Sostegno e Isee. Tutti a scuola: “Papa Francesco vede i disabili, la politica no”

Sostegno e Isee. Tutti a scuola: “Papa Francesco vede i disabili, la politica no”
Manifestazione martedì a Montecitorio. Da Napoli si muoveranno in autobus, ragazzi disabili e familiari, accompagnati dalla musica del Collettivo Popolare che provvederà alla colonna sonora dell’iniziativa. “Per restituire diritti a tante persone servono almeno 11 miliardi”

da Il Redattore Sociale
14 settembre 2013 – 13:10

NAPOLI – “Ci eravamo lasciati prima delle elezioni mettendo in scena a Montecitorio il confronto tra tre improbabili candidati a premier (tre attori che mettevano in scena i loro programmi a favore dei disabili n.d.r.)”, racconta Antonio Nocchetti, responsabile dell’associazione Tutti a Scuola, “La realtà ha però superato la fantasia e ci troviamo a fronteggiare continui rinvii di decisioni che pesano sulla pelle di tantissime persone. Cerchiamo tra i politici uomini e donne di buona volontà che si prendano finalmente carico di scelte improcrastinabili”.
Così hanno deciso di tornare a Roma, alla Camera, per incontrare i parlamentari “di qualsiasi colore purché si impegnino e ci diano risposte su quanto intendano fare in tema di disabilità. La manifestazione è fissata per martedì a partire dalle 10, da Napoli, sede dell’associazione, si muoveranno in autobus, ragazzi disabili e familiari, accompagnati dalla musica del Collettivo Popolare che provvederà alla colonna sonora dell’iniziativa. “Da Papa Francesco abbiamo ricevuto grande attenzione, ma la politica che sarebbe preposta a occuparsi della questione non arrivano risposte”, dice Nocchetti, “Prima delle elezioni abbiamo esposto i problemi attraverso la forma della satira, ma dal momento che nulla è cambiato dovremmo questa volta essere serissimi”. L’intera manifestazione e gli incontri saranno ripresi da una troupe di Blob, per uno speciale che andrà in onda nel consueto spazio della trasmissione di Rai Tre la domenica successiva.
Lungo l’elenco delle rivendicazioni. In primo luogo l’associazione chiederà al governo maggiori investimenti in materia scolastica con fondi dedicati alla formazione degli insegnati e alla definizione di classi con un massimo di un alunno disabile come già previsto dalla legge. Poi che venga ridefinito il parametro Isee per escludere dalla “tassazione della disabilità” come previsto dalla recente politica fiscale sui sussidi. “Pretendiamo inoltre che venga ripristinato il fondo per le non autosufficienze con 4 miliardi di euro, e venga istituito un fondo straordinario per i disabili nelle Regioni più svantaggiate con almeno 2 miliardi”, continua Nocchetti, “Serve poi limitare gli sprechi degli enti locali e verificare che nei singoli territori sia garantita l’erogazione dei servizi essenziali a cominciare da assistenza e trasporti”. Nell’elenco c’è poi la richiesta dell’istituzione di un anagrafe della disabilità a carico di Asl, Inps e Ministero dell’Istruzione  per la programmazione degli interventi. “Per restituire diritti a tante persone calcoliamo che servano almeno 11 miliardi”, conclude Nocchetti, “se il governo non ne sarà capace meglio che si dimetta.  Disabili e familiari non lo rimpiangerebbero”. (Luca Romano, Napoli Città Sociale)