Task force di esperti per frenare l’autismo

da Il Gazzettino del 21-11-2013

Task force di esperti per frenare l’autismo

CONEGLIANO. L’azienda sanitaria mette in campo una task force di esperti a sostegno dei malati di autismo. Nel territorio dell’Usl 7 sono 160 le persone seguite per disturbi dello spettro autistico. Di queste, 120 sono under 18, mentre 40 sono adulte. Quest’anno scolastico sono 85 i bambini e i ragazzi autistici seguiti da insegnanti di sostegno e addetti all’assistenza. I disturbi dello spettro autistico «colpiscono prevalentemente i maschi – spiega Giuseppe Bazzo, direttore dei servizi sociali dell’Usl – e si manifestano quasi sempre entro i primi tre anni di vita».
Negli ultimi decenni si è osservato un aumento nella frequenza di tali disturbi «riconducibile, fra l’altro, – prosegue Bazzo – a uno sviluppo e a una maggiore appropriatezza degli strumenti e dei criteri diagnostici impiegati». Proprio questo progresso delle tecnologie favorisce altresì la diagnosi precoce della malattia a partire dal secondo anno di vita e permette di mettere in atto precocemente gli interventi riabilitativi più efficaci. Per migliorare l’inclusione scolastica e i percorsi formativi rivolti a bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico è stato messo a punto un progetto di formazione per insegnanti e addetti all’assistenza che operano nelle scuole.
Una vera e propria task force che coinvolge l’ufficio scolastico territoriale di Treviso, il centro territoriale per l’inclusione di Conegliano, Pieve di Soligo e Vittorio Veneto, i presidi di riabilitazione La Nostra Famiglia di Conegliano-Pieve di Soligo, la fondazione Oltre il Labirinto onlus e l’associazione nazionale genitori soggetti autistici. «La peculiarità e complessità delle persone con questo tipo di disturbo – sottolinea Bazzo – richiedono che il progetto riabilitativo, oltre che altamente individualizzato e precoce, sia rivolto a tutti gli spazi di vita; in tal senso, l’integrazione e la condivisione degli obiettivi e degli interventi delle diverse istituzioni e delle associazioni delle famiglie costituiscono una condizione necessaria per una positiva evoluzione del quadro clinico e dell’adattamento del bambino nei vari contesti di vita». Il progetto di info – formazione partirà il 26 novembre.