Scatti, il M5S: per finanziarli erano stati destinati 2 miliardi di euro

da Tecnica della Scuola

Scatti, il M5S: per finanziarli erano stati destinati 2 miliardi di euro
di A.G.
La “grillina” Silvia Chimienti: la finanziaria di Tremonti del 2008 prevedeva che il 30% degli oltre 8 miliardi tagliati alla scuola pubblica avrebbe dovuto essere impiegato per pagare gli aumenti automatici. E attraverso un’interrogazione chiede: dove sono finiti quei soldi? A dire il vero per un paio d’anni il sistema ha funzionato, ma ora serve un nuovo accordo.
Il Movimento 5 Stelle torna all’attacco del decreto del Governo sugli scatti stipendiali, approdato in Gazzetta Ufficiale il 23 gennaio: secondo quanto riportato dall’on. Silvia Chimienti, attraverso un video la soluzione prevista dal Governo non risolve la questione. La quantità di soldi stanziasi sarebbe irrisoria. Per incrementarla, anche pesantemente, bisognerebbe estrapolare quasi un terzo dei tagli derivanti dalla Legge 133 del 2008.
“Abbiamo scoperto – dice Chimienti – che la finanziaria di Tremonti del 2008 prevedeva espressamente che il 30% degli oltre 8 miliardi di euro tagliati alla scuola pubblica avrebbe dovuto essere impiegato strutturalmente proprio per pagare gli scatti del personale scolastico. Cosa che, evidentemente, non è mai stata fatta” puntualizza la deputata del M5S.
A tal proposito, l’esponente “grillina” ricorda che nei prossimi giorni verrà discusso in Senato e poi alla Camera il decreto per lo sblocco degli scatti stipendiali del personale della scuola, che prevede una sessione negoziale per il recupero dell’anzianità 2012.  E che il M5S ha denunciato già durante la discussione della Legge di Stabilità quello che è il vero fulcro della questione, ignorato dai media e da tutte le forze politiche.
 “In occasione della legge di stabilità – tiene a dire Chimienti – siamo stati gli unici a presentare un emendamento che chiedeva di non applicare al personale della scuola il blocco degli scatti stipendiali e della contrattazione, proprio in virtù di quel pesantissimo taglio. Il Governo però ha bocciato l’emendamento e ora, dopo l’incredibile vicenda del prelievo forzoso dei 150 euro, tenta di mettere una ‘pezza’, stanziando appena 120mln di euro per la copertura finanziaria dell’operazione di recupero degli scatti 2012. Purtroppo – continua la deputata – sono cifre assolutamente insufficienti se raffrontate al 30% dei tagli lineari effettuati dal duo Tremonti-Gemini. Stiamo parlando di ben 2 miliardi di euro: dove sono finiti questi soldi? Per questo motivo abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare e daremo battaglia durante la discussione del decreto”.
A dire il vero, la destinazione di quasi un terzo dei risparmi attuati nell’ultimo Governo Berlusconi sarebbe dovuta servire per finanziare le prestazioni meritevoli del personale scolastiche. Poi, però, arrivò l’accordo del 2010 di via dei Reti, a Roma, nel corso di una partita della nazionale italiana ai mondiali, tra l’allora ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e i sindacati di categoria. Con il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, a fare da mediatore efficace. Un accordo che, a distanza di tre anni e mezzo avrebbe bisogno di essere aggiornato. C’è tempo fino a giugno.