Dispersione scolastica: l’indagine della Camera continua

da tuttoscuola.com

Dispersione scolastica: l’indagine della Camera continua

Anche questa settimana, presso la VII Commissione della Camera (Cultura e Istruzione), sono previste audizioni sulle problematiche relative alla dispersione scolastica.

Giovedì 29 maggio, dalle ore 15, la Commissione ha svolto l’audizione di Paolo Battimiello, dirigente scolastico, di Paola Cortellessa, docente vicaria dell’Istituto comprensivo Virgilio 4 di Scampia (NA), di Giuseppe Italiano, presidente del Consorzio istituti professionali associati toscani (CIPAT), e di Annamaria Roncoroni, presidente dell’Associazione Italiana per lo Sviluppo del Talento e della Plusdotazione (AISTAP), proprio nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle strategie per contrastare la dispersione scolastica. L’appuntamento è stato trasmesso in diretta webtv.

Non solo. In seguito saranno auditi altri capi d’istituto e presidenti di associazioni, particolarmente coinvolti in iniziative, progetti ed esperienze sulla dispersione.

Nelle settimane scorse anche Tuttoscuola è stata ascoltata dai componenti della Commissione per illustrare un proprio dossier frutto di una ricerca approfondita sull’argomento, particolarmente riferito alla situazione negli istituti statali d’istruzione secondaria di II grado.

Nel dossier si riporta, tra l’altro, l’ultimo dato sulla dispersione relativo agli studenti che quest’anno frequentano il 5° anno delle superiori. Dei 597.915 che risultavano iscritti cinque anni fa al primo anno, ne mancano 167.083 che lungo il percorso hanno abbandonato, si sono ‘dispersi’. Rappresentano quasi il 28%.

Due terzi di quei 167mila dispersi sono negli istituti tecnici e professionali, i due settori dove da sempre si verificano numerosi gli abbandoni.

Anche se la situazione è in via di lento miglioramento (l’anno scorso i dispersi avevano superato quota 179mila), la dispersione resta comunque un fatto di vera e propria emergenza che richiede con urgenza misure strutturali di intervento.

È auspicabile che l’enorme lavoro della VII Commissione per le audizioni si traduca in un atto significativo che riesca a coinvolgere una pluralità di soggetti istituzionali e sociali in una azione di ampio respiro e prospettiva di efficace innovazione.