Risposta a Iosa

Risposta a Iosa

di Salvatore Nocera

Ho letto con molto interesse il tuo intervento di critica a Tiriticco e di difesa di Ianes.

Anch’io condivido pienamente le critiche all’invadenza monocratica del docente per il sostegno, tramutato nella pratica in un sostituto del consiglio di classe e quindi non un facilitatore, ma un ostacolo all’inclusione scolastica.

Non condivido invece la tua critica di iatrogenesi alla normativa sui bes, poichè essa è propruio basata sullo sganciamento del giudizio dei docenti da quello dell’ASL ( si veda la Nota ministeriale prot. n. 2563 del 22/11/13, che espressamente afferma che, in presenza di certificazioni mediche che non riguardino nè la disabilità nè i dsa, il consiglio di classe è libero di adottare o meno il Pdp.

Anche la sperimentazione trentina di Ianes mi lascia perplesso,poichè l’ipotesi dell’80% dei docenti attuali per il sostegno mandati in compresenza nelle classi come docenti curricolari, corrisponde di fatto all’attuale presenza dei docenti per il sostegno; se anche questi docenti divenuti curricolari si isolassero con gli alunni con disabilitòà, per mancata capacità didattica e preparazione dei titolari delle discipline, non ci sarebbe alcuna differenza con gli attuali docenti per il sostegno delegati dai curricolari ad occuparsi del solo alunno con disabilità.

Occorre puntare sulla formazione iniziale ed obbligatoria in servizio sulle didattiche inclusive da parte dei docenti curricolari, sul tetto massimo di 22 alunni nelle classi con alunni con disabilità e nella capacità di coinvolgere i compagni.

Purtroppo attualmente però manca la formazione iniziale ed in servizio dei docenti curricolari; la normativa sul tetto massimo di alunni ( art 4 e 5 comma 2 dpr n. 81/09 ) è normalmente violata dagli Uffici scolastici regionali ed i compagni sono isolati dall’alunno con disabilità, come da te chiaramente dimostrato.

L’organico funzionale per il sostegno sarà importante ai fini della continuità didattica, purchè non sia di un singolo istituto ma di una rete di scuole per evitare carenze in singole scuole o sovrabbondanza in altre.