da Tecnica della Scuola
FGU-Gilda: “Pronti allo sciopero” | ||
di R.P. | ||
Ma c’è forte attesa per la riunione del Consiglio dei Ministri del 23 agosto. Si parlerà di “razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni”. Siamo sicuri che la scuola non c’entri ? | ||
La tiepida luna di miele fra il ministro Carrozza e i sindacati si è definitivamente conclusa. Non parliamo ovviamente dei sindacati di base che la luna di miele non l’avevano neppure iniziata, ci riferiamo alle organizzazioni che siedono al tavolo delle trattative e che adesso, una alla volta, incominciano ad uscire allo scoperto e a dichiarare le proprie intenzioni. Poche ore fa, al termine di una direzione nazionale durata due giorni, la FGU-Gilda ha diramato un comunicato stampa che dice praticamente tutto già nel titolo: “Stop gite, assemblee e sciopero: ecco l’autunno caldo della Gilda” Il programma del sindacato di Rino Di Meglio è assolutamente chiaro: “Mobilitazione generale, a partire dai primi collegi, con l’astensione immediata dall’inserimento nei programmi annuali di ogni attività non strettamente didattica, comprese le gite e i viaggi di istruzione, assemblee su tutto il territorio nazionale e, se necessario, sciopero”. I motivi dell’agitazione sono facili da intuire: “La nostra direzione nazionale – spiega Di Meglio – esprime un giudizio molto negativo sull’azione del Governo verso la scuola e i docenti. In particolare, non è stato mantenuto l’impegno alla restituzione dello scatto stipendiale 2012, da attuarsi con l’utilizzo di una quota dei risparmi dovuta ai tagli”. La Flc-Cgil per parte sua già la settimana scorsa aveva detto di essere pronta alla mobilitazione e in alcune Regioni (Friuli, ad esempio) ha già ufficialmente dichiarato lo stato di agitazione. Cisl-Scuola e Uil-Scuola, per ora, si dichiarano parzialmente soddisfatti per le 11.200 immissioni in ruolo ma non sono disposti a fare finta di nulla sul blocco di stipendi e contratti. Le decisioni che verranno prese dal Consiglio dei Ministri nella mattinata del 23 agosto potrebbero essere decisive: è vero che le misure sulla scuola sono state stralciate dal decreto D’Alia ma è anche vero che l’ordine del giorno parla di un decreto in materia di “razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”. Siamo proprio sicuri che non si parlerà in alcun modo di scuola ? E’ bene non dimenticare che prima della riunione del Governo dell’8 agosto si parlava di misure a favore dei “Quota 96”, dei precari e dei docenti inidonei, mentre poi, alla fine, venne approvato il Regolamento per il blocco degli stipendi. Non vorremmo che la storia di ripetesse. |