Miur sui libri di testo: nessun aumento

da tuttoscuola.com

Miur sui libri di testo: nessun aumento

Il Ministero dell’Istruzione da anni fissa il tetto massimo del costo totale dei libri di testo aggiornando tale tetto in base al tasso di inflazione. Ma quest’anno la crisi ha spinto il Ministro Carrozza a bloccare questi aumenti e a confermare, per l’a.s. 2013/2014, gli stessi tetti di spesa dell’anno precedente.

Ne dà notizia il sito Skuola.net,  che ne ha avuto conferma  da Viale Trastevere, dove  si sottolinea che si è trattata di una decisione specifica del Ministro, che “non provvedendo all’emanazione di un nuovo decreto ha reso ancora vigente quello precedente”.

E allora perché anche quest’anno si parla di un ulteriore aumento della spesa destinata all’acquisto dei libri di testo? Carmela Palumbo, Direttore Generale per gli Ordinamenti, intervistata dalla testata studentesca, smentisce: secondo i dati in possesso del Miur, “le scuole che sforano in modo consistente i tetti non superano in genere il 5-10%”. Il Direttore fa presente che non sono previste sanzioni per i docenti che con le proprie scelte di adozione superano il limite, ma sottolinea che un “forte deterrente è stato introdotto dal decreto legge 176/2012 che ha previsto il controllo dei revisori dei conti sulla delibera collegiale di adozione dei libri di testo limitatamente alla verifica del rispetto dei tetti di spesa”. In questo modo “nei casi più gravi il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale di competenza può valutare l’irrogazione di sanzioni disciplinari soprattutto a carico del dirigente scolastico che presiede il collegio e porta ad esecuzione le sue delibere”.

Il Ministero sottolinea che gli Uffici Scolastici Regionali, che sono responsabili per la vigilanza sul rispetto dei tetti di spesa, devono inviare a Viale Trastevere “un report regionale che evidenzia gli sforamenti superiori al 10% dei tetti”. Infatti è prevista una soglia di tolleranza del 10%, a patto che sia adeguatamente motivata. Spetta poi al Direttore regionale “richiedere formalmente al dirigente scolastico le ragioni dello sforamento e ne valuta la congruenza”.

Infine il Direttore Palumbo condanna la pratica dei cosiddetti testi consigliati, il cui costo non rientra ai fini della valutazione dei tetti di spesa. Si tratta “di una prassi accettabile qualora abbiano veramente funzione integrativa e di approfondimento, quando invece abbracciano parti rilevanti della materia allora si configurano come pratica elusiva della normativa sui tetti di spesa”.