Dopo i trasferimenti risultano 500 docenti senza sede

da tuttoscuola.com

Dopo i trasferimenti risultano 500 docenti senza sede 

Anche quest’anno, dopo la pubblicazione dei trasferimenti del personale docente, la Flc-Cgil fa il quadro delle disponibilità dei posti risultanti vacanti al termine del movimento, settore per settore e provincia per provincia.

Manca il riepilogo della scuola secondaria di II grado di cui, il prossimo 9 luglio, saranno pubblicati i trasferimenti, ma il quadro del primo ciclo consente già alcune interessanti riflessioni, a cominciare dal fatto che per ogni provincia vengono quantificati i posti vacanti dopo il trasferimento, nonché quelli in soprannumero.

La mappa di ogni settore consente con buona attendibilità, quindi, di prevedere per ogni provincia e per ciascun settore scolastico il numero di posti disponibili ai fini delle nomine in ruolo 2013-14 e delle supplenze annue conferibili.

Risultano vacanti 13.374 posti, di cui la metà (6.744) nella scuola media; quasi 4 mila posti sono vacanti nella scuola primaria e 2.651 nella scuola dell’infanzia.

Sono posti che in buona parte non potranno essere coperti con nomine in ruolo, visto che la quota di posti disponibili per tali nomine, come ha comunicato il ministro Carrozza nei giorni scorsi, sarà di circa 11 mila posti, comprensivi di quelli riservati agli Ata.

Sono anche vacanti circa 2.700 posti di sostegno di cui quasi la metà nella scuola primaria.

Per i posti di sostegno c’è da ricordare che, secondo la normativa vigente, sono attivabili in organico di fatto in tutti gli ordini di scuola altri posti per fronteggiare la crescente domanda di inserimenti di alunni disabili in tutti i settori scolastici.

Ai 2.700 posti di sostegno risultanti vacanti in organico di diritto (integrati dai posti vacanti della secondaria di II grado) dovranno essere aggiunti circa 37 mila posti in organico di fatto da assegnare a docenti precari da nominare fino al 30 giugno.

Circa 500 posti (367 nella scuola media e 126 nella primaria) sono in soprannumero: ciò significa che nelle province interessate non potranno esserci nomine in ruolo. Su 126 posti in soprannumero nella primaria, ben 87 sono in Sicilia; sempre in Sicilia sono 81 i posti in soprannumero, rispetto ai 367 complessivi a livello nazionale.