CULTURE-ECONOMY

“CULTURE-ECONOMY” : il progetto “quARte”  per la valorizzazione culturale della economia”.
https://www.facebook.com/groups/431161846963599/permalink/524820097597773/
Paolo Manzelli pmanzelli.lre@gmail.com

Viviamo in una societa’ di transizione tra la struttura della vecchie ed obsolescente societa’ industriale e la futura societa’ della conoscenza condivisa. Il nodo fondante di tale cambiamento consiste << nell’ andare oltre ai criteri di competitivita’ >> che hanno caratterizzato la societa’ industriale di concezione classica e meccanica. La competitivita oggi nell’ epoca della condivisione transdisciplinare delle conoscenze e divenuta un inutile preconcetto proprio in quanto la qualita’ dell’ essere migliori non dipende dalla competizione ma viceversa dalla collaborazione condivisa . La competitivita’  e’ ormai solo un preconcetto , infatti la competivita’ e’ conseguente al miglioramento della capacita di collaborazione multi-attoriale, generata dalla cross fertility trans-disciplinare e da sistemi di open innovation di networking cooperativi e collaborativi.
Pertanto nella  “MODERNA CULTURE ECONOMY , si passa dalla valorizzazione economica della cultura al suo inverso, cioe’ alla valorizzazuione culturale della economia, che ha il suo focus nella creativita transdisciplinare tra “scienza ed arte quantistica contemporanea”,cosi’ come e’ progettato dal programma quARte,.  Questo progetto promosso da EGOCREANET ( ONLUS di R&D) sviluppa collaborazione in un insieme transdisciplinare di conoscenze al fine di proporre una testimonianza che conduca ad un sostanziale cambiamento cognitivo e manageriale della conoscenza e della diffusione e divulgazione di un sapere integrato e condiviso. La mia relazione introduttiva all’ incontro di Pietrasanta (Lucca del 09 NOV 2013 / vedi http://dabpensiero.wordpress.com/2013/08/25/arte-quantistica-scienza-e-r…) verra’ improntata per sviluppare un dialogo sulla VALORIZZAZIONE CULTURALE DELLA ECONOMIA e quindi sara’ basata su nuove idee di” innovazione e cambiamento” finalizzate a stimolare ambienti creativi come la CItta di Piatrasanta. (Citta dell’ Arte)  Infatti nel passaggio tra una societa industriale, che e’ stata guidata da un sistema di “ECONOMY DRIVEN”, deve oggi trasformarsi in un sistema socio economico innovativo “CULTURE DRIVEN” ,dove la cultura diventa nuovamente, come nell’ epoca del Rinascimento Italiano , la guida dello sviluppo economico collaborativo . Pietrasanta diviene cosi il fulcro del rinnovamento delle citta’ creative della conoscenza , dove il centro di produzione non e’ piu la fabbrica dell’ epoca industriale, ma la citta’ “intelligente” capace di generare e governare processi creativi di innovazione produttive e sociale , in grado di combinare in un ” entanglement” ( Intrigo di nuova dimensione spazio-temporale ) di conoscenze nuove con saperi antichi con il risultato di proporre e sviluppare idee e progetti radicalmente innovativi cole e divenuto necessario per il progress della futura societa Europea della conoscenza.

Schematizzo pertanto la metodologia adeguata a favorire la transizione verso una moderna CULTURE-ECONOMY, quella che intendiamo proporre ed attuare con il programma Itinerante quARte ,di arte e scienza quantistica e della realta’ aumentata, per il superamento della crisi contemporanea.

Il programma di transizione tra la “Valorizzazione economica della cultura a la valorizzazione culturale della economia”  inizia con una profonda revisione concettuale dedicata al “problem finding” , termine  che letteralmente significa “scoperta di un problema”, la quale indica una parte del processo mentale che porta alla risoluzione di un problema. Il “problem finding” è quella fase che comprende l’individuazione e la definizione di una situazione problematica scevra da preconcetti a partire proprio dalla decisione di fermarsi a pensare ricercando originalita del proprio pensiero ed espressione innovativa con apertura intellettuale capace di favorire la intuizione  e creativita’  Questa fase si delinea come fondamentale in questa prima parte del programma “quARte”   per la valorizzazione culturale della economia, proprio in quanto il “problem finding” e’ la premessa necessaria nel delineare un problema correttamente collocato “problerm setting & posing “ , per poi trovarne soluzioni creative ed alternative “ Problem – Solving” .

In sintesi la metodologia metodologia di indagine e sviluppo del progetto quARTe perseguita  in sequenza :
A) Problem Finding = individuare il problema scevro da preconcetti
B)  Problem Posing = Collocare il problema nella corretta dimensione Spazio-Temporale
C) Problem Solving = ricercare soluzioni altrenative e verificarne la probabilita

à Punti salienti di individuazione , discussione e risoluzione  cognitiva della crisi contemporanea su cui esprimersi con modalita scientifiche ed artistiche nel programma quARte sono:

1 ) la transizione tra la valorizzazione del capitale economico allo sviluppo del capitale umano creativo.
2) il  tra la cultura come beni culturali a cultura come fonte di innovazione produttiva
3) il passaggio dalla produttivita della fabbrica alla evoluzione delle citta culturalmente creative e produttivamente innovative
4) la accelerazione dinamica del cambiamento delle professioni di struttura disciplinare guidata da iniziative culturali di cross-fertilization tra scienza ed arte quantistica

5) andare oltre la competivita per valorizzare lo sviluppo della CULTURE-ECONOMY.

à Quest’ ultimo e uno DEI PUNTI SALIENTI da ripensare e riflettere nell’ ambito dello sviluppo del progetto Programma di Scienza ed Arte Quantistica e dello sviluppo della comunicazione in realta’ aumentata .

La nozione di “competitività ” necessita oggi di un cambiamento di ottica economica che sposti l’ attenzione dalla centralita’ della impresa alla centralita’ di networking collaborativi di varia estensione sia localizzabili in un territorio (ad es abbiamo realizzato networking territoriali operativi mediante le iniziative culturali che promuoviamo, pensando al rinnovamento della la Citta dell’ Arte (PIETRASANTA) nel prossimo Nov 2013 , ovvero discutendo ed esprimendo innovazione artistica e scientifica nella la Citta del Benessere (CASCIANA TERME , nella iniziativa del Giugno 2013) ovvero  forma di “community virtuali” ( es: l’ incubatore virtuale quARte in ancora da costruire come gia programmato) . Queste sono le  iniziative del programma quARte in favore dalla CULTURE-ECONOMY,che riteniamo capaci nel loro complesso di dimostrare come sia necessario far precedere la collaborazione alla competitivita’.Cio’ proprio in quanto la competitivita’  oggigiorno non viene ad avere un valore in se di tipo tradizionale aprioristico e generico, ma possiede solo una validazione successiva e conseguente alla capacita di aggregazione di forme di partenariato capace di condividere vision,finalita obiettivi e risultati attesi di una programmazione o progettazione, che come il progetto quARTe guarda al futuro dello sviluppo e del cambiamento della scienza e dell’ arte nella societa’ della conoscenza.

La critica costruttiva che facciamo su questa tematica dell’ andare oltre ai criteri di competivita’, consiste nel fatto che non ha piu’ senso applicare concetti e indicatori di competitivita aziendalistici , derivati e trasferiti dal vecchio sviluppo industriale delle aziende produttive , a quelli della rinnovata concettualita di cooperazione// competizione applicabile in varie e differenziate forme di networking ad un mondo duplicemente correlato a macro- e micro economie di scala come e l’ attuale il mondo GLOCALE ( Globale + Locale) basato sulla l condivisione dei Saperi. Il progetto Programma quARte si propone pertanto di caratterizzare una nuova dimensione concettuale capace di rendere testimonianza di come il binomio Collaborazione-competitività transdisciplinare debba essere gestito managerialmente come un tratto distintivo di innovativi criteri contemporanei di QUALITA’ relativi alla produttivita sociale ed economica . Il fulcro del sistema è l’economia della conoscenza basato sulla CULTURE ECONOMY e’ infatti quello di ridurre e disaggregare ogni meccanismo assurdamente competitivo della vecchia societa’ industriale per ridefinire la economia in termini di benessere socio-economico proprio al fine di “non continuare all’ infinito con l’elevare verticalmente lo sfruttamento sia del lavoro che della natura. La Green Economy ad es. non prevede l’ aumento della concorrenza aziendale, ma viceversa richiede la crescita della cooperazione orizzontale di livello territoriale e la condivisione paritetica e collaborativa tra industria ed impresa, nell’ intendo di diminuire ogni forma di sfruttamento cosi da poter attuare il necessario cambiamento dalla massimizzazione del profitto alla massimizzazione collettiva del benessere . I sistemi territoriali basati su la Green Economy, nella concettualita innovativa espressa dalla “CULTURE ECONOMY”, non possono piu’ crescere in concorrenza e competitivita’ a scapito dei sistemi più deboli, generando effetti di polarizzazione, che non attraggono più soltanto capitali, imprese e persone, ma che conducono al degrado della creazione e la diffusione di conoscenza. La produzione di conoscenza e della  innovazione implicano oggigiorno una differente organizzazione dell’ambiente sociale ed economico e naturale nel quale la conoscenza viene condivisa per favorire un nuova tipologia di sviluppo della societa’ della conoscenza . Pertanto i criteri di competitivita’ e concorrenza aziendale, concepiti per il funzionamento della vecchia ed obsoleta societa’ industriale . E’ auto-evidente come la stessa crisi strutturale contemporanea dimostri come siano divenuti inefficienti e inefficaci i vecchi criteri di concorrenza e competitivita’ per chi voglia attivare e potenziare una nuova dimensione di economia di scala che divenga il nuovo orizzonte futuro del benessere fondato sulla conoscenza e la innovazione.  ( fine prima parte del dialogo. PM . 05 SETT 2013 Firenze. )