Materna scuola paterna

MATERNA SCUOLA PATERNA SCUOLA SCUOLA DELL’AMORE DI ALIMENTARSI ALLE FONTI DELLA CULTURA di Umberto Tenuta

CANTO 269 Liberate i Carcerati, lasciateli andare alle BUONE SCUOLE DELL’AMORE, materno e paterno.

Comeniane SCHOLAE GREMII MATERNI.

Svuotate le Carceri scolastiche, i Penitenziari!

Ristrutturatele in SCUOLE DEL MATERNO AMORE.

Ove imparare è un bisogno urgente, un desiderio struggente, un amore grande.

L’amore di alimentarsi, di crescere, di divenire adulti, di farsi uomini.

 

Non più la pena di imparare!

Non più la condanna ad imparare.

Non più la costrizione ad imparare.

Ma la gioia di imparare.

CA’ ZOIOSA di Vittorino da Feltre[1].

La scuola non è più un penitenziario!

Niente pene, niente punizioni, niente costrizioni!

Ogni giovane, tutti i giovani apprendono perchè sono automotivati, sono mossi dal bisogno, dal desiderio di divenire grandi, cresciuti, adulti, nati alla condizione umana: uomini.

Avete voi mai visto un giovane che non ami divenire forte, capace, competente, esperto?

Avete voi mai visto un giovane che non mangi, che si rifiuti di mordere il pane, di bere l’acqua, sempre assetato?

Oggi, i giovani per le vie si spandono.

E mirano e sono ammirati.

E in cor s’allegrano.

Per essere oggetto di ammirazione, di sguardi furtivi alle loro bellezze anatomiche.

Ma li avete anche visti nei campi sportivi di calcio, di pallacanestro, di pallavolo?

Ma li avete visti come corrono, dopo la scuola, nelle palestre cittadine?

E nelle Scuole di danza?

E a Lezioni di violino?

Mica vanno per far contente le mamme!

Vanno, mossi dal desiderio di essere capaci, belli, meritevoli.

Mossi dal desiderio di affermarsi sullo scenario del mondo!

Anche alla MATERNA SCUOLA oggi vengono, lieti, giulivi, desiderosi, ansiosi di crescere in virtute e canoscenza.

E la Scuola, la MATERNA SCUOLA, oggi soddisfa i loro bisogni.

La MATERNA SCUOLA non costringe ad imparare le enciclopedie dei saperi, digitali certo ma sempre nozionistiche.

La MATERNA SCUOLA oggi soddisfa i bisogni dei giovani di divenire esperti delle cose umane.

Come Renzi capaci, di parlare in Inglese ed in Cinese.

Come Renzo Piano, capaci di sentire la bellezza dell’arte cittadina.

Come Roberto Benigni, capaci di sentire la Bellezza dell’Inferno.

Come Carla Fracci, capaci di volare con il corpo.

Come Abbado, capaci di sentire la musica dell’Universo.

Come…

Come tutti gli uomini ricchi di virtù e canoscenza.

Sì, eleviamo le nostre laudi alla Ministra Giannini.

Una BUONA SCUOLA, pardon, una MATERNA SCUOLA oggi è nata.
Per tutti i Figli di donna.

Mica solo per i Figli del Dottore!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

 

  1. Eugenio Garin, L’educazione umanistica in Italia, Laterza, Bari 1949