Ogni anno 2 ragazzi su 10 abbandonano la scuola

da LaStampa.it

Ogni anno 2 ragazzi su 10 abbandonano la scuola

Con il 17,6% di ragazzi che lasciano gli studi, l’Italia è in fondo alla classifica europea

roma

Settembre, tempo di ritorno a scuola. Ma non per tutti: ogni anno circa 2 ragazzi su 10 non tornano sui banchi di scuola o lo fanno in modo tanto precario da abbandonare prematuramente ogni possibilità di successo formativo.

Per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica – condizione che mette molti giovani a rischio di bullismo, violenza, microcriminalità ed esclusione sociale – che ogni anno coinvolge quasi 700mila ragazzi tra i 10 e i 16 anni, Intervita Onlus nel 2012 ha dato vita a “Frequenza200”: il primo network nazionale che opera sul territorio e online per fare rete contro questo fenomeno.

La ong ha presentato in Senato “Lenti a contatto”, il primo dossier sulla dispersione scolastica che raccoglie gli interventi portati avanti in tre regioni e illustra gli obiettivi del progetto triennale.

La dispersione scolastica in Italia ha dimensioni allarmanti. Con il 17,6% di ragazzi che abbandonano gli studi, l’Italia è in fondo alla classifica europea e continua a scontare un gap con gli altri Paesi la cui media è pari al 14,1%, come ad esempio la Germania dove la quota è sensibilmente più bassa (10,5%), o la Francia (11,6%) e il Regno Unito (13,5%) . Un divario che aumenta se guardiamo al sud, dove la media è del 22,3%, mentre si riduce nel centro-nord dove si attesta al 16,2.

Va tuttavia sottolineato che, rispetto alla situazione del 2000, quando gli “early school leaver” risultavano il 25,3%, è stato fatto un primo passo importante per il raggiungimento degli obiettivi della strategia di Europa 2020 nel campo dell’istruzione che prevedono una riduzione del tasso di abbandono scolastico al di sotto del 10%.

«Con Frequenza200 promuoviamo un modello di intervento per sostenere il dialogo tra le istituzioni nazionali, le famiglie e gli enti locali per confrontarsi sulle buone pratiche e favorire un’attenzione maggiore sul tema dell’educazione», ha spiegato Marco Chiesara, presidente Intervita Onlus.

Il progetto pilota triennale, svolto a partire dal 2012 a Milano, Napoli e Palermo, coinvolge 2.500 ragazzi con le loro famiglie, 800 insegnanti, 600 mamme e 100 operatori informali (tra bar, commercianti, edicolanti, centri anziani, etc.). Il progetto prevede l’attività di un centro diurno operativo 5 pomeriggi alla settimana con attività educative condivise con le istituzioni del territorio, in particolare la scuola dell’obbligo e i servizi sociali.