M. Murgia e C. Tagliaferri, Morgana (Storie di ragazze che tua madre non approverebbe)

Due donne…tante donne

di Antonio Stanca

   Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, una scrittrice impegnata anche nel teatro, nell’osservazione e valutazione di moderni problemi sociali, civili, culturali, morali, in programmi televisivi, ed una curatrice di trasmissioni radiofoniche nonché collaboratrice di progetti online, avevano pubblicato, nel 2019, presso Mondadori, Morgana (Storie di ragazze che tua madre non approverebbe). Nel 2020 l’opera è comparsa come allegato al quotidiano “la Repubblica”. Contiene dieci storie riferite alla vita e alle opere di dieci donne che sono state particolari, diverse dal modello femminile dei loro ambienti, dei loro tempi. Di qualunque tipo questi siano stati esse sono contravvenute ai costumi diffusi fossero privati o pubblici, della famiglia o della società. Hanno seguito tendenze, ambizioni, aspirazioni proprie, hanno sofferto, hanno lottato per poterle realizzare. Non le hanno mai abbandonate, non vi hanno rinunciato e riuscite sono ad ottenere quanto volevano.

   Sono state donne di spettacolo come Grace Jones o scrittrici come le sorelle Brontë, religiose come Caterina da Siena o pattinatrici come Tonya Harding, eclettiche come Moira Orfei o giovanissime attrici come Shirley Temple, architetti come Zaha Hadid o stiliste come Vivienne Westwood. Di queste e di altre donne si scrive nel libro con una forma espressiva disinvolta, scorrevole che attira il lettore. Lo incuriosisce pure perché tante sono le novità che di quelle donne si vengono a sapere. Alcune di loro sono ancora in vita, altre sono scomparse, alcune si sono mosse nei confini della propria nazione, altre in quelli del mondo: ognuna ha vissuto una sua condizione, una sua situazione, è nata in un suo posto, ha avuto una sua origine, una sua formazione ma tutte hanno voluto le stesse cose, tutte hanno pensato a come andare oltre il contesto, superare le regole, migliorare quanto avevano, ottenere risultati che le segnassero per sempre. E ce l’hanno fatta, a costo di rinunce, sacrifici, sofferenze di ogni genere i loro sono diventati dei “casi” eccezionali, unici, la loro fama è fissata per sempre. Personaggi della storia, della cultura, dell’arte, protagoniste dei tempi sono diventate: è una prova di quanto l’intelletto femminile possa ottenere, di come non sia inferiore, minore rispetto a quello maschile.

  Tranne per alcune i tempi di queste donne sono moderni e i problemi da esse incontrati nel loro cammino mettono in evidenza come ancora oggi si sia contrari a riconoscere capacità, qualità alle donne, come ancora oggi esista, valga una concezione maschilista, misogina della vita. Il loro esempio, le loro lotte per emergere dallo stato di esclusione, d’inferiorità al quale sembravano destinate, dimostrano come la donna non abbia ancora raggiunto quella parità alla quale aspira da tanto tempo. E’ una testimonianza la loro che la Murgia e la Tagliaferri hanno voluto proporre per far vedere quanto siano capaci le donne, per invitare a considerarle diversamente, per muovere verso una loro maggiore comprensione e stima.

  I risultati da quelle donne raggiunti sono stati eccellenti, altrettanto i riconoscimenti, ognuna ha superato quanto nel suo campo era stato fino ad allora ottenuto, tutte sono entrate a far parte dell’universo dei “grandi”: è tempo di accorgersi della donna!