INCONTRO CON I CONGELATI DELLA “SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE”

SCUOLA: IL MOVIMENTO 5 STELLE INCONTRA I CONGELATI DELLA “SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE” NON INSERITI NELLE GRADUATORIE AD ESAURIMENTO
Interrogazione al Ministro dell’Istruzione dei parlamentari M5S Senato Montevecchi e Bocchino

I parlamentari del gruppo del Movimento 5 Stelle al Senato Michela Montevecchi e Fabrizio Bocchino, membri della Commissione Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca , spettacolo e sport hanno incontrato i docenti congelati della Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento. Secondario, non inseriti nelle graduatorie ad esaurimento. L’incontro è avvenuto in risposta ad un appello giunto da parte dei docenti. I due parlamentari presenteranno una interrogazione sull’argomento. “Il problema riguarda ‘vecchi’ corsisti della Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario che, una volta soppressa e non avendone ancora terminato il percorso, sono stati ammessi, in qualità di soprannumerari ai corsi come stabilito da due decreti” spiegano Michela Montevecchi e Fabrizio Bocchino.
“I docenti lamentano una disparità di diritti all’interno del gruppo dei cosiddetti “congelati SSIS”, in particolare in relazione all’inserimento e alla permanenza nelle graduatorie ad esaurimento. Esistono, infatti, tre casi, denunciano Montevecchi e Bocchino – quello dei corsisti inseriti con riserva nelle graduatorie ad esaurimento, i corsisti eliminati dalle graduatorie ad esaurimento, i corsisti non inseriti nelle medesime graduatorie”. “Problematiche quest’ultime che non si sono create per motivi dipendenti da volontà personali, ma solo a causa del comportamento difforme dei vari Uffici Scolastici- denunciano Montevecchi e Bocchino – delle indicazioni contraddittorie e della legislazione non omogenea”. “La mancanza di precise e unitarie linee guida ha messo molti “congelati” in una condizione di svantaggio rispetto a coloro i quali, invece, hanno avuto la possibilità di inserirsi nelle graduatorie ad esaurimento con riserva”.

Nasce l’Erasmus del lavoro

da Repubblica.it

Nasce l’Erasmus del lavoro

Trecento euro per i colloqui all’estero, fino a 1200 per i trasferimenti. E arriva il “diploma comune” valido in più Paesi. Borse di studio per 2,2 milioni di studenti. Finanziamenti ampliati del 70%

di ROSARIA AMATO

ROMA – Un Erasmus per il lavoro. Qualcuno lo chiama anche “Erasmus 2.0” oppure, più prosaicamente, un grande ufficio di collocamento europeo. Ma è molto di più: risorse e progetti che l’alleanza tra scuola, università e agenzie per l’impiego mette in campo per fare studiare i giovani in Europa, con l’obiettivo finale di scovare il lavoro là dove esiste. “C’è un negoziato in corso per un piano europeo sul lavoro giovanile. – ha detto il presidente del Consiglio Enrico Letta, precisando che la proposta italiana sarà al centro del Consiglio dei ministri di mercoledì – Il negoziato in corso è molto duro sull’utilizzo immediato di risorse per i giovani che escono dalla scuola e devono entrare in contatto con il mondo di lavoro. Sarà una specie di Erasmus per l’occupazione”.
È “lavoro” la parola magica, sulla quale dovranno convergere non solo i piani specifici per agevolare l’occupazione giovanile, ma anche quelli che, come l’Erasmus, apparentemente si occupano d’altro. E quelli che, come “Your first Eures job” (il tuo primo lavoro Eures) sono nati invece con l’obiettivo specifico di aiutare i giovani a inserirsi. In effetti è proprio “Your first Eures job” ad essersi meritato l’appellativo di “Erasmus delle assunzioni”, analogo a quello usato ieri dal premier Letta. Il programma ha già una sua struttura, con tre cardini: i giovani, i datori di lavoro e i servizi per l’impiego. Tutte le aziende possonopartecipare al programma, ma solo le imprese con un massimo di 250 dipendenti possono beneficiare di un sostegno finanziario Ue. Mentre per i giovani lavoratori non c’è alcuna differenza, anche se il finanziamento verrà erogato solo se si ritiene che il colloquio all’estero abbia una concreta possibilità di successo. Nella prima versione di “Your first Eures Job” (quella 2012-2013) il contributo per il colloquio è di 200 o 300 euro a seconda che la distanza dalla propria città d’origine sia inferiore o superiore a 500 chilometri da quella in cui si fa il colloquio. Mentre il contributo per il trasferimento varia da Paese a Paese: si va da un massimo di 1200 euro per la Danimarca a un minimo di 600 euro per la Bulgaria.
Il lavoro acquisisce un ruolo fondamentale anche nell’Erasmus, che affiancherà alla tradizionale vocazione di supporto e internazionalizzazione degli studi quella di ponte con le imprese: dal 2014 si potenzierà sia dal punto di vista delle risorse (dovrebbero essere circa il 70% in più) che dei contenuti. Il nuovo “Erasmus for all” conta su una dotazione di 19 miliardi e riunisce tutti i vecchi programmi europei per i giovani (tra i quali anche Comenius e Leonardo da Vinci). Si rivolge a una platea molto più ampia del passato: la Commissione Europea pensa a cinque milioni di potenziali beneficiari. E si parte prima dell’università, dagli studenti delle scuole superiori per i quali sono disponibili finanziamenti per progetti di studi in almeno due istituti esteri, con l’obiettivo di un “diploma comune”. Le tradizionali borse di studio per l’università naturalmente ci sono, anche in misura maggiore che in passato: le potranno richiedere fino a 2,2 milioni di studenti. Riemerge l’esigenza di un avvicinamento diretto al mercato del lavoro nei contributi a 735.000 studenti che invece vogliano effettuare all’estero una parte della loro formazione professionale. Vengono finanziate le “alleanze della conoscenza” e le “alleanze di competenze settoriale” per incentivare l’innovazione e l’imprenditorialità, i “partenariati strategici” per promuovere lo scambio di esperienze e di know how. Finanziate anche le attività di volontariato per i giovani all’estero.
Che il lavoro sia il denominatore comune di tutte le iniziative per i giovani che la commissione sta mettendo a punto o rifinanziando in questi giorni, emerge anche dalle parole con le quali la commissaria per l’Istruzione, Androulla Vassiliou, ha presentato a suo tempo il “super-Erasmus”: “Un’esperienza di studio all’estero accresce le competenze delle persone, ne favorisce lo sviluppo personale, l’adattabilità e aumenta la loro occupabilità”.

Scuola digitale: se non ora quando?

da TuttoscuolaNews

Scuola digitale: se non ora quando?

Il Governo è ancora giovane e il ministro dell’istruzione Carrozza anche. Ma è bene che si acceleri il più possibile il percorso della digitalizzazione della scuola per creare opportunità di arricchimento innovativo e di rilancio delle politiche formative.

L’introduzione della tecnologia nei processi di insegnamento/apprendimento deve passare da una professione di fede ad obiettivi il cui perseguimento comporta scelte di politica in una fase di scarse risorse finanziarie. Le raccomandazioni OCSE spingono in questa direzione. E’ giunto il momento che il Miur superi la logica dei finanziamenti diretti che creano isole privilegiate ed orienti l’azione di gestione amministrativa alla costruzione di condizioni che contribuiscano alla realizzazione della scuola 2.0 a livello nazionale.

La scuola oggi è un sistema a troppe velocità. Troppe differenze tra i diversi contesti territoriali non solo in termini di disponibilità di tecnologie ma anche di infrastrutture. Senza infrastrutture adeguate buona parte dell’introduzione della versione digitale dei libri di testo rischia di restare “cartacea”. La disponibilità di collegamento alla rete è la condizione necessaria per sostenere l’innovazione tecnologica nelle scuole.

Non possiamo pretendere, come diceva Einstein, “che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose”. Occorre promuovere azioni perché tutte le scuole siano messe in condizione di lavorare per la scuola 2.0.

Tagli al sostegno e precariato senza fine, sale la protesta

da Tecnica della Scuola

Tagli al sostegno e precariato senza fine, sale la protesta
di Alessandro Giuliani
Il 26 giugno il Coordinamento scuole Roma presidierà il Miur contro l’ipotesi di riduzione degli organici e di effetti nefasti della circolare sui BES: lo stesso giorno i sindacati maggiori si confronteranno con l’amministrazione. Intanto i Cip emettono un durissimo comunicato sulle 7mila immissioni in ruolo l’anno dalle GaE annunciate dal Ministro: un pannicello caldo per coprire le ferite profonde al corpo vivo della scuola italiana inferte, negli ultimi decenni, da un manipolo di ministri incapaci.
Non sembrerebbe un conteggio malfatto o affrettato quello della sparizione di 11mila posti di sostegno oggi in deroga in cambio di oltre 26mila futuri posti di ruolo, con tutti i benefici di sicurezza del posto di lavoro e di continuità didattica. L’operazione, che si avvarrebbe di una particolare interpretazione della normativa sui “Bisogni Educativi Speciali” e farebbe passare il numero di posti di sostegno dagli attuali 101mila (sommando organico di diritto e reale) a 90mila, è stata già stata duramente criticata dall’Anief. La quale ha chiesto alle famiglie degli alunni con problemi di apprendimento certificati di non stare con le mani in mano, ma di far valere i propri diritti avviando ricorso.
Ad alzare le voce è ora anche l’attivissimo “Coordinamento scuole Roma”, che per mercoledì 26 giugno ha organizzato un presidio di protesta davanti al Miur, con inizio alle ore 17, “per contrastare la riduzione degli organici per l’anno 2014 e contro gli effetti nefasti che prevediamo si determineranno con la circolare sui BES in tutti gli ordini di scuola e per tutte le sue componenti (insegnanti curricolari, di sostegno, alunni)”.
Il raggruppamento di lavoratori e utenti scolastici della capitale fa anche notare che “lo stesso giorno si terrà un incontro tra Ministro e sindacati sulle medesime problematiche da noi sollevate”. Un motivo in più, spiegano, “per essere ricevuti in delegazione essendo noi i principali interessati (come Coordinamenti di Insegnanti Precari e di Ruolo, studenti e genitori, personale ATA) delle trasformazioni che si verificheranno a partire dall’attuazione della circolare sui Bes”. Il “Coordinamento scuole Roma” coglie l’occasione per ribadire la sua “netta contrarietà ad un approccio di fondo al tema dell’inclusione scolastica che, essendo realizzata sulla base di una totale mancanza di fondi, mistifica la celata volontà di ridurre drasticamente gli insegnanti di sostegno e di sovraccaricare al contempo gli insegnanti curriculari di una funzione per la quale non ricevono alcuna formazione specifica, nè tantomeno un corrispettivo per l’accresciuto carico di lavoro da svolgere”. E mentre il Miur nega di voler attuare tagli sul sostegno, è significativo il nome dato al presidio del 26 giugno: “Bufala in Carrozza”. Intanto, anche i Cip, la storica associazione nazionale nata per tutelare i diritti dei precari, emette un bellicoso comunicato come risposta “alle recenti dichiarazioni del Ministro della Pubblica Istruzione sul contingente dei ruoli per il personale docente precario della scuola e il successivo piano triennale di assunzioni”. Per l’associazione, guidata da Elena La Gioia, i ridotti numeri di assunzioni confermerebbero che “anche questo Governo non considera l’istruzione un settore strategico per il “sistema Paese” (…) tant’è che a parole la indica come funzione baricentrica da rilanciare ma, all’atto pratico, la considera semplice “partita di spesa” da contrarre, un costo da tagliare”. Le 15mila assunzioni per quest’anno e le 59mila per il prossimo quadriennio, rappresentano quindi solo un voler coprire con “un pannicello caldo le ferite profonde al corpo vivo della scuola italiana inferte, negli ultimi decenni, da un manipolo di ministri incapaci e insensibili, supini ai miopi, restrittivi e più spesso distruttivi diktat dei loro degni colleghi delle Finanze”. A tal proposito, si ricorda che oggi nelle GaE stazionano “180.000 aventi diritto, laureati, titolati, specializzati e pluriabilitati che hanno brillantemente superato pubblici concorsi, stage ed ogni altro percorso professionalmente qualificante”. L’unica strada da perseguire, per i Cip, è quindi “l’assunzione su tutti i posti disponibili dei precari in graduatoria fino al loro esaurimento e, solo dopo, l’adozione di nuovi sistemi di reclutamento”.
Mentre, concludono gli storici rappresentanti dei precari, a viale Trastevere si cambia poi politica ad ogni nuovo ministro, con “i nuovi “sapientoni” posti al vertice del dicastero di viale Trastevere, come se la scuola pubblica fosse un pugno di Lego da smontare e rimontare secondo i propri capricci e non un patrimonio comune da salvaguardare e rilanciare”.

Maturità, siamo già alla prova multidisciplinare

da Tecnica della Scuola

Maturità, siamo già alla prova multidisciplinare
di A.G.
Il 24 giugno si svolge la verifica predisposta dalle singole commissioni sulle discipline (massimo 5) sinora non affrontate e già sperimentata con le simulazioni. Poi, da fine mese alla prima decade di luglio, entreranno in scena gli orali, nel corso dei quali saranno affrontati tutti gli argomenti del quinto anno. Solo i più bravi avranno accesso al bonus utile per l’accesso ai corsi a numero chiuso.
Dopo la somministrazione delle prime due prove d’esame, predisposte dal ministero dell’Istruzione, lunedì 24 giugno quasi mezzo milione di studenti dovranno affrontare il terzo e ultimo scritto della maturità. Anche se è stata ribattezzata “quizzone”, in realtà si tratta di una prova multidisciplinare, messa a punto dalle singole commissioni per verificare le competenze su materie finora non affrontate, non è un pacchetto di test a cui rispondere mettendo soltanto crocette nelle caselle giuste: gli studenti potranno, infatti, trovarsi di fronte un elaborato sintetico oppure veri e propri quesiti a risposta singola o multipla, problemi scientifici a soluzione rapida, casi pratici e professionali oppure, secondo gli indirizzi di studio, la realizzazione di un progetto.
La verifica del 24 giugno riguarda comunque non più di cinque discipline ed è stata già sperimentata attraverso le simulazioni svolte tra febbraio e marzo 2013. In base al regolamento, sia i quesiti sia le materie sulle quali verte devono restare segreti fino all’inizio della prova. Tuttavia si è consolidata la prassi fra le commissioni di anticipare agli studenti le materie che saranno verificate con la terza prova.
Secondo una ricerca svolta da Skuola.net, già riportata su questo sito internet, maturandi su 3 già sanno le materie e il 19% afferma di conoscere anche alcune delle domande grazie appunto alla “soffiata” dei prof della commissione. La prova è generalmente strutturata per accertare anche la conoscenza di almeno una lingua straniera, ma questo non è un requisito indispensabile del test, per cui se nella commissione non è presente almeno un insegnante abilitato all’insegnamento della lingua inglese, è possibile a priori escluderne la presenza.
Conclusa la terza prova scritta, per i candidati rimarrà soltanto lo scoglio degli orali: a partire dalla fine di giugno e sino, in genere, alla prima decade di luglio (in genere suddivisi in gruppi da 5 studenti al giorno per classe), i maturandi dovranno rispondere a domande su tutte le materie svolte durante il quinto anno scolastico.
Il voto finale viene conteggiato sulla base dei crediti scolastici e dei risultati ottenuti nelle prove scritte e nel colloquio orale. Quest’anno in palio c’é però in palio anche il “bonus maturità”, i cui punti in più saranno spendibili per l’ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso (ad iniziare da Medicina): varrà da 1 a 10 punti e verrà attribuito esclusivamente ai candidati che hanno ottenuto un voto all’esame di stato almeno pari a 80/100 e non inferiore all’80/o percentile della distribuzione dei voti della propria commissione d’esame nell’ anno scolastico in corso. Se sarà rispondente alle aspettative degli esperti del Miur l’anno prossimo potrebbe essere riproposto. Forse già ad aprile.

Letta sui giovani che lasciano la scuola: li salveremo, in arrivo mezzo miliardo dall’Ue

da Tecnica della Scuola

Letta sui giovani che lasciano la scuola: li salveremo, in arrivo mezzo miliardo dall’Ue
di A.G.
Il premier a RaiTre: serviranno a dare un’occasione di lavoro a chi ha abbandonato presto i banchi, mi impegno perché questi soldi siano usati subito e non spalmati su molti anni. Il problema è però anche come spenderli.
Il Governo ha preso veramente a cuore il problema dell’abbandono scolastico, in Italia ancora troppo alto rispetto alle indicazioni dell’Ue. Dopo le ripetute esternazioni sul tema da parte del ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, giunta anche a minacciare le dimissioni se non si opereranno adeguati investimenti, stavolta a dare rassicurazioni è stato il premier Enrico Letta: rispondendo domenica 23 giugno alle domande della giornalista Maria Annunziata, nel corso della trasmissione su RaiTre ‘In mezz’ora’, il presidente del Consiglio ha detto che i 6 miliardi di fondi stanziati dall’Ue per i giovani “sono la garanzia per i giovani che lasciano la scuola per avere subito un’occasione di lavoro“.
Letta ha poi aggiunto che il suo Governo si batterà, dando il massimo, “affinché questi soldi siano usati subito e non spalmati su molti anni. Si tratta di 6 miliardi per tutta l’Europa e l’Italia ne userà 500 milioni, l’obiettivo è usarli subito“.
La cifra non è altissima, ma nemmeno irrisoria. Occorre che ora venga spesa bene. Soprattutto al Sud, dove quello dell’abbandono scolastico è un problema soprattutto culturale. Che ha bisogno di essere estirpato agendo sui formatori ma anche sulle famiglie. Quindi di coinvolgere tutti gli “agenti” formativi, non solo la scuola. E bisognerà vigilare al massimo perché i soldi non si disperdano per attività non propriamente utili a vincere gli abbandoni scolastici.
Anche se il compito è duro, Letta sa bene che è ora di passare ai fatti: il tempo degli annunci è finito. A due mesi dall’insediamento del suo esecutivo, i sondaggi indicano che la fiducia nel Governo è già in discreto calo. Sostenere la scuola, attraverso l’utilizzo oculato dei fondi a disposizione, significherebbe rendere un servizio di cui si avvantaggerebbero prima di tutto i suoi utenti (sette-otto milioni di alunni), le rispettive famiglie e circa un milione di dipendenti che vi operano. In secondo luogo, tutta la cittadinanza. Un Paese moderno che punta a risollevarsi non può permettere che uno studente ogni cinque lasci la scuola prima del tempo. Mentre l’Europa ci chiede che in questa condizione siano non più di un giovane su dieci. Non ci meravigliamo, poi, se 22 dei 23 giocatori di calcio della nazionale giapponese che ad inizio settimana hanno affrontato l’Italia erano laureati. Mentre i nostri a stento sono arrivati al diploma….

Cronaca degli esami di stato: dalla bufera del compito affisso in bagno al presidente “negazionista” rimosso

da Tecnica della Scuola

Cronaca degli esami di stato: dalla bufera del compito affisso in bagno al presidente “negazionista” rimosso
di P.A.
La più eclatante notizia sulle prove finora riguarda il compito di matematica, risolto e affisso in bagno, col rischio della ripetizione della prova; la seconda interessa un presidente che nega l’olocausto su Fb ed è rimosso
A insospettire i commissari è stato il via vai continuo in bagno da parte dei candidati agli esami di stato di un liceo di Ovada in provincia di Alessandra nel corso della seconda prova, quella di matematica. E così una commissaria ha voluto seguire qualcuno dei ragazzi durante i pellegrinaggi e appena entrata in bagno ha scoperto il motivo di tanta incontinenza improvvisa: appesa a una parete ha trovato la soluzione della prova di matematica, insieme ad altri bigliettini-pizzini-foglietti. E siccome il compito per gli esami di stato è comunque un documento ma che in questo caso è affisso in luogo pubblico, benché nella fattispecie “privato”, ha dovuto chiamare un ispettore e quindi, sembra, anche i carabinieri che hanno proceduto col sequestro e la relazione dell’accaduto. Ora però per i 70 ragazzi del liceo piemontese si apre con ogni probabilità la strada della ripetizione della prova per accertare quel merito ormai compromesso per tutti. Molti, però, si professano innocenti e non ci stanno, mentre i loro genitori hanno già contattato un avvocato. L’aspetto che però più incuriosisce  è quello di sapere chi è stato a fare l’affissione, l’attacchino della prova, il pubblicitario degli esami di matematica. L’indagine infatti questa strada dovrebbe percorrere Il Miur tuttavia ancora non si sarebbe  pronunciato sull’annullamento e starebbe pure valutando soluzioni alternative alla ripetizione della prova.
Il secondo caso riguarda un prof che nega l’olocausto su fb, per cui è stato rimosso da presidente di commissione d’esame.
Si tratta, leggiamo su Leggo, del professor Franco Damiani, 60enne docente padovano, già al centro di furiose contestazioni a inizio anni 2000 quando insegnava al liceo Gritti di Mestre per le sue tesi negazioniste. Ieri è arrivata la notizia che Damiani è stato sollevato dall’incarico di presidente della commissione d’esame. A cacciarlo nuovamente nei guai – scrive La Nuova Venezia – sono stati alcuni commenti scritti sulla sua pagina Facebook che criticavano l’operato dei docenti del liceo Curiel dell’Arcella (Padova), nel quale Damiani era stato chiamato a presiedere la commissione d’esame per le classi 5ª A e 5ª G. Dopo le proteste di alcuni insegnanti, ragazzi e genitori, l’ufficio scolastico regionale ha scelto di trasferire d’urgenza il professore in un istituto di Montebelluna.

Insegnamento e rigore

da Tecnica della Scuola

Insegnamento e rigore
di Pasquale Almirante
Alcuni osservatori pretendono più severità nell’istruzione, benché ancora forse sia tutto legato alla selezione dei docenti e al merito: ma quale? Il ruolo della politica
Pare che l’insegnate severo ottenga migliori risultati, mediamente del 20% in più, rispetto a quello più generoso, e siccome la generosità per lo più appartiene alle femmine, qualcuno sibila che la causa della depressione educativa e culturale dei nostri ragazzi sia dovuta alla presenza ormai massiccia di insegnanti donne, inclini più al mammismo e alla indulgenza piuttosto che al rigore, quello che appunto farebbe scattare i migliori risultati. Una tesi alla quale si unisce quell’altra, secondo cui per migliorare il rendimento dei ragazzi bisogna attuare processi di valutazione sul merito e sulle competenze dei professori; e un’altra ancora, secondo la quale bisogna attuare parametri di giudizio sulle competenze e i saperi dei ragazzi più rigidi e soprattutto più uniformi, visto che alcuni premiano le eccellenze, altri la mediocrità, anche per evitare penosi abbandoni, e altri ancora allargano la gamma dei voti, cosicché le insufficienze risultano poche, livellando la classe e impedendo lo stimolo a fare meglio. D’altra parte se per un verso gli alunni percorrono vie nuove e di indirizzo tecnologico, le strategie didattiche sono di poco modificate rispetto al “molto più antico”, mentre poche risposte di qualità sono state date alle quantità di utenza e alla richiesta di istruzione che non è solo la conquista di una qualità della vita migliore ma è anche una maggiore corrispondenza qualitativa alle domande del mondo del lavoro. In altre parole c’è una sorta di dicotomia tra le richieste della società, che pretende competenze e alti standard di vita attraverso modelli in continua evoluzione, e la scuola che, massificandosi, non riesce a dare basi culturali adeguate alle richieste, sia delle famiglie, e sia delle industrie in perenne competizione fra loro. L’aumento dunque della quantità di alunni richiederebbe misure educative ad essa adeguate, ma che aspetterebbe alla politica di attuare. Infatti l’istituzione scolastica, come dice un recente studio, si basa su due pilastri essenziali: la selezione del personale e l’incentivazione. “Così come sono attualmente strutturati i due pilastri, potrebbero funzionare solo se gli insegnanti fossero tutti santi, missionari e dotati naturalmente di caratteristiche perfette e inossidabili per fare il loro lavoro.” Dal punto di vista della selezione infatti, sono state più le sanatorie che i concorsi a permettere la conquista delle cattedre, e sempre per colpa dello Stato, apprendista stregone, che prima ha evocato il fenomeno dei precari e poi non l’ha più saputo contenere. E non solo, ma gli stessi concorsi spessissimo esaminano le carte, per evitare ricorsi, invece delle competenze effettive, oltre ad ammiccare alle inevitabili raccomandazioni. E non solo ancora. Nei programmi concorsuali e nei corsi di abilitazione poco è richiesto in termini di didattica, di psicologia dell’età evolutiva, di pedagogia, di normativa e di legislazione, materie che fra l’altro sono assenti perfino da tanti corsi di laurea che però consentono l’insegnamento. Per quanto riguarda invece la incentivazione del personale, coloro che individuano nella scuola il luogo di imboscamento di gente che a fronte di un magro stipendio svolge poco lavoro hanno buon gioco e facili ascolti, visti fra l’altro i risultati impietosamente diffusi dalle rilevazioni degli organismi internazioni sulle competenze dei nostri alunni. Perché alla fine tutto si riduce a tale equazione quando non c’è differenziazione né sull’impegno, né sulle capacità, né sul ruolo stesso tra i docenti. La soluzione? Non la conosciamo, né mai l’abbiamo incontrata coralmente accettata.

I tagli agli organici serviranno a garantire gli stipendi dei superdirigenti Miur?

da Tecnica della Scuola

I tagli agli organici serviranno a garantire gli stipendi dei superdirigenti Miur?
di R.P.
Per i prossimi giorni è atteso il parere finale della Commissione Affari Costituzionali sul decreto che blocca i contratti pubblici. Ma intanto emerge un nuovo problema: come coprire il costo degli stipendi oltre i 90mila euro? Forse si utilizzeranno i risparmi derivanti dai tagli agli organici.
Il percorso dello schema di regolamento in materia di blocco della contrattazione sembra avere ormai segnato. Se si eccettuano le osservazioni contrarie (del tutto prevedibili e scontate) della Commissione Cultura del Senato tutti gli altri pareri sono andati finora in un’unica direzione e cioè verso l’accettazione del blocco, che molti parlamentari intervenuti nei dibattiti ufficiali hanno definito doloroso ed eccezionale ma anche del tutto inevitabile. Sotto l’aspetto procedurale restano alcuni punti oscuri: la Commissione Affari Costituzionali del Senato che avrebbe dovuto esprimere entro il 7 giugno il parere definitivo da trasmettere al Governo non ha portato a termine il proprio compito, anche se va detto che l’argomento dovrebbe essere messo nuovamente in discussione nei prossimi giorni (ma, 20 giorni fa, nel corso dell’ultima seduta della Commissione il relatore aveva proposto un parere “non ostativo”). Ma c’è un’altra questione ancora più grave che sta emergendo. Se si legge con attenzione il parere espresso qualche giorno fa dalla Commissione Bilancio del Senato si scopre che se anche il Regolamento venisse approvato mancherebbero ancora all’appello 30milioni di euro rispetto ai risparmi previsti dal decreto legge 78 del 2010 da cui ha origine il regolamento stesso. Il fatto è che tale decreto conteneva una norma (la riduzione degli stipendi pubblici superiori ai 90mila euro) che è stata considerata illegittima dalla Corte Costituzionale. E quindi gli stipendi superiori ai 90mila euro vanno erogati per intero; costo dell’operazione: 30milioni di euro. Una parte di questi stipendi (si può ragionevolmente ipotizzare pari a non meno di un terzo e corrispondenti quindi a 10-12 milioni di euro) riguarda anche i super-dirigenti del MIUR. Il problema è semplice: come recuperare la somma? Le norme in vigore sono chiare: si applica la clausola di salvaguardia e cioè si riduco le spese dei ministeri. Nella scuola c’è però sempre il “tesoretto” derivante dai tagli del Piano programmatico del 2008 il cui 30% dovrebbe essere reinvestito nella scuola. E se il MEF e la Ragioneria Generale dello Stato dicessero che per garantire gli stipendi del superdirigenti del Miur si devono utilizzare i risparmi derivanti dai tagli ?
La conseguenza sarebbe paradossale: gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale verrebbero pagati con il blocco degli stipendi di tutto il comparto scuola e grazie al licenziamento di decine di migliaia di precari.
Se così fosse…. ma non andiamo avanti, perché ogni commento sarebbe decisamente inutile.

Contratto si contratto no, contratto dai

da Tecnica della Scuola

Contratto si contratto no, contratto dai
di Lucio Ficara
Mentre in Parlamento prosegue l’esame dello schema di Regolamento sul blocco dei contratti, i sindacati protestano e chiedono unitariamente che si apra al più presto la stagione contrattuale.
Parafrasando una bella e ritmica canzone di Elio e le storie tese , ci verrebbe da esclamare : “contratto si contratto no , contratto dai, contratto fantasma!”. Si parla tanto in questi giorni, da parte del governo, di un ulteriore blocco del contratto scuola, con relativo blocco degli scatti di anzianità. I Sindacati scuola, unitariamente, e sembrerebbe anche convintamente, invitano il governo a non emanare il decreto di blocco dei contratti. Quindi i sindacati si schierano contro il blocco del contratto e chiedono di aprire le trattative per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro dei dipendenti pubblici a partire da quelli della scuola. Bisogna ricordare che il contratto scuola vigente è fermo economicamente e giuridicamente al 2009 e che quindi è scaduto da 4 anni. Nel frattempo il potere d’acquisto ha reso gli stipendi già bassi del personale scolastico ancora più esigui, e per le leggi approvate in questi quattro anni dalla scadenza del contratto, che hanno spesso violato i patti contrattuali, il contratto vigente è stato reso poco più di carta straccia. I sindacati tutti, ricordano che il provvedimento reiterato del blocco dei contratti, sarebbe per il personale della scuola doppiamente penalizzante, in quanto al blocco del contratto si andrebbe ad aggiungere anche il blocco degli scatti di anzianità, che invece sono già previsti dal Contratto vigente e quindi sono già finanziati. Preoccupa il parere favorevole al blocco delle Commissioni Affari Costituzionali e Lavoro della Camera dei deputati e quello presumibile che dovrebbe arrivare a breve dal Senato, in quanto rappresenta un evidente monito che il nuovo contratto della scuola non si farà e quindi continuerà la fase di reiterazione del blocco e quindi di dovere continuare ad avere un contratto fantasma, sempre più delegittimato dall’invasione delle leggi che stanno repentinamente mutando il sistema scolastico italiano. Bloccare il contratto significa costringere il personale della scuola a vivere nell’incertezza normativa, significa costringere migliaia di Rsu ad agire nel caos più assoluto per una dualità contraddittoria tra il contratto fantasma e le leggi dello Stato. Il rinnovo contrattuale servirebbe, dopo alcuni anni di assoluta confusione, a ridare certezze, a fissare le regole del gioco in modo chiaro ed inequivocabile. Non si tratta quindi di un rinnovo soltanto in chiave economica, ma di un rinnovo soprattutto in chiave giuridica. In sostanza per dirla ancora come Elio e le storie tese, vorremmo sperare di non essere la terra dei cachi e quindi vorremmo dire no al contratto fantasma ed avviarci seriamente, per il bene di tutta la scuola italiana, all’apertura immediata di una vera e propria stagione di rinnovo contrattuale. Nel frattempo ci famo due spaghi per distrarci un po’.

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 146

Gazzetta Ufficiale
Serie Generale

Sommario

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 aprile 2013, n. 70


Regolamento recante riordino del sistema di reclutamento e formazione
dei dipendenti pubblici e delle Scuole pubbliche di formazione, a
norma dell’articolo 11 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95,
convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135.
(13G00112)

 

 

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ATTI DEGLI ORGANI COSTITUZIONALI

CONSIGLIO DI STATO

 


DECRETO 11 giugno 2013


Modifiche al decreto 6 febbraio 2004 recante regolamento interno per
il funzionamento del Consiglio di Presidenza della Giustizia
amministrativa. (Decreto n. 78). (13A05350)

 

 

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DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15 febbraio 2013


Approvazione del «Piano Stralcio Erosione Costiera – Litorale Bacino
Liri-Garigliano e Volturno». (13A05318)

 

 

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DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 marzo 2013


Riparto del Fondo di intervento integrativo tra le regioni e le
province autonome per la concessione dei prestiti d’onore e
l’erogazione di borse di studio per l’anno 2012, ai sensi
dell’articolo 16, comma 4, della legge 2 dicembre 1991, n. 390.
(13A05470)

 

 

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DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELLA SALUTE

 


DECRETO 11 febbraio 2013


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Kardon 100». (13A05324)

 

 

Pag. 17

 

 

 


DECRETO 11 febbraio 2013


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Insect Action 200 SC». (13A05325)

 

 

Pag. 21

 

 

 


DECRETO 11 febbraio 2013


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Mitrha 40 SC». (13A05326)

 

 

Pag. 25

 

 

 


DECRETO 11 febbraio 2013


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Tobago 200 SL». (13A05327)

 

 

Pag. 29

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 6 giugno 2013


Determinazione dei quantitativi complessivi delle scorte di sicurezza
e specifiche di petrolio greggio e/o di prodotti petroliferi per
l’anno, scorta 2013. (13A05321)

 

 

Pag. 33

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


DETERMINA 10 giugno 2013


Rinegoziazione del medicinale «Osseor» ai sensi dell’articolo 8,
comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537. (Determina n.
546/2013). (13A05356)

 

 

Pag. 38

 

 

 


DETERMINA 10 giugno 2013


Rinegoziazione del medicinale «Protelos» ai sensi dell’articolo 8,
comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537. (Determina n.
547/2013). (13A05357)

 

 

Pag. 39

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AUTORITA’ DI BACINO DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE

 


COMUNICATO


Aggiornamento delle tavole n. 73, 22, 23 del Piano stralcio per
l’assetto idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo,
Tagliamento, Piave, Brenta-Bacchiglione (PAI-4 bacini). (13A05320)

 

 

Pag. 40

 

 

AUTORITA’ PER LA VIGILANZA SUI CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE

 


COMUNICATO


Chiarimenti in merito alla deliberazione n. 26 del 22 maggio 2013
(Prime indicazioni sull’assolvimento degli obblighi di trasmissione
delle informazioni all’Autorita’ per la vigilanza sui contratti
pubblici di lavori, servizi e forniture, ai sensi dell’art. 1, comma
32 della legge n. 190/2012). (13A05319)

 

 

Pag. 40

 

 

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

 


COMUNICATO


Conferma dell’efficacia del decreto 12 aprile 1999 di individuazione
tra le associazioni di protezione ambientale dell’associazione
Terranostra, in Roma. (13A05328)

 

 

Pag. 40

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale veterinario «Marbiflox 20 mg/ml soluzione iniettabile».
(13A05351)

 

 

Pag. 41

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale veterinario «Ubiflox 100 mg/ml soluzione iniettabile per
bovini e suini (scrofe)». (13A05352)

 

 

Pag. 41

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso veterinario «Conoptal 1% Collirio, sospensione per
cani». (13A05353)

 

 

Pag. 41

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale veterinario «Ubiflox 20 mg/ml soluzione iniettabile per
bovini e suini». (13A05354)

 

 

Pag. 41

 

 

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica al provvedimento n. 335 del 7 maggio 2013
relativo al medicinale per uso veterinario «AviPro SALMONELLA DUO».
(13A05355)

 

 

Pag. 41

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’esercizio dell’attivita’ fiduciaria e di
organizzazione e revisione contabile di aziende rilasciata alla
Societa’ «Valeur Servizi Fiduciari S.p.A.», in Brescia. (13A05322)

 

 

Pag. 42

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’esercizio dell’attivita’ fiduciaria e di
organizzazione e revisione contabile di aziende rilasciata alla
Societa’ «Ariele societa’ fiduciaria e di revisione S.r.l.», in
Milano. (13A05323)

 

 

Pag. 42

 

 

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO ALTO ADIGE

 


COMUNICATO


Scioglimento della societa’ cooperativa «5 Sensi», in Bolzano
(13A05358)

 

 

Pag. 42

 

 

SUPPLEMENTI ORDINARI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 23 aprile 2013


Rideterminazione del cofinanziamento statale del programma operativo
dell’intervento comunitario del Fondo europeo per la pesca in Italia
2007-2013 per le annualita’ 2007-2012, ai sensi della legge n.
183/1987. (Decreto n. 1/2013). (13A05172)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Integrazione del cofinanziamento nazionale dell’annualita’ 2012
relativa al programma di controllo dell’attivita’ di pesca, di cui al
regolamento CEE n. 2847/93, e successive modificazioni ed
integrazioni, ai sensi della legge n. 183/1987. (Decreto n. 2/2013).
(13A05173)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Cofinanziamento nazionale del programma di azioni dirette a
migliorare le condizioni della produzione e della commercializzazione
dei prodotti dell’apicoltura, di cui al Regolamento CE n. 1234/2007,
per la campagna 2012-2013, ai sensi della legge n. 183/1987. (Decreto
n. 3/2013). (13A05174)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Cofinanziamento nazionale dei programmi concernenti azioni di
informazione e di promozione dei prodotti agricoli nei paesi terzi,
di cui al Regolamento CE n. 501/2008 (Dec. C(2012) 4334 del 28 giugno
2012, prima annualita’, ai sensi della legge n. 183/1987. (Decreto n.
4/2013). (13A05175)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Integrazione del cofinanziamento nazionale di un aiuto pubblico per
il pagamento dei premi di assicurazione del raccolto, degli animali e
delle piante, per l’anno 2012, di cui agli artt. 68 – 70 del
Regolamento CE n. 73/2009, ai sensi della legge n. 183/1987. (Decreto
n. 5/2013). (13A05176)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Cofinanziamento nazionale di un aiuto pubblico per il pagamento dei
premi di assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante,
per l’anno 2013, di cui agli artt. 68 – 70 del Regolamento CE n.
73/2009, ai sensi della legge n. 183/1987. (Decreto n. 6/2013).
(13A05177)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Rideterminazione del cofinanziamento nazionale pubblico a carico del
Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987 per il Programma
Operativo Regionale (POR) Sardegna FESR dell’obiettivo Competitivita’
e occupazione, programmazione 2007-2013, annualita’ 2007-2011 e
assegnazione dell’annualita’ 2012, al netto del prefinanziamento del
7,5 per cento. (Decreto n. 7/2013). (13A05178)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Rideterminazione del cofinanziamento nazionale pubblico a carico del
Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987 per il Programma
Operativo Interregionale (POI) «Attrattori culturali, naturali e
turismo» FESR dell’obiettivo Convergenza, programmazione 2007-2013,
annualita’ 2008-2011 e assegnazione dell’annualita’ 2012, al netto
del prefinanziamento del 7,5 per cento. (Decreto n. 8/2013).
(13A05179)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Rideterminazione del cofinanziamento nazionale pubblico a carico del
Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987 per il Programma
Operativo Interregionale (POI) «Energie rinnovabili e risparmio
energetico» FESR dell’obiettivo Convergenza, programmazione
2007-2013, annualita’ 2007-2011 e assegnazione dell’annualita’ 2012,
al netto del prefinanziamento del 7,5 per cento. (Decreto n. 9/2013).
(13A05180)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Rideterminazione del cofinanziamento nazionale pubblico a carico del
Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987 per il Programma
Operativo Regionale (POR) Calabria FSE dell’obiettivo Convergenza,
programmazione 2007-2013, annualita’ 2007-2011 e assegnazione delle
annualita’ 2012 e 2013, al netto del prefinanziamento del 7,5 per
cento. (Decreto n. 10/2013). (13A05181)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Rideterminazione del cofinanziamento nazionale pubblico a carico del
Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987 per il Programma
Operativo Regionale (POR) Calabria FESR dell’obiettivo Convergenza,
programmazione 2007-2013, annualita’ 2007-2011 e assegnazione delle
annualita’ 2012 e 2013 al netto del prefinanziamento del 7,5 per
cento. (Decreto n. 11/2013). (13A05182)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Rideterminazione del cofinanziamento nazionale pubblico a carico del
Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987 per il Programma
Operativo Regionale (POR) Puglia FESR dell’obiettivo Convergenza,
programmazione 2007-2013, annualita’ 2007-2011 e assegnazione delle
annualita’ 2012 e 2013, al netto del prefinanziamento del 7,5 per
cento. (Decreto n. 12/2013). (13A05183)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Rideterminazione del cofinanziamento nazionale pubblico a carico del
Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987 per il Programma
Operativo Nazionale (PON) «Reti e mobilita’» FESR dell’obiettivo
Convergenza, programmazione 2007-2013, annualita’ 2007-2011 e
assegnazione delle annualita’ 2012 e 2013, al netto del
prefinanziamento del 7,5 per cento. (Decreto n. 13/2013). (13A05184)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Rideterminazione del cofinanziamento nazionale pubblico a carico del
Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987 per il Programma
Operativo Nazionale (PON) «Sicurezza per lo sviluppo» FESR
dell’obiettivo Convergenza, programmazione 2007-2013, annualita’
2007-2011 e assegnazione delle annualita’ 2012 e 2013, al netto del
prefinanziamento del 7,5 per cento. (Decreto n. 14/2013). (13A05185)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Cofinanziamento nazionale pubblico a carico del Fondo di rotazione di
cui alla legge n. 183/1987 per il Programma Operativo Regionale (POR)
Basilicata FSE dell’obiettivo Convergenza, programmazione 2007-2013 –
annualita’ 2012, al netto del prefinanziamento del 7,5 per cento.
(Decreto n. 15/2013). (13A05186)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Cofinanziamento nazionale pubblico a carico del Fondo di rotazione di
cui alla legge n. 183/1987 per il Programma Operativo Regionale (POR)
Basilicata FESR dell’obiettivo Convergenza, programmazione 2007-2013,
annualita’ 2012, al netto del prefinanziamento del 7,5 per cento.
(Decreto n. 16/2013). (13A05187)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Cofinanziamento nazionale pubblico a carico del Fondo di rotazione di
cui alla legge n. 183/1987 per il Programma Operativo Nazionale (PON)
«Ricerca e competitivita’» FESR dell’obiettivo Convergenza,
programmazione 2007-2013, annualita’ 2012, al netto del
prefinanziamento del 7,5 per cento. (Decreto n. 17/2013). (13A05188)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Cofinanziamento nazionale pubblico a carico del Fondo di rotazione di
cui alla legge n. 183/1987 per il Programma Operativo Nazionale (PON)
«Ambienti per l’apprendimento» FESR dell’obiettivo Convergenza,
programmazione 2007-2013, annualita’ 2012 e 2013, al netto del
prefinanziamento del 7,5 per cento. (Decreto n. 18/2013). (13A05189)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Cofinanziamento nazionale pubblico a carico del Fondo di rotazione di
cui alla legge n. 183/1987 per i Programmi Operativi Regionali (POR)
Campania, Puglia e Sicilia FSE e per i Programmi Operativi Nazionali
(PON) «Governance e azioni di sistema» e «Competenze per lo Sviluppo»
FSE dell’obiettivo Convergenza, programmazione 2007-2013, annualita’
2013, al netto del prefinanziamento del 7,5 per cento. (Decreto n.
19/2013). (13A05190)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Cofinanziamento nazionale pubblico a carico del Fondo di rotazione di
cui alla legge n. 183/1987 per i Programmi Operativi Regionali (POR)
Campania e Sicilia FESR e del Programma Operativo Nazionale (PON)
«Governance e assistenza tecnica» FESR dell’obiettivo Convergenza,
programmazione 2007-2013, annualita’ 2013, al netto del
prefinanziamento del 7,5 per cento. (Decreto n. 20/2013). (13A05191)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Cofinanziamento nazionale pubblico a carico del Fondo di rotazione di
cui alla legge n. 183/1987 per il programma annuale 2012 del Fondo
europeo per i rimpatri – periodo 2008-2013. (Decreto n. 21/2013).
(13A05192)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Integrazione del cofinanziamento nazionale pubblico a carico del
Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987 per il programma
annuale 2012 del Fondo europeo per i rifugiati – periodo 2008-2013.
(Decreto n. 22/2013). (13A05193)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Cofinanziamento nazionale pubblico a carico del Fondo di rotazione di
cui alla legge n. 183/1987 per il programma operativo «URBACT II»
dell’obiettivo Cooperazione territoriale europea 2007/2013,
annualita’ 2013. (Decreto n. 23/2013). (13A05194)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Cofinanziamento nazionale pubblico a carico del Fondo di rotazione di
cui alla legge n. 183/1987 del progetto comunitario «ARIADNE –
Advanced Research Infrastructure for Archaeological Dataset
Networking in Europe» (Ministero per i Beni e le Attivita’
culturali/ICCU). (Decreto n. 24/2013). (13A05195)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Finanziamento a carico del Fondo di rotazione di cui alla legge n.
183/1987 per l’attuazione degli interventi previsti dal Piano di
Azione Coesione. (Decreto n. 25/2013). (13A05196)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Rideterminazione del cofinanziamento nazionale pubblico a carico del
Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987 per il Programma
Operativo Regionale (POR) Valle d’Aosta FSE dell’obiettivo
Competitivita’ regionale e occupazione, programmazione 2007-2013,
annualita’ 2007-2011 e assegnazione delle annualita’ 2012 e 2013, al
netto del prefinanziamento del 7,5 per cento. (Decreto n. 26/2013).
(13A05197)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

 

 

 

 


DECRETO 23 aprile 2013


Cofinanziamento nazionale pubblico a carico del Fondo di rotazione di
cui alla legge n. 183/1987 dell’azione specifica «Management of
Critical Migration Flows with particular reference to vulnerable
categories and minors» (MA.CRI.MI.FLO 2011) – HOME/2011/EBFX/SA/3017,
di cui all’art. 19 della decisione n. 574/2007/CE, istitutiva del
Fondo per le frontiere esterne. (Decreto n. 27/2013). (13A05198)

 

(Suppl. Ordinario n. 51)

Rassegna Stampa 22 – 24 giugno 2013

in primo piano

 
la Stampa  del  24-06-2013
“TROPPE SCOSSE IN TOSCANA PRONTI BLOCCARE LA MATURITA'” (F.Amabile) [solo_testo] pag. 17
L’Unita’  del  24-06-2013
LE SCOSSE NON SI FERMANO LA MATURITA’ A RISCHIO (P.Stoppon) [solo_testo] pag. 10
la Repubblica  del  24-06-2013
TERREMOTO, IN TOSCANA TORNA LA PAURA. “MATURITA’ A RISCHIO” (M.Bocci) [solo_testo] pag. 21
Corriere della Sera  del  24-06-2013
NUOVO TERREMOTO AL NORD POSSIBILI RINVVI DELLA MATURITA’ (M.Gasparetti) [solo_testo] pag. 23
Giorno/Resto/Nazione  del  24-06-2013
MATURITA’, SCATTA L’ORA DEL QUIZZONE L’ULTIMO SCRITTO E’ IL PIU’ TEMUTO (S.Mastrantonio) [solo_testo] pag. 13
il Messaggero  del  24-06-2013
PER IL LAVORO SI PARTE DAL SUD SUBITO UN MILIARDO DI FONDI UE (B.Corrao) [solo_testo] pag. 3
la Repubblica  del  24-06-2013
NASCE L’ERASMUS DEL LAVORO 300 EURO PER I COLLOQUI ALL’ESTERO (R.Amato) [solo_testo] pag. 3
 

ministro

 
Il Tirreno – Ed. Pisa  del  21-06-2013
GLI SMARTPHONE SI PIEGHERANNO COME UN GIORNALE [solo_testo] pag. 22
Il Tirreno – Ed. Pisa  del  22-06-2013
SCUOLA E BIMBI ROM IO SONO SOLIDALE CON L’EX ASSESSORE [solo_testo] pag. 9
 

ministero

 
Il Tirreno  del  24-06-2013
IL MINISTRO CARROZZA “SE CI SONO RISCHI LA MATURITA’ SLITTA” [solo_testo] pag. 3
il Giornale  del  24-06-2013
IL MINISTRO CARROZZA: “IN CASO DI TERREMOTO SPOSTO LA MATURITA'” [solo_testo] pag. 19
il Messaggero  del  24-06-2013
QUIZZONE IN PALIO I 15 PUNTI PIU’ DIFFICILI (A.Camplone) [solo_testo] pag. 12
Giorno/Resto/Nazione  del  23-06-2013
QUIZZONE, STUDENTI A CACCIA DI SOFFIATE [solo_testo] pag. 10
il Tempo  del  23-06-2013
IN MEZZO MILINE ALLE PRESE COL QUIZZONE [solo_testo] pag. 10
il Giorno – ed. Milano  del  22-06-2013
QUIZZONE, LA GRANDE PAURA UNO STUDETE SU 4 LO TEME E I COMMISSARI SI DIVIDONO (L.Salvi) [solo_testo] pag. 6/7
Avvenire  del  22-06-2013
ALUNNO SOSTIENE ESAMI DI 3` MEDIA IN “LINGUA” SARDA (P.cab.) [solo_testo] pag. 10
La Repubblica – Cronaca di Roma  del  22-06-2013
MATURITA’, COMMISSIONI AL RALLENTATORE “CHE FATICA LE SCHEDE ONLINE DAL MINISTERO” (S.Grattoggi) [solo_testo] pag. 11
la Stampa  del  23-06-2013  
BIGLIETTINI NEI BAGNI ESAME A RISCHIO PER 70 (P.Bottino) [solo_testo] pag. 9  
Corriere dell’Umbria  del  22-06-2013  
“IL BONUS MATURITA’ VA SOSPESO” [solo_testo] pag. 9  
il Mattino  del  23-06-2013  
MATURITA’, AL SUD SOLO IL 43% CREDE DI TROVARE LAVORO (A.Noto) [solo_testo] pag. 12  
Corriere della Sera  del  23-06-2013  
GIOVANNINI: MISURE SUBITO E PIANI PER I GIOVANI (Pa.fo.) [solo_testo] pag. 5  
il Gazzettino  del  23-06-2013  
GIOVANI SENZA LAVORO ORA L’EUROPA PENSA A MISURE STRAORDINARIE (G.Brunetti) [solo_testo] pag. 25  
Avvenire  del  22-06-2013  
LAVORO, DECRETO IL 26. MA I FONDI UE NON BASTANO (N.Pini) [solo_testo] pag. 6  
il Manifesto  del  22-06-2013  
GIOVANI DISOCCUPATI? ESPORTIAMOLI (T.Perna) [solo_testo] pag. 15  
Giorno/Resto/Nazione  del  22-06-2013  
AUTO, I GIOVANI STANNO ALLA LARGA DAL MITO SOLO UNO SU SEI LA VORREBBE (SE POTESSE) [solo_testo] pag. 25  
Italia Oggi  del  22-06-2013  
PD, FRONDA SULLE DELEGHE IN BIANCO PER SCUOLA E UNIVERSITA’ (G.Pistelli) [solo_testo] pag. 6  
L’Unita’  del  23-06-2013  
GELMINI PREDICA BENE MA HA RAZZOLATO MALE (G.Luzzatto) [solo_testo] pag. 18  
la Nazione – Cronaca di Firenze  del  22-06-2013  
SINDACATI VERSIONE LOTTA CONTINUA MA LA FIALS DICE NO AGLI SCIOPERI (M.Pieraccini) [solo_testo] pag. 5  
Corriere di Como (Corriere della Sera)  del  22-06-2013  
ATTENTI A NON SOTTOVALUTARE LA SFIDA DELL’ESAME DI TERZA MEDIA (C.Fontana) [solo_testo] pag. 7  
Corriere di Como (Corriere della Sera)  del  22-06-2013  
EDUCATORI PER BIMBI DISABILI SICURI SOLO FINO A DICEMBRE (A.Campaniello) [solo_testo] pag. 10  
Corriere di Como (Corriere della Sera)  del  22-06-2013  
DAI PRECARI AL MAESTRO UNICO I NODI IRRISOLTI DELLA SCUOLA (G.Amarotti) [solo_testo] pag. 11  
il Sole 24 Ore  del  24-06-2013  
GLI STUDENTI DIVENTANO “TECNO ANGELS” (S.l.) [solo_testo] pag. 14  
Gazzetta di Parma  del  23-06-2013  
EDUCAZIONE MOTORIA? SOLO INSEGNANTI LAUREATI (C.cal.) [solo_testo] pag. 24  
Il Secolo XIX  del  23-06-2013  
IL GOVERNO SBLOCCA IL BONUS PER LE CASE ANTISISMICHE [solo_testo] pag. 7  
Giorno/Resto/Nazione  del  23-06-2013  
“RAGAZZI, QUA CI VORREBBE UN POETA” PARMITANO TORNA AL LICEO. DALLO SPAZIO (R.Di meo) [solo_testo] pag. 10  
il Messaggero  del  23-06-2013  
UN COMPUTER PER MAESTRO (E.Romanelli) [solo_testo] pag. 23  
Corriere della Sera  del  22-06-2013  
BASTA GIOCHI PER SOLE BIMBE SVOLTA NELLA SCUOLA FRANCESE (S.Montefiori) [solo_testo] pag. 19  
il Sole 24 Ore  del  24-06-2013  
COSI’ IL VOLONTARIATO LAUREA LA SOLIDARIETA’ (E.si.) [solo_testo] pag. 14  
Il Fatto Quotidiano  del  23-06-2013  
“LA BELLE ARTI DEGLI INGANNI” I CONCORSI TRUCCATI A BRERA (P.Tessadri) [solo_testo] pag. 9  
il Messaggero  del  24-06-2013  
IL MISTERO DEL TEMPO (P.Di paolo) [solo_testo] pag. 17  
Eventi (Sole 24 Ore)  del  24-06-2013  
PARMITANO, UN LAVORO VERAMENTE SPAZIALE [solo_testo] pag. 2  
Eventi (Sole 24 Ore)  del  24-06-2013  
SEMPRE PIU’ IN ORBITA LA RICERCA SPAZIALE ITALIANA [solo_testo] pag. 1  
Eventi (Sole 24 Ore)  del  24-06-2013  
AL VIA IL CLUSTER TECNOLOGICO AEROSPAZIALE [solo_testo] pag. 3  
Eventi (Sole 24 Ore)  del  24-06-2013  
IL PIEMONTE IN EUROPA CON 5 PROGETTI AEROSPAZIALI [solo_testo] pag. 4  
L’Unita’  del  22-06-2013  
CNR, I NOVANT’ANNI DELLA RICERCA (P.Greco) [solo_testo] pag. 19  
Corriere della Sera  del  24-06-2013  
UN DECRETO PER VIETARE GLI OGM IL MINISTRO: “NON CI SERVONO” (M.De bac) [solo_testo] pag. 29  
la Repubblica  del  23-06-2013  
BIO PLASTICA (V.Gualerzi) [solo_testo] pag. 40/41  
Corriere della Sera  del  22-06-2013  
IL CASCHETTO CHE LEGGE NEL PENSIERO DEI MALATI DI SLA (M.pap.) [solo_testo] pag. 25  
   

pubblica amministrazione e società

 
   
Corriere della Sera  del  24-06-2013  
LETTA E L’AUMENTO DELL’IVA: DECISO QUANDO C’ERA BERLUSCONI (M.Galluzzo) [solo_testo] pag. 2/3  
il Messaggero  del  22-06-2013  
IVA E OCCUPAZIONE, MANCANO 2 MILIARDI SGRAVI SUL LAVORO ANCHE AGLI OVER 50 (L.Cifoni) [solo_testo] pag. 2/3  
Italia Oggi Sette  del  24-06-2013  
RITARDI DELLA P.A., PER LE IMPRESE OLTRE AL DANNO ANCHE LA BEFFA (A.Ciccia) [solo_testo] pag. 3  
il Sole 24 Ore  del  23-06-2013  
LA PA CHE RITARDA PAGA [solo_testo] pag. 5  
Italia Oggi  del  22-06-2013  
FONDI UE, CORSIA PREFERENZIALE (F.Cerisano) [solo_testo] pag. 24  
Corriere della Sera  del  24-06-2013  
LA DECISIONE DELL’UNESCO: VILLE E GIARDINI DEI MEDICI PATRIMONIO DELL’UMANITA’ [solo_testo] pag. 29  
   
   
A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi

Decreto Direttoriale 24 giugno 2013 n. 1222

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’università, l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricercaDecreto Direttoriale 24 giugno 2013 n. 1222

Parziale rettifica ed integrazione alla graduatoria dei progetti di Innovazione Sociale – Bando D.D. 391/Ric del 5 luglio 2012

 

IL CAPO DIPARTIMENTO

VISTO                   il D.L. 16 maggio 2008 n. 85, come convertito con Legge del 14 luglio 2008 n. 121, e in particolare l’articolo 1 che accorpa il Ministero dell’Istruzione con il Ministero dell’Università e della Ricerca;
VISTO                   il D.P.C.M. del 6 agosto 2008 “Ricognizione, in via amministrativa delle strutture trasferite al MIUR, ai sensi dell’articolo 1, comma 8, del decreto-legge del 16 maggio 2008 n. 85, convertito dalla Legge del 14 luglio 2008 n. 121“;
VISTO                   il D.P.R. del 3 giugno 2011 n. 132 “Regolamento recante modifiche al D.P.R. del 20 gennaio 2009, n. 17, concernente la riorganizzazione del MIUR, ex art. 2, comma 8-bis, del D.L. 30 dicembre 2009, n. 194, convertito dalla Legge 26 febbraio 2010, n. 25“;
VISTA                    la Legge n. 241/1990 e ss.mm.ii.;
VISTO                   il D.L. n. 83 del 22 giugno 2012 “Misure urgenti per la crescita del Paese”, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, con particolare riferimento agli articoli 60, 61, 62 e 63;
VISTO                   il D.M. n. 593 dell’8 agosto 2000 e ss.mm.ii., attuativo del D.Lgs. n. 297/1999 e ss.mm.ii., e in particolare l’articolo 12 per l’attuazione di interventi con procedura negoziale;
VISTO                   l’Avviso pubblicato con Decreto Direttoriale n. 391/Ric del 5 luglio 2012 (di seguito Avviso) per la presentazione di Idee Progettuali per “Smart Cities and Communities and Social Innovation”, con termine di scadenza al 7 dicembre 2012;
VISTI                     il Decreto Direttoriale n. 415/Ric del 12 luglio 2012; il Decreto Direttoriale n. 924/Ric del 7 dicembre 2012; il Decreto Direttoriale n. 186/Ric del 31 gennaio 2013;
VISTO                   che il Dott. Emanuele Fidora, Direttore Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca è Responsabile Unico del Procedimento per il richiamato Avviso;
CONSIDERATO  che, alla scadenza dei termini previsti dall’Avviso, sono stati correttamente trasmessi n. 408 Progetti di Innovazione Sociale;
VISTI                     i decreti di nomina della commissione di valutazione n. 231 del 8 febbraio 2013, n. 256 del 13 febbraio 2013 e n. 285 del 15 febbraio 2013;
CONSIDERATO  che l’attività valutativa compiuta dalla predetta Commissione si è conclusa in data 28 febbraio 2013 con la trasmissione al responsabile unico del procedimento degli atti prodotti e della proposta di graduatoria finale;
VISTA                    la nota Prot. n. 3813 del 28 febbraio 2013 con la quale il RUP, verificata la correttezza della procedura espletata, ha trasmesso gli atti valutativi allo scrivente Capo Dipartimento;
VISTO                   il Decreto Direttoriale n. 371 del 28 febbraio 2013, recante la graduatoria  generale dei Progetti di Innovazione Sociale, contenuta nella tabella allegata al suddetto decreto (Allegato 1);
VISTA                    la nota Prot. n.  del 18 giugno 2013 con la quale il RUP, verificata la capienza della dotazione finanziaria ancora disponibile per i Progetti di Innovazione Sociale con punteggio non inferiore a 60 punti, ha trasmesso allo scrivente Capo Dipartimento una proposta di integrazione della graduatoria;
RITENUTO          di poter ammettere al finanziamento ulteriori  progetti fino a concorrenza delle risorse disponibili;

 

DECRETA

ART. 1

  1. A parziale rettifica ed integrazione di quanto disposto dal Decreto Direttoriale n. 371 del 28 febbraio 2013, verificata la dotazione finanziaria ancora disponibile per i Progetti di Innovazione Sociale, secondo quanto comunicato dal Responsabile Unico del Procedimento, i progetti indicati  nell’allegato 1 al presente decreto, che forma parte integrante e sostanziale dello stesso, sono ammessi a finanziamento.
  2. Restano ferme tutte le disposizioni del suddetto D.D. n. 371 non modificate dal presente decreto.
Roma, 24 giugno 2013

IL  CAPO DIPARTIMENTO
f.to Raffaele LIBERALI

ddg24613

24 giugno Terza prova scritta Esame II Ciclo

Si svolge il 24 giugno la terza prova scritta dell’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di Istruzione.

Con nota 21 giugno 2013, Prot.12757, il Ministro, a seguito degli eventi sismici verificatisi il 21 giugno 2013 nelle Regioni Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia e Veneto, dispone che, in deroga all’art.12 dell’OM n.13/2013, la terza prova scritta, già fissata per lunedì 24 giugno 2013, possa essere programmata dai Presidenti di commissione in data successiva e con eventuale spostamento della sede di esame.