Visite fiscali per i dipendenti pubblici in caso di malattia

Visite fiscali per i dipendenti pubblici in caso di malattia alla luce della sentenza TAR Lazio del 3 novembre 2023. Stato dell’arte

Carmelo Salvatore BENFANTE PICOGNA, Dario Angelo TUMMINELLI, Zaira MATERA

Potrebbero esserci novità in arrivo nel pubblico impiego (personale scolastico compreso) in merito alle cosiddette fasce orarie di reperibilità per le visite fiscali atte ad accertare l’effettiva sussistenza dei requisiti per assentarsi dal servizio in occasione di eventi morbosi.

Il decreto 17 ottobre 2017, n. 206 “Regolamento recante modalità per lo svolgimento delle visite fiscali e per l’accertamento delle assenze dal servizio per malattia, nonché l’individuazione delle fasce orarie di reperibilità, ai sensi dell’articolo 55-septies, comma 5-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”, meglio conosciuto come decreto “Madia-Poletti”, dal nome degli ex Ministri  dell’allora governo Gentiloni, per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia e per il lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, è stato recentemente interessato dall’intervento del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio che, con sentenza  n. 16305 del 3 novembre 2023 (consultabile integralmente al link diretto https://portali.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=tar_rm&nrg=201802760&nomeFile=202316305_01.html&subDir=Provvedimenti) ne ha acclarato l’illegittimità, dichiarando l’incostituzionalità dell’art. 3.

La sentenza impone la cosiddetta armonizzazione della disciplina delle fasce orarie di reperibilità tra il settore pubblico e quello privato evidenziando una manifesta disparità di trattamento fra i due settori, con evidente violazione degli artt. 3 e 97 della Costituzione non avendone rispettato il principio di uguaglianza.

I dipendenti pubblici, difatti, sono stati soggetti a controlli più severi, rafforzati e restrittivi, considerati da molti come uno sviamento del potere di controllo dello Stato imponendo una fascia di controllo “quasi doppia” (7 ore a fronte di 4 nell’arco di una giornata) rispetto ai lavoratori del settore privato, in contrasto anche con il diritto alla tutela della salute sancito dalla Carta costituzionale dall’art. 32

Il ricorso al Tribunale presentato nel lontano 2018 (numero di registro generale 2760), è stato promosso dall’Organizzazione sindacale UIL Pubblica amministrazione, sindacato della Polizia penitenziaria, contro la Presidenza del Consiglio e il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Con l’annullamento del D.M. 206/2017 viene così a cadere una delle disposizioni attuative della “riforma Madia”, Decreto Legislativo 25 maggio 2017, n. 75 e del disegno di riforma disposto con la Legge 7 agosto 2015, n. 124 “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”.

Il decreto dovrà quindi essere riscritto tenendo conto del pronunciamento del TAR con la citata sentenza, a meno che nelle more non venga proposto ricorso d’appello per la sospensione dell’esecutività della sentenza di primo grado al Consiglio di Stato, organo con funzioni giurisdizionali di secondo grado.

Bibliografia  

  • COSTITUZIONE Italiana, artt. 3 – 32 e 97
  • LEGGE 7 agosto 2015, n. 124 “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche
  • DECRETO LEGISLATIVO 30 marzo 2001, n. 165 “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
  • DECRETO LEGISLATIVO 25 maggio 2017, n. 75 “Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a), e 2, lettere b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lettere a), c), e), f), g), h), l) m), n), o), q), r), s) e z), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche
  • DECRETO 17 ottobre 2017, n. 206 “Regolamento recante modalità per lo svolgimento delle visite fiscali e per l’accertamento delle assenze dal servizio per malattia, nonché l’individuazione delle fasce orarie di reperibilità, ai sensi dell’articolo 55-septies, comma 5-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165
  • TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE del Lazio, Sezione IV-ter, sentenza n. 16305 del 3 novembre 2023