AA.VV., Capodanno in giallo

Tanti autori, tanti lettori

di Antonio Stanca

   Con Capodanno in giallo, riedito l’anno scorso da Sellerio nella serie “Promemoria”, la casa editrice siciliana ha voluto continuare un progetto iniziato da tempo che consiste nella pubblicazione periodica di una breve antologia di racconti “gialli”. Ha avuto molto successo, vi hanno aderito scrittori di questo genere, ognuno con un racconto, e attirati sono stati i lettori dalla possibilità, dalla facilità di venire a contatto, tramite una lettura unica, con autori diversi, col loro diverso modo di scrivere, costruire una vicenda, con vicende diverse.

   Un’iniziativa riuscita si può dire! Una finalità didattica, sociale ha assunto!

   Anche in Capodanno in giallo ci sono autori tra i più noti del genere quali Aykol, Camilleri, Costa, Malvaldi, Manzini, Recami. Nell’antologia compare un loro racconto. Ogni racconto è un caso poliziesco, ogni caso un enigma da risolvere, in ognuno tra chi è colpevole, chi indaga, chi assiste, chi partecipa, chi sa, chi non sa, chi parla, chi tace, tra uomini e donne, innamorati e amanti, sono tante le persone che compaiono, si muovono, tanti i luoghi che le vedono, tanti i motivi, gli interessi, i rapporti che tra loro corrono. Se alla varietà propria di un singolo racconto si aggiunge quella di ogni altro, quella che li fa diversi tra loro, si capisce l’interesse che queste pubblicazioni stanno suscitando tra i lettori. Li incuriosiscono per le tante cose che fanno loro scoprire, sapere. Come la promessa di un piacere si presentano e da qui il loro successo. Permettono di passare con una sola lettura da una città ad un’altra, da un reato ad un altro, da un investigatore ad un altro, di trovarsi tra ambienti, persone, usi, costumi completamente diversi, di partecipare di vite diverse. In uno spettacolo variamente composito si trasformano queste antologie, uno spettacolo ricco di sorprese, rivelazioni e tutto tramite un solo libro.

   È un progetto che sta riuscendo bene e non poteva andare diversamente. C’è d’ammirarlo sia per quanto fa conoscere sia perché in una maniera utile a promuovere la lettura si è trasformato. Si pensa tanto a come fare, Sellerio lo sta facendo!