Colpa del sindacato se i docenti incapaci non vengono licenziati?

da tuttoscuola.com

Colpa del sindacato se i docenti incapaci non vengono licenziati?
Polemica a distanza tra la ministra Giannini e il sindacato

Inaspettatamente ritorna la polemica sulla licenziabilità degli insegnanti. Ed è subito polemica tra ministra e sindacati, come quando dieci anni fa, davanti alla relazione della Corte dei Conti che denunciava mancanza di rigore dell’Amministrazione verso i docenti incapaci, la ministra Moratti girò la responsabilità sul sindacato, colpevole, a suo dire, di atteggiamenti iperdifensivi della categoria.

A Palermo, in occasione del tour della ministra Giannini sulla Buona Scuola, tra le varie domande che le sono state poste dal giornalista di Repubblica, una ha riguardato proprio la possibilità da parte delle scuole di licenziare i docenti “inadatti”.

La risposta della Giannini ha lasciato intendere che il licenziamento dei docenti ‘inadatti’ è resa impossibile dal sindacato: “Dobbiamo entrare in un nuovo modello di istruzione che, innanzitutto, dia certezza e stabilità agli insegnanti precari – ha detto la ministra – poi li avvii a una formazione permanente, quindi alla possibilità di essere valutati. La nuova scuola dovrà offrire incentivi a chi merita e si impegna e alla fine, certo, dovrà occuparsi con rigore e severità di chi non fa bene il suo mestiere. Oggi la scuola è troppo sindacalizzata. È sana, ma ha bisogno di irrobustirsi“.

Il commento della CISL-scuola è stato duro e immediato: “Ci si aspetterebbe – ha affermato il segretario Scrima – da chi governa il sistema dell’istruzione pubblica, un cenno di soddisfazione e apprezzamento: ed ecco invece l’ennesima incauta esternazione della ministra Giannini lamenta l’impossibilità di licenziare gli insegnanti, a causa dell’eccessiva sindacalizzazione del settore“.

Ma dove sta scritto che non si possono licenziare gli insegnanti? Quali norme lo proibiscono? Di quali speciali immunità godrebbero i nostri docenti? Ce lo dica“.

Scrima ha ricordato come da sempre chi non fa il proprio dovere o non è in grado di svolgere il suo lavoro può essere sanzionato e che questo debba avvenire a conclusione di procedimenti in cui sia riconosciuto il diritto alla difesa non sembra un privilegio, ma un principio di civiltà.

È questo – si è chiesto – che la ministra intende per eccesso di sindacalizzazione?”

Invece di sognare il licenziamento dei docenti – ha concluso Scrima – e parlar male dei sindacati, la ministra si impegni piuttosto a verificare che le parole altisonanti riversate quotidianamente sulla scuola dal suo governo non siano contraddette così frequentemente dai fatti: in ultimo dalla legge di stabilità presentata in questi giorni, che alla scuola regala solo qualche instabilità in più, tagliando il personale ausiliario (altro che aumentare gli orari di apertura!)”.