2007;
e) rientrano nelle attività di alternanza scuola lavoro di cui al comma 33 dell’articolo 1 della legge 107/2015 i percorsi definiti e programmati all’interno del PTOF che prevedono la stipula di una convenzione con il soggetto ospitante, l’individuazione di un tutor interno e di tutor formativo esterno, nonché la scelta di esperienze coerenti con i risultati di apprendimento previsti dal profilo educativo dell’indirizzo di studi frequentato dallo studente;
f) gli allievi che frequentano percorsi di alternanza scuola lavoro mantengono lo status di studenti. L’alternanza è una opportunità formativa e gli studenti non devono sostituire posizioni professionali; essi sono costantemente guidati nelle varie esperienze, sia nell’ambito dell’istituzione scolastica che presso il soggetto ospitante, da una o più figure preposte alla realizzazione del percorso formativo (tutor interno, tutor formativo esterno, docente interno, esperto esterno).

IL DIRETTORE GENERALE
Carmela Palumbo


Chiarimenti interpretativi ASL

Accademia Industria 4.0

Schneider Electric sperimenta l’Accademia Industria 4.0: un progetto di Alternanza Scuola Lavoro dedicato alla trasformazione digitale dell’industria

  • Si è tenuta dal 13 al 17 marzo la prima settimana di formazione con gli studenti degli ultimi due anni degli Istituti Tecnici “Aldini Valeriani” di Bologna e “Fermo Corni” di Modena
  • Questo innovativo progetto di Alternanza Scuola Lavoro, focalizzato sull’acquisizione da parte degli studenti di competenze smart per il mondo industriale del futuro, sarà progressivamente replicato in collaborazione con il MIUR

Stezzano (BG), 27 marzo 2017 – Si è tenuta dal 13 al 17 marzo la prima sperimentazione dell’Accademia Industria 4.0: un progetto di Alternanza Scuola Lavoro che Schneider Electric ha ideato per offrire agli studenti l’opportunità di venire a contatto con le competenze e tecnologie che stanno cambiando l’industria, mettendola al centro della trasformazione digitale.

L’iniziativa – avviata in fase sperimentale con la partecipazione di un gruppo di 32 studenti del 4° e 5° anno degli Istituti Tecnici Industriali “Aldini Valeriani” di Bologna e “Fermo Corni” di Modena –  rappresenta un’esperienza articolata e completa, e molto sfidante per i ragazzi

In cinque giornate di formazione intensiva, organizzate presso la sede Schneider Electric di Stezzano (BG), si propone una esperienza di contatto interattiva con il mondo del lavoro, accompagnata da una riflessione sui futuri scenari tecnologici e industriali e da un approfondimento delle tecnologie e soluzioni che consentono la digitalizzazione.

Schneider Electric ha una visione chiara di come il software e l’automazione al servizio del comparto manifatturiero ed energetico possano dar vita a una fabbrica “smart”. Su questo abbiamo creato un programma ricco e stimolante nel quale si sono alternati più di 30 manager e specialisti  di Schneider Electric come docenti e che, partendo dalle basi progettuali dell’Automazione Industriale, ha permesso di fare conoscere i prodotti, le macchine, le soluzioni ed i software industriali  più innovativi e smart che stanno rivoluzionando i processi di produzione, diventando, anche grazie alla Riforma Calenda, fattore di sviluppo competitivo per le imprese italiane e per il nostro Paese”, sottolinea Massimo Merli, Vice Presidente Industry Business di Schneider Electric Italia.

Terminata la settimana in azienda,  si propongono agli studenti due nuovi obiettivi, piuttosto sfidanti:  trasformarsi da “studenti” in docenti, condividendo con gli altri compagni di istituto quanto hanno appreso durante la formazione, e trasformarsi da “osservatori” a protagonisti della trasformazione digitale nel tessuto industriale locale, realizzando – con il supporto di Schneider Electric – un’ indagine nelle aziende del loro territorio per scoprire quanto sono informate e pronte sul tema dell’Industria 4.0 e del Piano che il Governo italiano ha lanciato per supportare investimenti e innovazione.

Ultimo, ma non meno importante, risultato sarà per gli studenti la possibilità di fare di questa esperienza di Alternanza Scuola Lavoro l’oggetto della tesina da presentare alla maturità.

L’Accademia Industria 4.0 è una nuova opportunità di alta formazione in azienda che va ad ampliare il nostro impegno diretto per realizzare percorsi di Alternanza Scuola Lavoro, avviato già negli anni scorsi con l’Accademia Efficienza Energetica. Vogliamo offrire ai giovani opportunità formative di qualità assolutamente allineate con l’evoluzione degli scenari tecnologici e professionali – che nel mondo dell’energia e dell’automazione oggi è guidata dalla trasformazione digitale e da un intreccio sempre più stretto e virtuoso di tecnologie operative connesse ed integrate, che consentono la gestione in remoto dei processi, qualità, saving energetico e sostenibilità“ afferma Laura Bruni, Direttore Influence e Affari Istituzionali  di Schneider Electric Italia  –  “Approfondire con le nuove generazioni  il valore di un’ interconnessione spinta degli asset, di soluzioni in grado di ottimizzare l’efficienza di energia e produzione, per aumentare la sicurezza e ridurre le emissioni, significa prepararli ad essere i professionisti del futuro”.

Un’azienda intera coinvolta direttamente nella formazione

Un aspetto distintivo dell’Accademia Industria 4.0 e del modo in cui Schneider Electric affronta i progetti di Alternanza Scuola Lavoro è il coinvolgimento strutturato e diretto dei suoi dipendenti nella formazione, con manager ed esperti che lavorano con gli studenti secondo un programma condiviso, strutturato e “co-progettato” insieme alla scuola. Questo dà ancora più valore all’esperienza, perché i ragazzi hanno anche la possibilità di conoscere le varie figure professionali presenti in un’azienda che opera in settori che possono essere sbocco professionale del loro percorso di studio.

Il nostro obiettivo, in collaborazione con il MIUR – Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca –  è quello di coinvolgere nell’Alternanza Scuola Lavoro 5.000 studenti entro i prossimi 5 anni – naturalmente continuando a portare avanti anche tutte le altre iniziative per la scuola, che dal 2000 ci hanno visti collaborare con oltre 300 istituti coinvolgendo più 20.000 persone fra studenti e docenti”, afferma Gianfranco Mereu, Responsabile dell’Attività Scuole ed Università di Schneider Electric

Un progetto destinato a crescere

La sperimentazione dell’Accademia Industria 4.0 prevede in novembre il coinvolgimento degli studenti di altri due istituti di Udine e sono in programmazione ulteriori edizioni, visto il buon esito del pilota. L’iniziativa si inquadra anche in un più ampio progetto con cui Schneider Electric vuole proporsi come protagonista attiva della diffusione di informazione e competenze legate all’Industria 4.0, sia nei confronti del mondo educativo sia nei confronti delle aziende. Sono allo studio infatti workshop da realizzare nelle Università Italiane legate all’ingegneria e all’energia; inoltre l’azienda guarda con particolare attenzione agli sviluppi legati alla realizzazione di competence center territoriali previsti dal piano per l’Industria 4.0.

Il Piano Industria 4.0 è un acceleratore per l’innovazione che si sposa perfettamente con le nostre proposte per lo smart manufacturing”, spiega Sophie Borgne, Industry Marketing Manager di Schneider Electric.Le tecnologie oggi sono mature. Siamo davanti a un’evoluzione tecnologica che può rivoluzionare il modo di progettare, produrre e distribuire un bene: siamo orgogliosi di renderne partecipi anche i giovani contribuendo alla loro formazione”.

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Schneider Electric

Schneider Electric è lo specialista globale nella gestione dell’energia e dell’automazione. Con un fatturato di circa 25 miliardi di Euro nel FY2016, i nostri 144.000  dipendenti servono clienti in più di cento Paesi, aiutandoli a gestire la loro energia e i loro processi in modo sicuro, affidabile, efficiente e sostenibile. Dal più semplice interruttore al più complesso sistema di gestione, la nostra tecnologia, i nostri software e servizi migliorano il modo in cui i nostri clienti gestiscono ed automatizzano le proprie attività. Le nostre tecnologie connesse stanno ridisegnando le industrie, trasformando le città ed arricchendo le nostre vite. In Schneider Electric tutto questo lo chiamiamo Life is On.

www.schneider-electric.it         

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Cabina nazionale di regia sull’Alternanza Scuola-Lavoro

Scuola-Lavoro, al via al Miur la Cabina nazionale di regia
Fedeli: “Alternanza è opportunità di crescita per le nuove generazioni”
Toccafondi: “Sosterremo scuole e mondo del lavoro nell’attuare percorsi formativi virtuosi”

Al via la Cabina nazionale di regia sull’Alternanza Scuola-Lavoro, i cui lavori sono stati avviati oggi al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca alla presenza della Ministra Valeria Fedeli e del Sottosegretario Gabriele Toccafondi. Uno spazio di supporto, monitoraggio e valutazione di tutte le attività svolte dalle studentesse e dagli studenti italiani nell’ambito dell’Alternanza, diventata obbligatoria nel sistema di istruzione del Paese (400 ore negli istituti tecnici e professionali, 200 nei licei) con la legge ‘Buona Scuola’ che ha stanziato, per questo scopo, 100 milioni di euro all’anno di finanziamento.

“L’Alternanza Scuola-Lavoro – ha dichiarato la Ministra Fedeli – è un’opportunità di crescita fondamentale non solo per le nostre ragazze e i nostri ragazzi ma per l’intero Paese. Perché rendere comunicanti mondi finora nettamente separati, favorire la conoscenza del nostro patrimonio culturale e produttivo e promuovere l’imprenditorialità delle nuove generazioni a partire dalle risorse che l’Italia possiede, spesso purtroppo in maniera disattenta o inconsapevole, sono atti doverosi e indispensabili per un futuro di sviluppo e progresso. Abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma siamo convinti che se tutti gli attori coinvolti, a partire da quelli riuniti oggi nella Cabina di regia, parteciperanno attivamente e in sinergia riusciremo non solo ad arricchire la didattica ma anche a formare cittadini più consapevoli. E questo va potenziato nella scuola, così come stiamo facendo, ma anche allargato al mondo universitario, un impegno al quale stiamo già lavorando attivamente”.

“La Cabina di regia – ha aggiunto il Sottosegretario Toccafondi – sarà un luogo tecnico in cui, congiuntamente con il Ministero del Lavoro, saremo impegnati per far dialogare tutti gli attori coinvolti al fine di  sostenere e migliorare le attività di Alternanza Scuola-Lavoro su tutto il territorio nazionale. Insieme al ‘Registro Nazionale dell’Alternanza Scuola-Lavoro’ e alla ‘Carta dei Diritti e dei Doveri delle Studentesse e degli Studenti in Alternanza’ completa gli strumenti di supporto per scuole, famiglie ed aziende. Il primo anno di attuazione della ‘Buona Scuola’ e di obbligatorietà ci dice che l’Alternanza funziona: il 96% delle scuole la pratica rispetto al 40% ante riforma e 450mila ragazzi hanno svolto l’attività di Alternanza su 502.000 studenti iscritti alle terze. L’Alternanza è scuola a tutti gli effetti per questo deve essere fatta e fatta bene. L’obiettivo della Cabina è proprio quello di sostenere le scuole, con la collaborazione attiva del mondo del lavoro, nell’attuare percorsi formativi virtuosi e nel superare le difficoltà”.

Nell’anno scolastico 2015/2016, 652.641 studenti delle scuole secondarie di II grado hanno fatto esperienze in aziende, nella pubblica amministrazione o di impresa simulata a fronte dei 273mila dell’anno 2014/2015, segnando un +139% di ragazzi interessati. In particolare, sono 455.062 gli studenti delle classi terze, quelli coinvolti per primi dall’obbligo previsto dalla legge ‘Buona Scuola’, e di questi il 50% sono studenti che frequentano indirizzi liceali, in cui si registra un vero e proprio boom di partecipazione all’alternanza.

Oltre alla cabina di regia nazionale sull’Alternanza Scuola-Lavoro avviata questo pomeriggio al Miur, sono stati predisposti strumenti per supportare e orientare i soggetti variamente coinvolti in questo percorso e rendere efficiente il sistema: la Carta dei Diritti e dei Doveri delle Studentesse e degli Studenti in alternanza e la Cabina di Regia Miur-Lavoro, per un maggiore coordinamento sui temi dell’alternanza e dell’apprendistato; il Registro Nazionale dell’Alternanza Scuola-Lavoro; uno specifico capitolo del Piano Nazionale di Formazione Docenti  dedicato all’Alternanza con circa 6 milioni di euro per la formazione in tutte le scuole superiori (2.741) e il coinvolgimento di 35.000 tra dirigenti scolastici e docenti; incentivi, in base alla Legge di Bilancio 2017, per le aziende che assumono studenti che hanno fatto Alternanza. E infine, una delle dieci azioni del Pon Scuola, presentato questa mattina dalla Ministra Fedeli, che stanzia ulteriori 50 milioni di euro per educare le nuove generazioni all’autoimprenditorialità e allo sviluppo di una serie di competenze – dal pensiero critico all’adattabilità, dalla perseveranza alla resilienza – fondamentali per approcciarsi al mondo lavorativo con il giusto bagaglio di abilità e conoscenze.

Circolare INAIL 21 novembre 2016, n. 44

INAIL
Direzione generale
Direzione centrale rapporto assicurativo
Direzione centrale prevenzione

Al Dirigente Generale Vicario
Ai Responsabili di tutte le Strutture Centrali e Territoriali
e p.c. a:
Organi istituzionali
Magistrato della Corte dei conti delegato all’esercizio del controllo
Organismo indipendente di valutazione della performance
Comitati consultivi provinciali

Circolare INAIL 21 novembre 2016, n. 44

Oggetto: Studenti impegnati in attività di alternanza scuola lavoro. Legge 13 luglio 2015, n.107, commi 33-43.Criteri per la trattazione dei casi di infortunio. Aspetti contributivi.

Nota 8 novembre 2016, AOODGOSV 12424

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Ufficio IV

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Ai Dirigenti Scolastici delle Scuole Secondarie di primo e secondo grado
LORO SEDI
Ai Presidenti delle Fondazioni ITS
LORO SEDI

Nota 8 novembre 2016, AOODGOSV 12424

Oggetto: Premio Nazionale “Didattiva: la didattica per l’alternanza scuola-lavoro” – Edizione 2016. Esiti della valutazione.

Alternanza Scuola-Lavoro: dati nazionali A.S. 2015/2016

alt_logo_altAlternanza Scuola-Lavoro, il Ministro Giannini presenta i dati nazionali e l’iniziativa ‘I Campioni dell’alternanza’

Martedì 18 ottobre alle ore 10.30, presso la Sala della Comunicazione del Miur, in viale Trastevere 76/a, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini presenta i dati nazionali sull’Alternanza Scuola-Lavoro e i risultati del primo anno di attuazione delle novità previste dalla Buona Scuola.

Il Ministro presenta anche l’iniziativa “I campioni dell’Alternanza”. Intervengono i rappresentanti di: Accenture, Bosch, Consiglio Nazionale Forense, Coop, Dallara, ENI, FAI, FCA, General Electric, HPE, IBM, Intesa Sanpaolo, Loccioni, McDonald’s, Poste Italiane, Zara.


file-18-10-16-10-15-58Scuola-Lavoro, Giannini: “Nell’ultimo anno 652.000 studenti in alternanza. Numeri importanti, ora al lavoro per sempre maggiore qualità dei percorsi”
Presentati oggi al Miur il monitoraggio nazionale e il programma
‘I Campioni dell’Alternanza’

Nell’anno scolastico 2015/2016 652.641 studenti delle scuole secondarie di II grado hanno partecipato a percorsi di alternanza Scuola-Lavoro a fronte dei 273.000 dell’anno 2014/2015, segnando un +139% di ragazzi interessati. In particolare, sono 455.062 gli studenti delle classi terze, quelli coinvolti per primi dall’obbligo previsto dalla legge ‘Buona Scuola’, che ha introdotto un numero di ore minimo da effettuare – 200 nell’ultimo triennio dei licei e 400 nell’ultimo triennio degli istituti tecnici e professionali – e uno stanziamento di 100 milioni all’anno per questo capitolo.
Dei 455.062 ragazzi delle terze, il 50% sono studenti che frequentano indirizzi liceali, in cui si registra un vero e proprio boom di partecipazione all’alternanza. Questi i principali dati emersi dal monitoraggio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca presentato oggi dal Ministro Stefania Giannini, insieme al lancio del programma “I Campioni dell’Alternanza”, che coinvolgerà un gruppo di 16 organizzazioni – aziende grandi e medie, Ordini professionali e Terzo settore – nel racconto e nella diffusione dell’alternanza attraverso progetti di qualità.
Si parte con Accenture, Bosch, Consiglio Nazionale Forense, COOP, Dallara, ENI, Fondo Ambiente Italiano, FCA, General Electric, HPE, IBM, Intesa Sanpaolo, Loccioni, McDonald’s, Poste Italiane e Zara per un totale di circa 27.000 posizioni di alternanza messe a disposizione per questo anno scolastico solo da questi partner. Posizioni che verranno incrementate per il prossimo triennio.
“I numeri del primo anno di attuazione dell’obbligo di alternanza previsto dalla Buona Scuola sono incoraggianti e importanti. Nelle classi terze, quelle direttamente coinvolte dalla riforma, ha partecipato il 90% degli studenti previsti”, dichiara il Ministro Stefania Giannini. “Con la riforma abbiamo portato l’alternanza fuori dalla sperimentazione, trasformandola in una pratica strutturale per migliorare l’occupabilità dei nostri giovani e contrastare la disoccupazione e il fenomeno dei Neet. Dopo un primo anno di grande dinamismo, in cui non sono mancate le difficoltà tipiche delle fasi di attuazione, ora dobbiamo lavorare tutti insieme, come sistema Paese, per innalzare sempre di più i livelli di qualità dei percorsi attivati. Lo faremo – ha proseguito il Ministro – a partire da iniziative come quella che lanciamo oggi, ‘I Campioni dell’Alternanza’. Forniremo poi agli studenti, alle famiglie e alle istituzioni scolastiche, gli strumenti necessari per conoscere meglio i loro diritti e doveri, per incrociare le necessità delle scuole con le offerte di istituzioni e aziende pronte ad ospitare studenti, per dare ai nostri docenti le competenze necessarie per gestire questi processi”.
“L’alternanza è scuola a tutti gli effetti – ricorda il Sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi – per questo deve essere fatta e fatta bene. La scuola è riuscita ad abbattere quel muro ideologico che la divideva dal lavoro, adesso occorre che le aziende e le istituzioni pubbliche ci aiutino. Solo così faremo vera alternanza e aiuteremo i ragazzi”.

I numeri dell’alternanza

Con la Buona Scuola l’alternanza è diventata obbligatoria nell’ultimo triennio della scuola secondaria di II grado. I primi a partire con il nuovo regime sono stati i ragazzi delle classi terze dello scorso anno. La riforma ha stanziato 100 milioni all’anno per questo capitolo, 10 volte i fondi previsti negli anni precedenti. Il coinvolgimento di tutte le tipologie di indirizzo – istituti tecnici, professionali e licei – rappresenta un unicum in Europa, la via italiana all’alternanza. Altra caratteristica prevista dalla legge, l’ampliamento delle tipologie di strutture ospitanti: dalle sole imprese alle pubbliche amministrazioni, agli Ordini e al Terzo Settore.
Nell’anno scolastico 2014/2015, prima dell’obbligatorietà, gli studenti coinvolti erano 273.000 e il 54% delle scuole faceva alternanza. Nell’anno scolastico 2015/2016 hanno partecipato 652.641 ragazzi, con un incremento del 139%. Le scuole che hanno fatto alternanza sono passate dal 54% al 96%. I percorsi di alternanza attivi sono passati da 11.585 a 29.437 (+154%). Le strutture ospitanti sono state 149.795 (+41%). Dove hanno fatto alternanza gli studenti? Soprattutto in imprese (36,1% dei casi), a scuola con l’impresa simulata o svolgendo attività interne, ad esempio nelle biblioteche (12,4%), nelle Pubbliche Amministrazioni (8,5%), nel settore No Profit (7,6%) e per la restante percentuale in studi professionali, ordini, associazioni di categoria.
In particolare, guardando alle sole classi terze, quelle che rientrano nell’obbligo previsto dalla legge, parliamo di 455.062 studenti su 502.275 iscritti in terza (il 90,6% del totale). Nell’anno 14/15 gli studenti di terza in alternanza erano 89.752 (17%).
Lo spaccato per indirizzo relativo alle classi terze:
Studenti del Liceo: 227.308, erano 12.371 nel 14/15 (+1.737%)
Studenti degli Istituti Tecnici: 140.699, erano 31.592 nel 14/15 (+345%)
Studenti degli Istituti Professionali: 87.055 erano 45.789 nel 14/15 (+90%)
L’obiettivo per il secondo anno dell’obbligo? Arrivare a 1.150.000 di studenti in alternanza durante questo anno scolastico e 1,5 milioni a regime.
‘I Campioni dell’Alternanza’
Il programma lanciato oggi ha lo scopo di raccontare l’alternanza attraverso esperienze di alta qualità. Si parte con 16 grandi realtà: Accenture, Bosch, il Consiglio Nazionale Forense, COOP, Dallara, ENI, il Fondo Ambiente Italiano, FCA, General Electric, HPE, IBM, Intesa Sanpaolo, Loccioni, McDonald’s, Poste Italiane e Zara.
I percorsi coinvolgeranno circa 27.000 ragazzi solo quest’anno e le posizioni saliranno nel prossimo triennio. Sarà coperto tutto il territorio nazionale. Tutte queste organizzazioni sono accomunate da tre fattori: un numero significativo di ragazzi coinvolti, esperienze di qualità in cui si uniscono momenti pratici ad attività formative e informative, percorsi innovativi.
Tredici i settori di attività rappresentati: servizi, digitale, automotive, alimentare, ristorazione, finanziario, distribuzione, logistica, abbigliamento, arte e cultura, giuridico, manifatturiero, energia. Sul sito dedicato all’alternanza (www.istruzione.it/alternanza) sono presenti le schede di singoli progetti.

I nuovi strumenti

Entro la fine dell’anno sarà pronta la Carta dei Diritti e dei Doveri degli Studenti in alternanza e nelle prossime settimane sarà attivata la Cabina di Regia MIUR-Lavoro, per un maggiore coordinamento sui temi dell’alternanza e dell’apprendistato. Apre oggi il sito dell’alternanza Scuola-Lavoro, un portale Miur dedicato a famiglie, studenti, scuole e partner dell’alternanza dove si potranno trovare informazioni, dati e buone pratiche (www.istruzione.it/alternanza).
A disposizione delle scuole c’è poi il Registro Nazionale dell’Alternanza Scuola-Lavoro. La piattaforma sviluppata da Unioncamere e collegata al Registro delle Imprese che permette di individuare posizioni disponibili di alternanza e contattare le strutture ospitanti. Ad oggi sono iscritte oltre 500 organizzazioni tra imprese, pubbliche amministrazioni, ordini e organizzazioni no-profit che offrono oltre 7.000 posizioni.
Uno specifico capitolo del Piano Nazionale di Formazione Docenti è dedicato all’alternanza con circa 6 mln per la formazione in tutte le scuole superiori (2.741) e il coinvolgimento di 35.000 tra dirigenti scolastici e docenti. Saranno inoltre previsti incentivi per le aziende che assumono studenti che hanno fatto alternanza. Il Ministero ha già stipulato 40 Protocolli nazionali, altre 70 partnership sono state attivate a livello locale.

 


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