Concorso a cattedra

Concorso a cattedra: dall’Usr del Lazio si applica un eccesso di zelo negando il punteggio dovuto ai candidati che hanno dichiarato la presenza del titolo di accesso alla selezione solo nella domanda di partecipazione

 

L’Anief invita il direttore dell’ufficio scolastico del Lazio, Maddalena Novelli, ad assegnare il punteggio prescritto a tutti i candidati al concorso a cattedra in possesso di regolare titolo di accesso: a quanto invece risulta, tramite le strutture sindacali periferiche, a tutt’oggi a diversi aspiranti docenti è stata negato l’accreditamento del suddetto punteggio a causa della supposta mancata indicazione degli stessi candidati del possesso del titolo all’interno della sezione aggiuntiva “Titoli”.

 

Il problema è nato per tutti i candidati all’insegnamento in possesso del solo titolo di accesso: ora, poiché questo era stato già dichiarato nella domanda di partecipazione, essendo tra l’altro indispensabile per accedere al concorso a cattedra, in tanti hanno reputato non necessario confermare l’avvenuto conseguimento del titolo di studio anche nella scheda titoli.

 

Ma così non la pensa l’Usr laziale, che nel pubblicare le prime graduatorie provvisorie (i cui punteggi sono scaturiti dalla somma dei punteggi della prova scritta, dell’eventuale prova pratica e del colloquio conclusivo con la commissione) ha improvvidamente deciso di non considerare sufficiente la dichiarazione del titolo di studio comunicato nella sola domanda di partecipazione al concorso. A rendere ancora più complicata la situazione è il dato che solo ad una parte dei candidati sembrerebbe essere giunta formale comunicazione, inviata dal Miur tramite e-mail, attraverso la quale nell’ottobre del 2012 l’amministrazione sollecitava il candidato a trasmettere le informazioni sul titolo di studio conseguito.

 

Ora, poiché è da escludere che l’ufficio regionale del Miur possa ammettere al concorso a cattedra dei candidati privi dei requisiti minimi di partecipazione previsti dal bando, non si comprende perché solo l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio sia incappato in questo eccesso di zelo: lo stesso Usr, quindi, farebbe bene ad inserire con celerità (in modo da risultare nella graduatoria definitiva, utile all’immissione in ruolo prevista per l’inizio del prossimo anno scolastico) il punteggio previsto dal regolamento concorsuale, sulla base del punteggio conseguito in occasione dell’assegnazione del diploma di laurea o di maturità.

 

Anche se il titolo non è stato indicato nella sezione specifica, infatti, il candidato ha diritto al conseguimento dei punti in graduatoria. Semplicemente perché quel titolo è stato regolarmente acquisito e comunque già dichiarato. Per cautelarsi, qualora l’amministrazione regionale del Lazio non dovesse procedere in autotutela alla correzione dell’errore, è bene che gli aspiranti docenti interessati presentino immediato ricorso scrivendo a valutazione.titoli@anief.net.

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Concorso a Cattedra: nuova conferma dal TAR Lazio sulla prova di inglese per la scuola primaria

Il Tribunale Amministrativo per il Lazio ha emesso nuova ordinanza collegiale favorevole che conferma i precedenti provvedimenti ottenuti dall’ANIEF sulla non obbligatorietà della prova di inglese nel concorso a cattedra per la scuola primaria e conseguente possibilità, per chi nelle altre prove scritte aveva conseguito un punteggio di almeno 21/30, di accedere alla successiva prova orale. Secondo l’ANIEF, che ha affidato la tutela dei propri iscritti all’Avv. Fortunato Niro, il punteggio della prova di inglese deve essere considerato aggiuntivo in quanto la normativa di riferimento (D.Lgs. 297/94) prevede tale prova come facoltativa.

Il MIUR con il D.D.G. n. 82/2012 di indizione del Concorso a Cattedra ha previsto come obbligatoria la prova d’inglese per i candidati della scuola primaria mentre la normativa di riferimento (D.Lgs. 297/94) considera tale prova puramente facoltativa. Per l’ANIEF, dunque, il punteggio relativo alla valutazione della prova d’inglese deve essere scorporato dalle altre prove scritte. Il TAR Lazio, con la nuova ordinanza cautelare n. 8356/13, ha dato nuovamente ragione al nostro sindacato, ammettendo con riserva alla prova orale i ricorrenti ANIEF esclusi dal MIUR solo a causa del punteggio ottenuto nella prova di lingua.