Arrivano i “nuovi” ispettori

Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna

Arrivano i “nuovi” ispettori

 

Una buona notizia per la scuola regionale: in questi giorni prendono servizio presso l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna quattro neo dirigenti tecnici (una volta si chiamavano “ispettori”), con compiti di promozione culturale, verifica e consulenza alle scuole. Si tratta di Paolo Davoli, Maurizia Migliori, Claudio Bergianti, Francesco Orlando, già dirigenti scolastici nelle scuole di Modena e Bologna, che sono risultati vincitori di un impegnativo concorso emanato qualche anno fa dal MIUR e che ora sono stati assegnati come sede proprio alla nostra regione.

I quattro neo ispettori affiancano così i tre ispettori attuali (Giancarlo Cerini, Luciano Rondanini, Agostina Melucci) che per carenza di organici svolgono contemporaneamente funzioni tecniche e amministrative. Si configura così un nucleo ispettivo regionale che potrà interagire con le scuole per fornire assistenza tecnica, supporto all’innovazione didattica e alla gestione, ad esempio nel campo della formazione degli insegnanti. Potrà anche intervenire, in caso di situazioni critiche, conflitti, contenziosi, ma su incarico del Direttore regionale.

“Non siamo in presenza della antiquata e temuta figura dell’ispettore” – precisa Giancarlo Cerini, decano degli ispettori emiliano-romagnoli e coordinatore del servizio ispettivo regionale – “ma di una moderna figura di dirigente pubblico che deve vigilare sulla qualità della scuola e del suo personale”. Oggi l’ispettore è un vero e proprio “network leader” che svolge un’importante funzione di garanzia dell’efficacia del servizio di istruzione. “Il potenziamento del corpo ispettivo” – ricorda il Vice Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna – “è uno dei primi frutti dell’entrata in vigore del nuovo Sistema Nazionale di Valutazione (D.p.r. 80/2013) che prevede forme di autovalutazione e di valutazione esterna delle scuole”.

Così capiterà meno raramente di incontrare nelle nostre scuole un “ispettore” senza che necessariamente sia capitato il classico incidente di percorso, ma perché ci sono lavori in corso per il miglioramento continuo del servizio scolastico e la presenza di un “amico critico” può essere di stimolo al cambiamento.