da Tecnica della Scuola
I tre “c’è“ nel concorso a Ds in Basilicata | ||
di Aldo Domenico Ficara | ||
In un articolo dal titolo “Bocciati i presidi del concorsone. Depositata la consulenza sugli scritti“, a firma di Leo Amato, pubblicato il 7 gennaio scorso su Il Quotidiano della Basilicata, si dice che è stata già depositata in Procura la consulenza tecnica disposta sugli elaborati del concorso per Dirigenti scolastici svolto in Basilicata | ||
Nell’articolo si evidenziano tre elementi di criticità, ognuno dei quali può essere identificato con un “ c’è “, ovvero con il fatto che il punto di criticità è stato riscontrato ( sempre da quanto si evince dall’articolo de Il Quotidiano della Basilicata ) dalla consulenza tecnica sopra accennata. I tre “c’è “ sono così testualmente riportati: C’è “una prima anomalia che riguarda i voti inseriti nelle griglie di valutazione delle prove scritte, che apparirebbero inspiegabili rispetto ai giudizi negativi espressi e a tutti gli errori evidenziati. C’è ad esempio chi avrebbe risposto al quesito di lingue straniere sbagliando l’idioma, se non proprio scrivendo in italiano. E chi avrebbe risposto una cosa per un’altra tanto per riempire lo spazio sul foglio. C’è il caso del corso di preparazione al “concorsone” organizzato a Matera da una nota sigla sindacale, con la partecipazione di un dirigente dell’Ufficio scolastico regionale che a distanza di due mesi sarebbe stato nominato all’interno della commissione “. Lo stesso articolo evidenzia: “I lucani” che hanno presentato domanda sono stati 674, ma solo in 147 hanno superato la prima prova preselettiva, il 10 ottobre del 2011, e tra il 14 e il 15 dicembre si sono presentati nelle aule del liceo “Gianturco” di Potenza per la seconda prova scritta“. In questa ultima frase riportata si può evidenziare un errore ( forse di battitura ) nelle date, in quanto la prova preselettiva si svolse in contemporanea su tutto il territorio nazionale il 12 ottobre 2011, e non il 10. |