Bianchi: ‘Riapriremo al più presto le scuole’. Question time alla Camera del ministro dell’Istruzione

da Tuttoscuola

Riapertura delle scuole: oggi il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è stato protagonista di un question time proprio su questo tema. Da Vacca (M5S) a Meloni, sono stati diversi gli interrogativi posti al titolare del dicastero di Viale Trastevere. Ferma la linea del Ministro: “Riapriremo al più presto le scuole“.

Nello specifico Gianluca Vacca e altri deputati del M5S hanno messo in evidenza che “i Paesi europei che hanno deciso di mantenere le scuole aperte, sempre nel rispetto dei protocolli sanitari indicati dai diversi Stati, non hanno riscontrato alcun incremento della curva pandemica” e che “secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie, l’apertura delle scuole non risulta essere, scientificamente, una misura di contrasto che possa incidere in modo significativo sul controllo della pandemia in corso”. I deputati del M5S firmatari dell’interrogazione hanno chiesto a Bianchi “quali iniziative intenda porre in essere al fine di garantire la riapertura in sicurezza delle istituzioni scolastiche, con priorità per le scuole dell’infanzia e del primo ciclo, anche al fine di agevolare il recupero della socialità e dell’equilibrio psicofisico, oltre che permettere ai genitori una ripresa dell’attività lavorativa”. “Mi preme anzitutto chiarire – ha risposto il Ministro – come la scuola non si sia mai fermata. Lo scenario epidemiologico si è modificato.  Nella convinzione che la prolungata sospensione della didattica in presenza determini conseguenze non solo sugli apprendimenti ma anche sulla socialità, il Governo sta lavorando intensamente per far tornare gli studenti nelle aule, imprimendo una vigorosa accelerazione al piano vaccinale”.

Giorgia Meloni ha poi dichiarato che “secondo il principio di precauzione si dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di mantenere le scuole aperte al fine di contenere i danni, ancora non misurabili scientificamente in tutta la loro portata, che la loro chiusura reca alla salute psicofisica dei ragazzi e delle loro famiglie”. E ha concluso chiedendo al Ministro “se non ritenga necessario adottare le iniziative di competenza per riaprire le scuole in sicurezza attraverso il reperimento di ulteriori spazi e l’installazione di adeguati meccanismi di aereazione, nonché in raccordo con l’auspicabile potenziamento della campagna vaccinale”. Ella Bucalo (FdI), nell’interrogazione, cita la ricerca secondo la quale “non risulterebbero evidenze scientifiche in merito ai vantaggi della chiusura delle scuole”.

“I dati del sistema di monitoraggio dei casi Covid-19 in Italia – ha risposto Bianchi – hanno dettato un rafforzamento delle misure di mitigazione su tutto il territorio nazionale per contenere gli effetti della diffusione di nuove varianti mentre parallelamente si procede con le vaccinazioni. Ciò si riflette nella linea del dpcm del 2 marzo scorso, elaborata anche all’esito del proficuo confronto tra il Governo e le Regioni e trova fondamento, è bene rimarcarlo, nei pareri del Comitato Tecnico Scientifico e nei dati forniti nelle ultime settimane dall’Istituto Superiore di Sanità sulla diffusività delle varianti. Nondimeno riprendere le attività didattiche in presenza rappresenta un obbiettivo prioritario che il Governo condivide pienamente. Con il decreto-legge “Sostegni”, abbiamo stanziato, come ricordato, le necessarie risorse – 150 milioni – per l’acquisto di ulteriori dispositivi di protezione e materiali per l’igiene individuale e degli ambienti, per la predisposizione di presidi medico – sanitari di supporto all’attività di somministrazione di test diagnostici alla popolazione scolastica e all’espletamento del contact tracing per il più efficace e tempestivo raccordo con i Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali”.

“Infine, posso rassicurarla – ha concluso il Ministro – che è costante il monitoraggio della situazione relativa ai contagi e alla diffusione delle varianti del Covid-19 nelle scuole anche al fine di potenziare il piano vaccinale in tutte le realtà territoriali”