Mondadori mette a disposizione dei docenti l’intero patrimonio di contenuti digitali

da Il Sole 24 Ore

di Maria Piera Ceci

Scuole ancora chiuse a causa del coronavirus. Editoria scolastica che fa la sua parte per aiutare gli insegnanti impegnati nella didattica a distanza.
Mondadori Education e Rizzoli Education, le case editrici di editoria scolastica del Gruppo Mondadori, hanno deciso di mettere a disposizione dei docenti l’intero patrimonio di contenuti digitali: oltre 40 giga, più di 12.000 contenuti tra video, audio, mappe personalizzabili, playlist, testi facilitati per l’inclusione, 50 lesson plan, vari webinair e un corso gratuito di 16 ore dedicato ai docenti sulla didattica a distanza. Tutti i contenuti sono stati suddivisi per materia e per ordine scolastico, dalla scuola primaria alla secondaria di primo e di secondo grado.

Il Gruppo Mondadori ha inoltre aderito all’iniziativa di solidarietà digitale lanciata dal ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione e ha dato accesso gratuito per tre mesi all’edizione digitale 2020 del Nuovo Devoto-Oli, il vocabolario dell’italiano contemporaneo.

«State tenendo stretto in mano il filo che vi lega ai vostri studenti, sperimentando nuove modalità per trasmettere il sapere. Perché le classi in realtà non hanno mura», spiega in un messaggio di ringraziamento agli insegnanti Antonio Porro, presidente e amministratore delegato di Mondadori Education e Rizzoli Education.

Il momento è decisamente particolare. Insegnanti e ragazzi a casa per lungo tempo, senza aule, banchi e lavagne. Il momento richiede uno sforzo collettivo per far procedere la macchina della didattica. Parte da qui la vostra iniziativa?
«Mondadori e Rizzoli Education hanno pensato che, visto che uno studente su quattro studia sui nostri testi, si dovesse fare qualcosa di importante per seguire il grande esempio che gli insegnanti italiani stanno dimostrando per non paralizzare l’istruzione in settimane così complicate. Ci siamo resi conto che l’aiuto più importante che come casa editrice potevamo assicurare agli insegnanti e ai nostri studenti era quello di rendere disponibile una grande quantità di contenuti digitali per la didattica. Con una didattica a distanza forzata come quella che stanno vivendo i nostri ragazzi, abbiamo pensato che non bastasse fare uno sforzo per aiutare gli insegnanti che già utilizzano i testi scolastici delle nostre case editrici, ma che in un momento così complicato un’azienda e una casa editrice con senso di responsabilità dovesse rendere disponibili i suoi prodotti editoriali a tutti gli insegnanti, sia a quelli che già studiano sui libri e insegnano utilizzando i nostri prodotti editoriali sia agli altri. Quindi abbiamo deciso di rendere disponibili sulla nostra piattaforma la totalità dei nostri contenuti, scaricabili in maniera aperta e libera, senza obbligo di registrazione, in maniera totalmente gratuita. Stiamo parlando di oltre dodicimila contenuti digitali, video audio, mappe concettuali, esercizi e test. Una serie di strumenti che in questo momento difficile che stanno attraversando le scuole italiane possa facilitare il compito non facile che stanno svolgendo i nostri insegnanti».

Insegnanti che si sono messi in gioco e stanno utilizzando strumenti digitali a cui in molti casi non erano ancora abituati.
«È così. Lo dimostra il fatto che nelle ultime quattro settimane l’utilizzo delle piattaforme digitali e dei contenuti digitali di qualità, cioè quelli pubblicati dagli editori di scolastica, è cresciuto più di quanto non fosse accaduto negli ultimi dieci anni. Nel caso delle piattaforme di Mondadori Education e Rizzoli Education, a una base di circa 1,1 milioni di utenti attivi tra docenti e studenti, nelle ultime due settimane si sono aggiunti tra i 10.000 e i 15.000 nuovi iscritti al giorno, è aumentato di 30 volte l’uso delle Classi Virtuali, più di 15 volte l’uso dei Test e 6 volte l’uso delle App di lettura, con un traffico sul sito cresciuto di 8 volte su base giornaliera».

Quindi anche l’editoria scolastica sta vivendo un momento di cambiamento da cui probabilmente non si tornerà indietro.
«Credo proprio di sì. Ciò che di positivo possiamo registrare in una fase così complicata come questa sta proprio nel fatto che, quando gli insegnanti potranno finalmente ritornare nelle classi a fare lezione di persona con i propri studenti, probabilmente il contenuto digitale, l’apprendimento e l’utilizzo di tecniche di didattica complementare a quella tradizionale non verrà dimenticata e quindi anche l’istruzione nel nostro Paese potrà certamente migliorare».