Regolamento valutazione, il Senato dice sì

da Tecnica della Scuola

Regolamento valutazione, il Senato dice sì
di Alessandro Giuliani
Grazie ai voti a favore di Pdl e Lega, con il Pd contrario sino all’ultimo, il provvedimento passa ora all’esame del Governo. Che potrebbe anche varare un decreto ad hoc all’ultimo momento. E dare il là ai maggiori poteri alla triade Invalsi, Indire e corpo ispettivo. Ma la strada per i riscontri reali è ancora lunga.
L’atteso parere della Commissione Istruzione e Cultura del Senato sulla valutazione delle scuole e dei suoi dirigenti è arrivato. Ed è stato positivo. Ma, come su queste pagine già preventivato, non si è trattato di un sì all’unisono. Il Pd ha tentato sino all’ultimo, vista la delicatezza dell’argomento per le sorti della scuola pubblica italiana, di far slittare la sua approvazione alla prossima legislatura. La responsabile scuola del Pd, Francesca Puglisi, ha detto al ministro dell’Istruzione Francesco Profumo che “a dieci giorni dal voto, dopo oltre due mesi dallo scioglimento delle Camere, è grave e inopportuna ogni forzatura nell’approvazione del provvedimento sulla Valutazione, che richiede profondi correttivi e nella nomina, a tempo abbondantemente scaduto, dei Presidenti di Invalsi e Indire” ha scritto. E contrari a soluzioni affrettate si erano detti pure i sindacati, in particolare Flc-Cgil e Gilda degli Insegnanti.
L’approvazione al provvedimento, che ora passa al Governo, è arrivata comunque con i voti favorevoli di Pdl e Lega. Si tratta, è bene ricordarlo, di linee generali che dovranno comunque essere ratificate attraverso provvedimenti ulteriori attuativi. E che difficilmente potranno in qualche modo incidere nella stipula del nuovo contratto di lavoro.
Al momento, comunque, se il Governo dovesse dare seguito al provvedimento, emanando probabilmente un decreto ad hoc, l’indirizzo generale della scuola italiana dovrebbe essere segnato: nei prossimi anni cresceranno, infatti, le competenze in questo settore dell’Invalsi, dell’Indire del settore ispettivo. Saranno loro i protagonisti principali della valutazione dei scuole italiane e dei loro dirigenti.