Eliminare chiamata diretta e ambiti territoriali, richiesto il parere della Ministra Azzolina

da Orizzontescuola

di redazione

Disegno di legge sull’abolizione della chiamata diretta e degli ambiti territoriali: provvedimento approvato al Senato, pareri contrari all’esame in Commissione cultura della Camera.

Ricordiamo che in attesa dell’iter legislativo l’effetto di chiamata diretta e ambiti territoriali è sospeso tramite un accordo sindacale con l’ex Ministro Bussetti.

Naturalmente i docenti che hanno acquisito la titolarità su scuola (questa modifica è già avvenuta al SIDI a partire da marzo 2019) non la perderanno, i trasferimenti continueranno ad essere organizzati sulla base del contratto e nessun Dirigente Scolastico potrà utilizzare la chiamata diretta ma dal punto di vista normativo chiamata diretta e ambiti territoriali esisteranno sino a quando non saranno aboliti per legge.

La contrarietà arriva in particolare da Gabriele Toccafondi, Italia Viva, il quale ha sottolineato che significherebbe abrogare specifiche disposizioni della legge n.107 del 2015, approvata con il governo Renzi, ovvero una legge a cui egli stesso, da sottosegretario all’istruzione, aveva lavorato. Secondo Toccafondi, inoltre, è necessario richiedere il parere della ministra Lucia Azzolina.

Contraria alla proposta anche Forza Italia con Valentina Aprea. Favorevole invece l’onorevole Rossano Sasso (Lega).

Ricordiamo che con la chiamata diretta, introdotta dalla legge 107/2015, i docenti venivano assunti e trasferiti su ambito territoriale e poi presentavano il CV alle scuole, in attesa del colloquio con il dirigente scolastico che avrebbe scelto il docente più adatto all’offerta formativa della scuola e avrebbe offerto un contratto triennale.

La senatrice Granato (M5S), promotrice della proposta, aveva ricordato alla ministra Azzolina, non appena designata nuovo Ministro dell’istruzione dal Premier Conte: “Ci sono docenti assunti o divenuti soprannumerari tra il 1º settembre 2015 e il 31 agosto 2019, sospesi negli ambiti territoriali che aspettano di diventare titolari su scuola”.