Il giallo della circolare scomparsa sul posticipo dell’obbligo scolastico

da tuttoscuola.com

Il giallo della circolare scomparsa sul posticipo dell’obbligo scolastico

Diversi organi di stampa e alcune  agenzie hanno riportato ieri la notizia di una nota ministeriale (prot  n.0000338 del 4 febbraio 2014), con la quale si forniscono finalmente  chiarimenti agli Uffici Scolastici Regionali circa la possibilità di  derogare al rispetto dell’obbligo scolastico in quei casi in cui, in  accordo con la famiglia e con le competenti figure professionali, si  ritenga opportuno posticipare l’iscrizione in prima elementare.

Tuttoscuola da tempo condivide tale tesi, come chiarito recentemente anche su questo sito nello spazio del dibattito “Tribuna”.

Il chiarimento ministeriale nasce dal  quesito posto dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto sul caso  di un bambino che, giunto in Italia da poco più di un anno, presentava  una situazione di particolare criticità per cui la famiglia e la scuola  intendevano non iscriverlo alla prima classe della primaria anche se  aveva compiuto il sesto anno di età.

Secondo la Cai (Commissione Adozioni  Internazionali) nel 2012 sono arrivati in Italia oltre tremila bambini  in età per l’ingresso nella scuola primaria.

Il ministero dell’Istruzione, nel tenere  conto dell’elevato e crescente numero di bambini stranieri adottati,  nella nota invitava i responsabili delle istituzioni scolastiche ad  attivare tutte le strategie necessarie per gestire con la dovuta  attenzione anche le situazioni di disagio conseguenti all’adozione e  riconosce, laddove necessario, la possibilità di consentire al minore  che ha compiuto i sei anni di permanere per un altro anno nella scuola  dell’infanzia.

Oltre ai casi dei bambini adottati, a nostro parere, ci sono anche quelli dei bambini malati spedalizzati e dei disabili gravi.

Della nota ministeriale però non c’è  traccia alcuna sul sito del Miur e non se ne trova traccia da nessuna  parte, salvo alcuni siti specializzati. Annullata? Ritirata? C’è un ripensamento o c’è, invece, un  semplice ritardo?