Prof senza green pass assenti, supplenti dal quinto giorno

da Il Sole 24 Ore

di Cl. T.

Il supplente, chiamato a sostituire il docente senza green pass, potrà essere nominato «a partire dal primo giorno di sospensione formale dal servizio, ovvero a decorrere dal quinto giorno dell’assente ingiustificato». Il chiarimento arriva dal ministero dell’Istruzione, con una circolare inviata il 14 agosto alle scuole, che risponde a una serie di quesiti tecnici sollevati dagli stessi istituti.

Il certificato verde, come prevede la legge (il Dl 111), viene rilasciato dopo aver effettuato la prima dose o il vaccino monodose da 15 giorni, aver completato il ciclo vaccinale, essere risultati negativi a un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti, essere guariti da Covid-19 nei sei mesi precedenti.

Da settembre e fino al 31 dicembre, quindi, per entrare a scuola occorre esibire la certificazione verde (cioè vale anche per il personale dei servizi educativi dell’infanzia); la verifica è in capo ai presidi (ma può essere delegata a personale della scuola), e dovrà essere svolta attraverso una applicazione che il ministero renderà disponibile gratuitamente . Non è necessario, ha chiarito la circolare, acquisire copia della certificazione del dipendente, a prescindere dal formato in cui essa sia esibita, ma è sufficiente la registrazione dell’avvenuto controllo. Il mancato possesso della certificazione verde è, dalla norma, qualificato come “assenza ingiustificata” e il personale scolastico che ne è privo non può svolgere le funzioni proprie del profilo professionale, né permanere a scuola. La conseguenza giuridica, è anch’essa prevista dalla norma: a decorrere dal quinto giorno, scatta la sospensione senza stipendio; e la riammissione in servizio potrà avvenire non appena si sia acquisito il green pass. Per non avere “compresenti a scuola” sia il supplente che il sostituito, il contratto di supplenza, come detto, partirà dal quinto giorno dell’assente ingiustificato, con una durata del rapporto «condizionata al rientro in servizio» (del sostituto).

A oggi circa 200mila unità, tra docenti e personale Ata, non sono in possesso del green pass. Secondo le primissime stime dei presidi (si veda intervista qui accanto) alla fine, tra no vax ed esentati (per motivi medici) potrebbero essere circa 100mila persone senza certificazione verde (con tutti i problemi di gestione dell’organizzazione didattica che ciò comporta).

Dal ministero fanno sapere che stanno per arrivare oltre 400 milioni per garantire la ripresa in sicurezza a settembre, ripartiti tra gli Usr sulla base di tre criteri: numero di studenti nella regione; numerosità delle classi; indicatore di fragilità Invalsi. Con queste somme, fino al 31 dicembre, si potranno reclutare fino a circa 22mila docenti termine (organico aggiuntivo Covid) per il potenziamento degli apprendimenti e sino a circa 22mila unità di personale tecnico-amministrativo (Ata), sempre a tempo determinato, per le finalità connesse all’emergenza sanitaria.

In via straordinaria arriveranno alle scuole anche altri 350 milioni per l’acquisto, tra l’altro, di mascherine, materiali per l’igiene, servizi professionali per supporto e assistenza psico-pedagogica. Per favorire la didattica in presenza, poi, sono previsti ulteriori 70 milioni per affitti di immobili e noleggi di strutture modulari temporanee, e 200 milioni di per lavori di messa in sicurezza e ampliamento e adeguamento delle aule.