La legge 62 sulla parità è ottima e non va cambiata

da Tecnica della Scuola

La legge 62 sulla parità è ottima e non va cambiata
di R.P.
E’ questo il senso complessivo della posizione assunta dalla ministra Carrozza con un comunicato stampa delle ultime ore.
Per chiarire definitivamente la posizione ufficiale del Ministero e dell’intero Governo sulla questione del rapporto scuola statale-scuola pubblica, Maria Chiara Carrozza ha pensato bene di diramare un comunicato stampa limpido e cristallino. “La legge Berlinguer – sostiene la Ministra riferendosi alla legge 62 del 2000 – delinea un modello che definisce bene i rapporti con le scuole paritarie e definisce anche i vincoli cui devono sottostare, un modello in cui c’è un governo pubblico del sistema”. “Le scuole paritarie – aggiunge ancora Carrozza – coprono in questo momento una parte degli studenti italiani e offrono un servizio che è un servizio pubblico”. Ma cosa succederebbe se si riducessero o addirittura si eliminassero i finanziamenti alle paritarie ? La Ministra non ha dubbi: “Metteremmo in grave difficoltà le scuole e alcuni bambini non avrebbero accesso”. Molto indicativo è il titolo del comunicato: “Problema è investimento complessivo”.
Il significato è molto chiaro: occorrono sì investimenti sulla scuola, ma anche che ciò che Stato, Regioni ed Enti locali spendono per sostenere la scuola paritaria va messo nel conto perché si tratta comunque di risorse che servono per un servizio pubblico, proprio come prevede la legge 62. Il comunicato della Ministra conferma quanto da noi già rilevato nei giorni scorsi: il nodo di fondo resta quello della legge 62 del 2000 che – al di là delle legittime e comprensibili proteste di chi non la condivide – molto difficilmente sarà abrogata o modificata in modo radicale nell’immediato futuro.