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20 luglio Risultati prove INVALSI 2012

Si svolge a Roma, presso l’istituto di istruzione superiore E. Ferrari, la presentazione del rapporto sui risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti raggiunti dagli studenti delle classi campione nella comprensione della lettura e nella matematica nelle prove INVALSI 2012.

Scuola, i risultati delle prove Invalsi
Bene le regioni del Nord
Al Sud migliorano Puglia, Abruzzo e Basilicata

(Roma, 20 luglio 2012) E’ una fotografia accurata della scuola italiana e, più in particolare, dei livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti nella comprensione della lettura e nella matematica, quella che emerge dai primi risultati delle prove Invalsi 2012. Dati che confermano, almeno in parte, quanto già emerso nelle rilevazioni degli anni precedenti, con le regioni del Nord che registrano risultati migliori rispetto al Mezzogiorno. Anche se non mancano al Sud regioni come Puglia, Abruzzo e Basilicata che presentano risultati decisamente incoraggianti.
Introdotte nel 2008, le prove oggettive e standardizzate elaborate dall’Invalsi hanno raggiunto per la prima volta tutte le scuole del Paese, statali e paritarie, e tutti gli studenti delle classi II e V della primaria, I e III della secondaria di primo grado. Per la prima volta in assoluto le prove si sono svolte anche nella classe II della secondaria di secondo grado. Complessivamente sono state coinvolte 31.000 scuole, 141.000 classi e 2.900.000 studenti.

I risultati delle prove
In linea generale, per quanto riguarda l’Italiano, gli studenti sembrano trovare più facili le domande relative ai testi narrativi, rispetto a quelle dei testi espositivi e argomentativi, in cui viene richiesto anche di interpretare dati e grafici funzionali all’esposizione dei contenuti del testo. Le domande di ricostruzione del significato globale del testo, che richiedono di integrare più informazioni e concetti, risultano invece essere più difficili. Buoni i risultati sulle domande che richiedono la corretta interpretazione di una voce di dizionario. In alcuni casi, comunque, gli studenti sembrano incerti nell’uso corretto della punteggiatura.
Le prove di matematica confermano in parte alcune tendenze che si riscontrano anche a livello internazionale, con difficoltà concentrate soprattutto in geometria, nell’ambito denominato “relazioni e funzioni” e nei processi che richiedono competenze di argomentazione. Interessanti sono i risultati, in genere positivi, conseguiti dagli studenti della secondaria di secondo grado in alcuni quesiti che vertono su competenze chiave sviluppate nel primo ciclo, ma che solitamente non sono riprese in modo esplicito durante il biennio superiore.

Permane divario Nord-Sud
Ma Puglia, Abruzzo e Basilicata lo riducono
Le prove confermano il divario tra Nord e Sud a sfavore della regioni del Mezzogiorno, anche se alcune di esse hanno dimostrato una certa capacità di recupero. In particolare, i risultati sottolineano come i divari geografici tendano ad aumentare nei diversi livelli d’istruzione. Divengono cioè sempre più consistenti al crescere dell’età degli studenti.
Tuttavia, specie nel primo ciclo, alcune regioni hanno nel tempo ridotto la distanza rispetto al dato nazionale di qualche punto percentuale, fino a raggiungere in alcuni casi i livelli medi del Paese. Queste regioni sono Puglia, Abruzzo e Basilicata. Rimane invece ancora consistente lo svantaggio del Sud, e in parte del Centro, rispetto al Nord per quanto riguarda la scuola secondaria di secondo grado. In termini percentuali, il divario supera di 12 punti la media per quanto riguarda l’Italiano e gli 11 per la Matematica. In particolare, la distanza tra Nord, Centro e Sud, tranne le eccezioni citate, inizia con la scuola secondaria di primo grado.
In genere, le regioni seguono i risultati delle macro-aree di appartenenza. Tra le eccezioni, al Nord – dove i risultati sono significativamente al di sopra della media nazionale – c’è la Liguria, che non si discosta dalla media italiana. Per contro al Sud, la Puglia e l’Abruzzo hanno, a differenza delle altre regioni di quest’area, risultati statisticamente non difformi dalla media nazionale. I risultati meno soddisfacenti invece sono quelli della Campania. In Matematica la regione con il risultato più elevato è il Veneto, che supera di 35 punti la media della Sardegna, ossia la regione che consegue il risultato più basso.

Gli obiettivi dell’Invalsi
Obiettivo dell’Invalsi è migliorare e rendere più omogenea la qualità della scuola italiana, elaborando valutazioni oggettive e mettendo a disposizione delle istituzioni e delle singole scuole i risultati. In particolare, nel caso dei singoli istituti, questo meccanismo dà la possibilità di avviare processi di valutazione e autovalutazione, individuando sia gli elementi positivi da conservare, sia quelli negativi sui quali intervenire per risolverli.
L’Invalsi, negli ultimi anni, ha messo a punto un sistema di comunicazione grazie al quale ciascuna scuola riceve i risultati dei propri alunni, con i dati disaggregati delle singole classi e la distribuzione delle risposte domanda per domanda. Quest’anno i dati sono stati comunicati alle scuole con anticipo rispetto agli anni precedenti.

 

9 – 16 maggio SNV 2012 INVALSI

Come previsto dall’art. 51, comma 2, della Legge 4 aprile 2012, n. 35, di conversione del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, “le istituzioni scolastiche partecipano, come attività ordinaria d’istituto, alle rilevazioni nazionali degli apprendimenti degli studenti, di cui all’articolo 1, comma 5, del decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007, n. 176.”

Le prove si svolgeranno secondo il seguente calendario:

  • 9 maggio 2012
    II PRIMARIA: prova preliminare di lettura (prova scritta a tempo della durata di pochi minuti per testare la capacità di lettura/decodifica raggiunta da ciascun allievo) e prova di Italiano;
    V PRIMARIA: prova di Italiano.
  • 10 maggio 2012
    I SECONDARIA DI PRIMO GRADO: prova di Italiano, di Matematica e questionario studente.
  • 11 maggio 2012
    II PRIMARIA: prova di Matematica;
    V PRIMARIA: prova di Matematica e questionario studente.
  • 16 maggio 2012
    II SECONDARIA DI SECONDO GRADO: prova di Italiano, di Matematica e questionario studente.

Di seguito i comunicati stampa del MIUR:

Miur, conclusi test Invalsi alle classi seconde della scuola secondaria di secondo grado

(Roma, 18 maggio 2012) Si sono conclusi ieri i test Invalsi che hanno coinvolto le classi seconde della scuola secondaria di secondo grado. Non hanno partecipato 21 classi, su un totale di 2.304 classi campione. Le classi che non hanno eseguito il test sono pari allo 0,91%.

Scuola, Miur: Solo 0,69% classi non ha svolto test Invalsi

(Roma, 9 maggio 2012) Il Miur rende noto che nelle scuole direttamente seguite dall’Invalsi (il cd campione), per le quali l’informazione è già disponibile, solo 24 classi, su un totale di 3.490 classi, non hanno svolto il test. I casi sono concentrati in pochi centri, tra cui Roma. Nel complesso, le classi che non hanno eseguito il test sono perciò stimabili nello 0,69%. La prima prova di oggi ha coinvolto 567988 studenti delle classi seconde della primaria e 558297 delle quinte della primaria. Gli stessi alunni saranno venerdì interessati dalla prova di Matematica.

Circolare Ministeriale 3 febbraio 2012, n.16

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane,
Finanziarie e Strumentali
Ufficio IV

Circolare Ministeriale 3 febbraio 2012, n.16
Prot. AOODPPR/Reg.Uff./n.176

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Al Capo del Dipartimento per l’Istruzione
SEDE
Ai Direttori Generali del Dipartimento per l’Istruzione
LORO SEDI
Ai Direttori Generali del Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali
LORO SEDI
e p.c. Al Capo di Gabinetto
SEDE

OGGETTO: Progetti sperimentali di valutazione

Nell’ambito delle azioni di questo Ministero, da attuare in coerenza con le recenti raccomandazioni dell’Unione Europea e con il quadro normativo nazionale che prevede il potenziamento del Sistema Nazionale di Valutazione, viene proposta alle scuole un’iniziativa sperimentale che deriva dall’esperienza del progetto VSQ – Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole, già avviata nel trascorso anno scolastico e tuttora in svolgimento. Nello specifico, il nuovo progetto sperimentale (collegato alla domanda n. 13 della UE al Governo italiano:“Quali caratteristiche avrà il programma di ristrutturazione delle singole scuole che hanno ottenuto risultati insoddisfacenti?”), denominato VALeS – Valutazione e Sviluppo Scuola – tiene conto delle indicazioni provenienti in primo luogo dalle istituzioni scolastiche che hanno partecipato a VSQ, nonché di quelle provenienti da rappresentanti ed esperti del mondo della scuola, opportunamente integrate in alcuni aspetti dell’attuale proposta sperimentale.
Un ulteriore disegno sperimentale riguardante la professionalità docente (collegato alla domanda di chiarimento n. 14 della UE : “Come intende il governo valorizzare il ruolo degli insegnanti in ogni singola scuola? E quale tipo di incentivi il governo intende mettere in campo?”), sarà presentato in un momento successivo, a seguito di una fase attualmente in corso di approfondimento e di confronto con le comunità professionali e con gli esperti del settore.
Inoltre l’OCSE, a partire da quest’anno, collaborerà con il Ministero in tutte le fasi dei progetti che verranno proposti per assicurare l’allineamento delle esperienze italiane con il panorama internazionale.

1. Il progetto VALeS – Valutazione e Sviluppo Scuola
Il progetto VALeS – Valutazione e Sviluppo Scuola, rivolto alle istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo d’istruzione, sviluppa e perfeziona l’esperienza della prima fase di attuazione del progetto VSQ, opportunamente integrato anche con la valutazione dell’azione del dirigente scolastico e ulteriormente affinato nei metodi e negli strumenti.
Tale integrazione garantirà comunque una distinta specificità nel percorso di valutazione delle scuole e in quello del dirigente scolastico. Il progetto VSQ, attualmente in corso, proseguirà il suo iter e si concluderà, come previsto, alla fine dell’anno scolastico 2012/2013. Le scuole partecipanti a VSQ hanno già segnalato – anche attraverso le puntuali osservazioni fornite dalla Fondazione Giovanni Agnelli che sta conducendo una ricerca autonoma sul progetto – una serie di utili indicazioni che sono state prese in considerazione nel disegno del nuovo percorso sperimentale .
L’obiettivo della nuova iniziativa sperimentale VALeS è quello di individuare e verificare sul campo la fattibilità di metodi, criteri, procedure e strumenti che permettano di valutare punti di forza e di debolezza della istituzione scolastica, nonché dell’azione della dirigenza scolastica. Il processo di valutazione – di durata triennale – individua una prima fase di analisi della scuola come “sistema complesso”, condotta da diverse prospettive, attraverso un protocollo di visita delle scuole gestito da Nuclei di valutazione esterni coordinati da ispettori. Tali Nuclei sono costituiti dal M.I.U.R. e opportunamente formati dall’INVALSI, che ha progettato strumenti e procedure, in parte già introdotte nel progetto VSQ. Al termine di questa prima fase di analisi, sarà consegnato alla singola scuola uno specifico Rapporto di valutazione, sulla base del quale essa è invitata a progettare in autonomia un percorso di miglioramento, per la cui realizzazione sono previsti finanziamenti ad hoc. La scuola avrà a disposizione il successivo anno scolastico per condurre, dopo una fase di autovalutazione e di progettazione, opportune azioni di miglioramento. In questa fase ogni istituto potrà, utilizzando le risorse finanziarie messe a disposizione, avvalersi del supporto di INDIRE, oltre che intraprendere propri percorsi, ricorrendo alle Università o ad altre risorse culturali e professionali presenti sul territorio. Nel corso del terzo e ultimo anno di sperimentazione la scuola sarà nuovamente valutata da parte del Nucleo di valutazione esterno che, sulla base del Rapporto iniziale, ne apprezzerà i risultati raggiunti.
Nell’ambito dell’analisi condotta sulla scuola, anche al dirigente scolastico saranno indicati specifici obiettivi legati in modo particolare alla sua funzione, il raggiungimento dei quali sarà poi verificato al termine del percorso.
Per motivi di opportunità e per consentire una più ampia diffusione sul territorio nazionale delle iniziative legate alla cultura della valutazione, gli istituti scolastici che partecipano al percorso sperimentale VSQ, avviato nell’a.s. 2010-2011, non potranno partecipare al progetto VALeS. A tutte le scuole che parteciperanno saranno assicurati finanziamenti per il piano di miglioramento, per le spese di funzionamento e per il riconoscimento del maggior impegno profuso dalla comunità professionale nel partecipare al processo di valutazione. Diversamente dal precedente progetto VSQ e sulla base dell’esperienza condotta, non sono previste premialità alle scuole che raggiungono i risultati migliori, ma finanziamenti per tutte le scuole partecipanti rapportati agli obiettivi da raggiungere: alle scuole in maggiore difficoltà sarà dunque garantito un maggiore supporto per sostenere il piano di miglioramento. Il processo di valutazione permetterà, inoltre, alla scuola di sviluppare la dimensione della “accountability”, attraverso la pubblicazione dei risultati della valutazione sul servizio “Scuola in chiaro”, che punta alla condivisione e trasparenza dei dati, già attivato sul sito del Ministero.

2. Le azioni nelle Regioni dell’Obiettivo Convergenza
All’interno del quadro di riferimento sopra descritto ed in coerenza con le linee di intervento istituzionali prefigurate per il progetto VALeS, specifiche azioni saranno avviate nelle Regioni del Mezzogiorno appartenenti all’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia); per queste aree territoriali le attività delineate nella presente informativa saranno realizzate con i fondi strutturali europei, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo sviluppo” finanziato con il Fondo Sociale Europeo 2007/2013. D’altra parte, a garanzia dell’efficacia e della funzionalità degli interventi attuati con i fondi strutturali europei, si è sempre considerato determinante il rafforzamento delle azioni per la valutazione delle istituzioni scolastiche anche per verificare l’efficacia degli investimenti. Inserita in un processo di valutazione, anche la scelta di partecipare alle diverse iniziative previste dal PON potrà diventare per la scuola un’occasione per lo sviluppo del piano di miglioramento.
Infatti, con le risorse dei fondi strutturali, nel pieno rispetto della propria autonomia, le scuole beneficiano di un’opportunità aggiuntiva in quanto possono intraprendere i percorsi più consoni ai propri contesti promuovendo, ad esempio, le eccellenze o contrastando la dispersione scolastica, sostenendo gli studenti con difficoltà di apprendimento, migliorando competenze e strumenti per la didattica etc. In tale prospettiva, assume una rilevanza strategica l’accelerazione dei processi volti a potenziare la valutazione di sistema, finalizzata sia a dimostrare l’efficacia degli interventi finanziati con i fondi strutturali europei, sia a valorizzare le prestazioni delle istituzioni scolastiche e a promuovere una leadership responsabile, supportandone il processo di miglioramento continuo.
A tale esigenza risponde dunque l’iniziativa sperimentale rivolta alla valutazione delle scuole e della dirigenza scolastica, con cui si intende porre nuova enfasi sulla necessità di verificare la qualità del servizio di istruzione e formazione non solo in termini di efficienza, ma anche in termini di efficacia strategica rispetto agli obiettivi EU 2020, fissati dal quadro comunitario ed in conformità con i benchmark indicati dall’Unione Europea in merito alla valorizzazione del capitale umano. Tali traguardi si raggiungono attraverso l’innalzamento dei livelli di istruzione della popolazione, con particolare riguardo ai giovani, e promuovendo le competenze indispensabili nel più ampio orizzonte del mercato del lavoro europeo e globale. La programmazione dei fondi strutturali per il Mezzogiorno 2007/2013, quindi, costituisce un’opportunità per sostenere ed accelerare lo sviluppo del sistema di valutazione affinché siano dimostrabili i risultati raggiunti. Ciò anche in vista della nuova programmazione 2014/2020 la cui partecipazione sarà condizionata alla presenza di alcuni elementi strutturali quali l’esistenza di sistemi di misurabilità dell’efficacia degli interventi e dei risultati.
In ogni caso, potrà essere individuato un campione di scuole delle Regioni appartenenti all’Obiettivo Convergenza, in base all’esperienza già consolidata nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo sviluppo”.

3. Le modalità di partecipazione
Per una descrizione del disegno progettuale (v. allegato alla presente circolare), si rimanda agli specifici materiali informativi messi a disposizione sul sito del MIUR www.istruzione.it, nell’area “Istruzione” e tramite il banner dedicato. Sullo stesso sito, le scuole che intendono aderire al progetto VALeS potranno compilare l’apposito modulo d’adesione on-line, seguendo le indicazioni introduttive sulle modalità di partecipazione, a partire dal 10 febbraio 2012 ed entro e non oltre il 12 marzo 2012. Si precisa che per la partecipazione all’iniziativa è indispensabile la delibera positiva del collegio docenti unitamente all’adesione del dirigente scolastico.
In merito, si precisa che in questa fase di adesione anche le scuole delle Regioni Obiettivo Convergenza, che intendono partecipare al progetto VALeS, dovranno attenersi alla procedura di iscrizione sopra descritta, utilizzando lo stesso modulo on-line presente sul sito del MIUR. Successivamente l’Autorità di Gestione dei PON istruzione fornirà alle suddette istituzioni scolastiche specifiche indicazioni, con apposita nota da parte della Direzione Generale per gli Affari Internazionali, al fine di registrare l’adesione sul Sistema Informativo dei Fondi Strutturali Europei 2007/2013.
Il Ministero, in relazione alle disponibilità finanziarie, si riserva di accogliere le domande di adesione tenendo conto dell’ordine cronologico di presentazione delle stesse e della necessità di garantire un’equilibrata distribuzione sul territorio nazionale, nonché un’equa rappresentatività delle scuole del primo e del secondo ciclo d’istruzione fino ad un limite massimo di 300 scuole sul territorio nazionale. Ulteriori disposizioni e precisazioni sulle modalità di attuazione dell’iniziativa saranno oggetto di successive comunicazioni.
Si invitano gli Uffici Scolastici Regionali in indirizzo a dare la massima diffusione alla presente circolare, al fine di favorire la maggiore partecipazione all’iniziativa, che potrà costituire per le scuole e per i dirigenti scolastici una significativa possibilità di crescita e miglioramento, offrendo anche un contributo indispensabile all’individuazione di procedure di valutazione che saranno gradualmente messe a regime.

Si ringrazia per la collaborazione.

IL CAPO DIPARTIMENTO
F.to Giovanni Biondi

Circolare Ministeriale 4 novembre 2011, n. 101

Prot n. 7406

 

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia Scolastica

 

Ai Direttori Generali

Uffici scolastici regionali

LORO SEDI

Ai dirigenti scolastici

delle istituzioni scolastiche statali e paritarie del 1° ciclo

(per il tramite degli UU.SS.RR.)

 

e, p.c. Al Capo di Gabinetto

Al Capo Dipartimento per l’istruzione

All’Ufficio Legislativo

SEDE

 

Oggetto: Indicazioni per le scuole dell’infanzia e del primo ciclo – Monitoraggio

 

Come è noto, il Regolamento di “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”, di cui al D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89, ha disposto che per un periodo non superiore a tre anni scolastici decorrenti dal 2009-2010 siano applicate le Indicazioni nazionali, di cui al decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 – emanate dal ministro Moratti – come aggiornate dalle Indicazioni per il curricolo, di cui al decreto ministeriale in data 31 luglio 2007 – emanate dal ministro Fioroni.

Con successivo atto di indirizzo del Ministro dell’istruzione, in data 8 settembre 2009, sono stati individuati i criteri generali necessari ad armonizzare agli obiettivi previsti dal Regolamento gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi di quelle Indicazioni; obiettivi che, introdotti dall’art. 64 della legge 6 agosto 2008, n. 133 e dall’art. 4 della legge 30 ottobre 2008, n. 169, hanno innovato notevolmente i settori scolastici del primo ciclo e dell’infanzia.

Conseguentemente, a decorrere dall’anno scolastico 2009/2010, le scuole dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, avvalendosi delle opportunità offerte dall’autonomia scolastica, sono state impegnate a svolgere attività funzionali al conseguimento degli obiettivi delle innovazioni introdotte, mediante l’applicazione, autonoma e responsabile, delle suddette Indicazioni.

In vista della eventuale revisione delle Indicazioni per una loro definitiva strutturazione, da valere per tutte le scuole statali e paritarie, il citato Regolamento n. 89/2009 ha previsto che sulle attività svolte in proposito dalle scuole sia effettuato un apposito monitoraggio, affidato all’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica (ANSAS) e all’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI).

La scrivente Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici ha affidato all’ANSAS il compito di predisporre uno specifico questionario per tale monitoraggio, fornendo opportuni criteri per la sua definizione e validandone la stesura finale.

Il questionario costituisce una opportunità per dirigenti scolastici e docenti per mettere in evidenza le potenzialità dell’innovazione, le eventuali criticità connesse, nonché le esperienze per sostenere efficacemente i processi di cambiamento e di qualificazione dell’offerta formativa.

Con il monitoraggio, dunque, si intende raccogliere gli esiti delle esperienze condotte e della relativa valutazione.

Poiché le risultanze del questionario serviranno a sostenere l’eventuale revisione delle Indicazioni, è di tutta evidenza che l’ampio concorso delle scuole alla sua compilazione potrà contribuire a tale rilevante operazione. In ugual modo tali risultanze saranno tanto più probanti in quanto frutto di approfondimenti da parte di tutto il personale scolastico coinvolto e di valutazione il più possibile condivisa.

Oltre al questionario, questa Direzione Generale ha allo studio ulteriori iniziative-focus per raccogliere dalle scuole significative esperienze sull’applicazione delle Indicazioni, al fine di disporre di una qualificata base di riferimento per l’eventuale revisione.

 

Indicazioni tecniche

Il questionario è visibile sul sito dell’Ansas (http://www.indire.it/indicazioni/monitoraggio) dove va compilato esclusivamente on line.

Per accedere alla compilazione del formulario le scuole devono utilizzare come codice di accesso il codice meccanografico del sistema informativo del Ministero e la password utilizzata per le iscrizioni alle iniziative di Puntoedu.

Le scuole che non sono in possesso della password d’istituto possono richiederla via fax compilando il modulo allegato alla presente oppure scaricabile online dal sito

sopra richiamato, inviandolo al n. 055 2380393. I codici saranno inviati all’indirizzo di posta elettronica della scuola indicato nel fax.

Le istituzioni scolastiche, dopo l’accreditamento secondo le modalità sopra richiamate, potranno procedere alla compilazione del questionario da restituire entro il 30 novembre prossimo.

Nel procedere alla compilazione del questionario l’istituzione scolastica potrà prevedere modalità aperte e forme autonome di coinvolgimento del personale scolastico interessato, in quanto non si ritiene opportuno vincolare la compilazione a schemi o criteri predeterminati.

In considerazione del fatto che il questionario è strutturato in quattro parti, una di carattere generale e le altre riferite a ciascuno dei tre settori scolastici interessati (infanzia, primaria e secondaria di I grado), è possibile prevedere, a titolo esemplificativo, che il dirigente, eventualmente insieme al proprio staff di direzione, proceda alla compilazione degli aspetti generali, lasciando ai docenti l’incarico di rispondere alle domande sugli specifici aspetti del proprio settore, eventualmente tramite il personale docente incaricato di funzioni strumentali oppure mediante gruppi di lavoro o commissioni specificamente predisposte.

Si consiglia di stampare copia del questionario, scaricabile in formato pdf sul sito dell’ANSAS sopra ricordato, per farne oggetto preliminare di conoscenza, approfondimento e discussione prima della sua compilazione formale.

 

Si confida nella più ampia collaborazione da parte dei dirigenti scolastici e di tutti gli insegnanti.

 

Il DIRETTORE GENERALE

F.to Carmela Palumbo

—————————-

Modulo richiesta password di accesso

(Intestazione della scuola)

 

(Luogo, data)

Spett.le ANSAS (ex Indire)

Sezione Dip. Sistemi Informativi

Fax n° 055 2380393

Oggetto: Richiesta dei codici d’istituto

 

Il Dirigente Scolastico* __________________

dell’Istituzione Scolastica** _________________________

codice meccanografico _____________

richiede che gli vengano inviati all’e-mail d’istituto ______________________

il codice di accesso e la password d’istituto.

 

* Nome e Cognome

** Denominazione della scuola

 

Il Dirigente Scolastico

(timbro della scuola e firma del Dirigente)

Nota 18 ottobre 2011, MIURA00DGOS prot. 6830 R.U./U./

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

 

Nota 18 ottobre 2011, MIURA00DGOS prot. 6830 R.U./U./

 

Ai Direttori Generali degli Uffici scolastici regionali

LORO SEDI

 

Al Sovrintendente Scolastico Provincia Autonoma di

TRENTO

 

Al Sovrintendente Scolastico Provincia Autonoma di

BOLZANO

 

All’Intendente Scolastico Scuole lingua tedesca

BOLZANO

 

All’Intendente Scolastico Scuole lingua ladina

BOLZANO

 

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione -Valle d’Aosta

AOSTA

 

e p.c. Al Capo di Gabinetto

 

Al Capo del Dipartimento per l’Istruzione

SEDE

 

Al Commissario Straordinario dell’Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione

Villa Falconieri 00044 – FRASCATI (RM)

 

Oggetto: Servizio nazionale di valutazione – Rilevazione degli apprendimenti per l’a.s. 2011/2012. Trasmissione direttiva ministeriale e indicazioni operative

 

Si trasmette in allegato la direttiva n. 88 del 03/10/2011 con la quale, ai sensi dell’art.1, comma 5, della legge 25 ottobre 2007, n.176, vengono fissati, per l’anno scolastico 2011-2012, gli obiettivi della valutazione esterna sui livelli di apprendimento degli studenti, effettuata dall’INVALSI mediante le rilevazioni nazionali sulle conoscenze e abilità degli studenti.

Come negli scorsi anni, la rilevazione avrà carattere censuario e riguarderà obbligatoriamente tutti gli studenti delle istituzioni scolastiche statali e paritarie frequentanti le classi II e V della scuola primaria, I e III della scuola secondaria di primo grado e II della scuola secondaria di secondo grado. Per la classe III della scuola secondaria di primo grado si terrà conto della valutazione degli apprendimenti che si effettua in occasione della prova nazionale nell’ambito dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, mentre per la classe V della scuola secondaria di II grado l’INVALSI valuterà, limitatamente all’italiano, i livelli di apprendimento degli studenti a conclusione dei percorsi dell’istruzione secondaria superiore, utilizzando un campione significativo di prove scritte delle diverse tipologie, relativo a tutti gli ordini e gli indirizzi di studio del secondo ciclo di istruzione.

Le indicazioni operative che verranno a breve fornite dall’INVALSI riguarderanno, perciò, le rilevazioni relative agli studenti delle classi II e V della scuola primaria, I della scuola secondaria di primo grado e II della scuola secondaria di secondo grado, mentre per la prova nazionale compresa nell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione si provvederà con la circolare di trasmissione della direttiva n .87 del 03/10/2011, riguardante i criteri di predisposizione dei testi della prova scritta da parte dell’Istituto.

Per la piena ed efficace realizzazione della rilevazione è indispensabile la collaborazione sia degli Uffici Scolastici regionali e delle loro articolazioni sul territorio, sia delle istituzioni scolastiche, come già precisato nella nota n. 2792 del 20 aprile 2011,che richiama la necessità del concorso istituzionale di tali soggetti.

Una prima importante forma di collaborazione riguarda la messa in opera di puntuali e capillari interventi di informazione e formazione finalizzati a diffondere, all’interno e della scuola e a favore delle famiglie, una corretta conoscenza delle finalità della rilevazione e del suo svolgimento, in particolare per quanto riguarda:

– l’oggetto e le modalità della rilevazione, ampiamente evidenziate nella direttiva;

– la coerenza con gli obiettivi di apprendimento definiti a livello nazionale;

– la qualità delle prove, adeguatamente pre-testate e validate con procedure statistico-psicometriche;

– la necessità, per ottenere dati affidabili, di una corretta somministrazione.

– l’utilità che riveste per la singola istituzione scolastica il rapporto sui risultati, che permette di apprezzare il valore aggiunto realizzato dalla scuola e di promuovere in modo mirato le azioni di miglioramento della didattica.

A livello di scuola, la collaborazione riguarda la raccolta e l’inserimento dei dati di contesto necessari per il calcolo del valore aggiunto, la somministrazione delle prove e la trascrizione dei risultati sui fogli risposta, secondo le indicazioni che saranno tempestivamente fornite dall’INVALSI.

Come in tutte le indagini di questo tipo è anche previsto un controllo di qualità sulle procedure di somministrazione mediante l’invio di osservatori esterni in un campione di scuole rappresentativo dell’universo regionale e nazionale, con il compito di garantire la corretta applicazione del protocollo di somministrazione delle prove, trascrivere i risultati e inviarli all’INVALSI. Nelle scuole campione, quindi, gli osservatori esterni provvederanno alla correzione delle prove, con la collaborazione di docenti della scuola titolari degli insegnamenti oggetto della rilevazione, alla trascrizione dei risultati sui fogli risposta e all’inserimento a sistema dei dati.

Si rammenta, inoltre, come precisato nella già citata nota di questa Direzione Generale prot.n. 2792 del 20 aprile 2011, che gli impegni connessi allo svolgimento delle rilevazioni dovranno trovare adeguato spazio di programmazione nell’ambito del piano annuale delle attività, predisposto dal dirigente scolastico e deliberato dal collegio dei docenti ai sensi dell’art 28, comma 4, del vigente C.C.N.L.. Inoltre il riconoscimento economico per tali attività potrà essere individuato, in sede di contrattazione integrativa di istituto, ai sensi degli artt. 6 e 88 del vigente C.C.N.L.

L’INVALSI, a cui la presente è inviata per conoscenza, come negli scorsi anni, si coordinerà con gli Uffici scolastici regionali, allo scopo di fornire indicazioni a tutte le istituzioni scolastiche statali e paritarie sia in merito alle scuole campione che alla tempistica delle operazioni di somministrazione delle prove. Inoltre sarà cura, del medesimo Istituto concordare con i referenti designati degli Uffici scolastici regionali le modalità per l’individuazione e la comunicazione alle scuole dei nominativi degli osservatori esterni che saranno incaricati di assistere allo svolgimento delle prove in questione, chiarendo eventuali aspetti connessi al coordinamento tra le attività della scuola e quella dei predetti osservatori.

Si confida nella consueta disponibilità delle SS.LL., soprattutto nell’organizzare le conferenze di servizio riservate ai dirigenti scolastici e i momenti formativi dedicati agli insegnanti, allo scopo di rendere attivo e consapevole il contributo delle scuole al funzionamento del Servizio nazionale di valutazione e alle rilevazioni degli apprendimenti degli studenti.

 

IL DIRETTORE GENERALE

f.to Carmela Palumbo

Direttiva 3 ottobre 2011, n. 88

Nota 20 aprile 2011, MIURAOODGOS prot. 2792 R.U./U./

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

 

Nota 20 aprile 2011, MIURAOODGOS prot. 2792 R.U./U./

 

Ai Direttori Generali degli

Uffici scolastici regionali

LORO SEDI

Al Sovrintendente Scolastico

Provincia Autonoma di

TRENTO

Al Sovrintendente Scolastico Provincia

Autonoma di

BOLZANO

All’Intendente Scolastico

Scuole lingua tedesca

BOLZANO

All’Intendente Scolastico

Scuole lingua ladina

BOLZANO

Al Sovrintendente agli Studi per la

Regione -Valle d’Aosta

AOSTA

e p.c. Al Capo di Gabinetto

Al Capo del Dipartimento per

l’Istruzione

SEDE

Al Presidente dell’Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione Villa Falconieri 00044 – FRASCATI (RM)

 

Oggetto: Servizio nazionale di valutazione – Rilevazione degli apprendimenti per l’a.s. 2010/11 – precisazioni.

Nota 30 dicembre 2010, Prot. N. 3813

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane,

finanziarie e strumentali

Ai Direttori Generali degli

Uffici scolastici regionali

LORO SEDI

Al Sovrintendente Scolastico

Provincia Autonoma di

TRENTO

Al Sovrintendente Scolastico

Provincia Autonoma di

BOLZANO

All’Intendente Scolastico

Scuole lingua tedesca

BOLZANO

All’Intendente Scolastico

Scuole lingua ladina

BOLZANO

Al Sovrintendente agli Studi

per la Regione Valle d’Aosta

AOSTA

e, p.c. :

Al Capo di Gabinetto

Al Capo del Dipartimento

per l’Istruzione

SEDE

Al Presidente dell’Istituto Nazionale per la

valutazione del sistema educativo

di istruzione e di formazione Villa Falconieri

00044 – FRASCATI (RM)

Oggetto: Servizio nazionale di valutazione – Rilevazione degli apprendimenti – Anno scolastico 2010-2011.

Come è noto alle SS.LL., l’art.3, comma 1, lettera b, della legge 28 marzo 2003, n.53 assegna all’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (INVALSI) il compito di effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze ed abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche.

Al fine di attuare questo specifico compito, finalizzato al progressivo miglioramento e all’armonizzazione della qualità del sistema di istruzione e formazione, con il decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 286, è stato istituito il Servizio nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione nell’ambito del predetto Istituto nazionale.

La rilevanza strategica dell’attività dell’Istituto ha indotto il legislatore ad intervenire più volte per potenziare la qualificazione scientifica dell’INVALSI, attribuendo allo stesso ulteriori compiti (vedi art.1, commi da 612 a 615, della legge 27 dicembre 2006, n.296) e prevedendo, con la legge 25 ottobre 2007, n.176, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 7 settembre 2007, n.147, in particolare all’art.1, comma 5, l’emanazione di un’apposita direttiva annuale, da parte del Ministro dell’Istruzione, per l’individuazione degli obiettivi relativi alla valutazione esterna condotta dal Servizio nazionale di valutazione sul sistema scolastico e sui livelli di apprendimento degli studenti.

Con la direttiva del Ministro n.67 del 30 luglio 2010, registrata dalla Corte dei Conti il 20 settembre 2010, registro 15, foglio 253, sono stati perciò individuati gli obiettivi generali delle politiche educative nazionali, di cui l’INVALSI è impegnato a tener conto per lo svolgimento della propria attività istituzionale per l’anno scolastico 2010-2011.

Fra gli obiettivi, assume particolare importanza la valutazione degli apprendimenti in Italiano e Matematica degli studenti della seconda e quinta classe della scuola primaria, della prima e terza classe della scuola secondaria di primo grado e della classe seconda della scuola secondaria superiore. Si precisa che, in questo primo anno di estensione alla scuola secondaria superiore, tale valutazione non riguarderà coloro che frequentano i corsi serali e i centri di istruzione per adulti.

Per la terza classe della scuola secondaria di primo grado si terrà conto della valutazione degli apprendimenti cui sono sottoposti gli studenti in occasione della prova nazionale dell’esame di Stato al termine del primo ciclo.

La valutazione riguarderà obbligatoriamente tutti gli studenti delle predette classi delle istituzioni scolastiche, statali e paritarie.

Per snellire e facilitare le operazioni di trasmissione dei risultati è essenziale la collaborazione degli insegnanti in tutte le diverse fasi della procedura secondo le modalità che saranno successivamente comunicate dall’INVALSI. I predetti esiti dovranno essere tempestivamente inviati dalle istituzioni scolastiche all’INVALSI nei modi indicati dall’istituto stesso. In questo modo i fascicoli delle prove potranno essere trattenuti e conservati dalle istituzioni scolastiche quali materiali utili a iniziative e momenti di riflessione e di confronto.

Come in tutte le indagini è anche previsto un controllo di qualità sulle procedure di somministrazione mediante l’invio di osservatori esterni in un campione di scuole rappresentativo dell’universo regionale e nazionale, con il compito di garantire la corretta applicazione del protocollo di somministrazione delle prove, trascrivere i risultati e inviarli all’INVALSI.

L’INVALSI, cui la presente è inviata per conoscenza, vorrà coordinare l’attività dei referenti degli Uffici scolastici regionali, allo scopo di fornire indicazioni in ambito regionale sia in merito alle scuole campione sia in relazione alla tempistica delle operazioni di somministrazione delle prove a tutte le istituzioni scolastiche, statali e paritarie, che, si ribadisce, devono prestare la massima collaborazione all’Istituto nazionale per lo svolgimento dei compiti istituzionali obbligatori che gli sono affidati dalla legge. Sarà cura, inoltre, del medesimo Istituto concordare con i referenti degli Uffici scolastici regionali le modalità per l’individuazione degli osservatori esterni che saranno designati per assistere allo svolgimento delle prove in questione e per la comunicazione dei loro nominativi alle istituzioni scolastiche interessate, chiarendo eventuali aspetti connessi al coordinamento tra il personale della scuola e i predetti osservatori.

Le SS.LL., acquisite tutte le informazioni utili sulle fasi della rilevazione degli apprendimenti, anche mediante consultazione del sito dell’INVALSI – www.invalsi.it -, vorranno provvedere ad accreditare gli osservatori esterni e a fornire ai Dirigenti scolastici di tutte le scuole, statali e paritarie, ogni utile indicazione al fine di garantire il migliore esito della rilevazione stessa.

Si confida nella consueta disponibilità delle SS.LL., nella consapevolezza che un armonico coinvolgimento di tutte le parti interessate possa contribuire ad una buona riuscita delle operazioni di valutazione in coerenza con gli obiettivi generali delle politiche educative nazionali.

Si ringrazia per la collaborazione

Il Capo Dipartimento

Giovanni Biondi