Graduatorie di istituto, il Miur accende una nuova miccia

da Tecnica della Scuola

Graduatorie di istituto, il Miur accende una nuova miccia
di Dino Caudullo
La supervalutazione del titolo conseguito in seguito ai Tfa, certamente non farà piacere né ai docenti già inseriti in II fascia, né a coloro che si inseriranno (attraverso una delle due “finestre” previste per gli inserimenti “in corsa” dei nuovi abilitati) in virtù dell’abilitazione conseguita attraverso i Pas.
E’ arrivato il tanto atteso aggiornamento delle graduatorie di istituto che consentirà a migliaia di docenti non inclusi nelle graduatorie ad esaurimento di poter aspirare al conferimento delle supplenze temporanee da parte dei capi di istituto.
Il ministro Giannini ha infatti firmato il decreto recante le disposizioni regolamentari per l’integrazione e l’aggiornamento delle graduatorie di istituto e le novità non sono di poco conto.
Se il Miur tenta di salvarsi in extremis dai preannunciati ricorsi per il mancato inserimento nelle GaE dei circa 55.000 diplomati magistrali, consentendo loro l’inserimento nella II fascia delle graduatorie di istituto, sicuramente sarà molto diffuso il malcontento per il trattamento “speciale” preannunciato in favore dei laureati di Scienze della formazione primaria e degli abilitati attraverso i Tirocini formativi attivi.
In particolare, i docenti abilitati in seguito alla frequenza dei Tfa avranno attribuiti in graduatoria 12 punti sulla base della durata del percorso ed ulteriori 30 punti in ragione della selettività dell’accesso al percorso di abilitazione.
Questa supervalutazione del titolo conseguito in seguito ai Tfa, certamente non farà piacere né ai docenti già inseriti in II fascia, né a coloro che si inseriranno (attraverso una delle due “finestre” previste per gli inserimenti “in corsa” dei nuovi abilitati) in virtù dell’abilitazione conseguita attraverso i Pas.
Sembra quindi riproporsi, come avvenne qualche anno addietro con la previsione del bonus di 30 punti per le abilitazioni Ssis, un braccio di ferro, o meglio una guerra tra precari, a causa della volontà dell’Amministrazione di “supervalutare” un titolo di abilitazione rispetto ad un altro assolutamente identico, solo per il diverso canale attraverso il quale lo si è acquisito.
Anche per le graduatorie di istituto sembra quindi profilarsi una stagione di ricorsi, a causa di scelte a dire il vero non del tutto comprensibili e certamente non proprio eque poste in essere dal Ministero.