Il corto-circuito della Buona Scuola

IL CORTO-CIRCUITO DELLA BUONA SCUOLA

di Giuseppe Guastini

 

Il DdL sulla buona scuola va avanti; ma intanto….

 

1° CORTOCIRCUITO: LA QUESTIONE DEL TETTO DI SPESA DEI LIBRI DI TESTO

                                    SCOLASTICI (QUANDO IL MIUR FA SCIOPERO)

 

COME E’ O DOVREBBE ESSERE IL   CORTOCIRCUITO
“ ….il tetto di spesa relativo alla dotazione libraria per le classi 1^ e 2^ di scuola secondaria di 1° grado e le classi 1^, 2^, 3^ e 4^ di scuola secondaria di 2° grado, che sarà definito con decreto ministeriale…” .Dalla CM 3690/2015 1) Il decreto ministeriale annunciato non è mai pervenuto, quindi le scuole non sanno quale tetto applicare (quello del 2012 incrementato dell’inflazione ?).2) Se cercate, presso qualsiasi libreria italiana, con libri di qualsiasi casa editrice, di mettere insieme la dotazione libraria necessaria per una classe 1^ di scuola sec. 1° grado, stanti i prezzi di mercato, non riuscirete mai a stare entro il tetto di spesa.

Ne segue che le scuole sono costrette a espedienti quali “libri consigliati” o, in qualche caso, persino a rinunciare a libri di testo (scuola senza libri: davvero “buona scuola”!).

Ma il MIUR ignora il problema.

(In alcune scuole i docenti hanno dichiarato lo sciopero dei libri di testo; in questo caso lo scioperante sembra proprio essere il MIUR).

 

 

2° CORTOCIRCUITO: AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE (LO SCIOPERO CONTINUA)

Il 31/1/2014 scadevano i termini per i complessi adempimenti previsti dal “decreto trasparenza” (D.Lvo. 33/2013); tuttavia il 29 gennaio (NB: 2 giorni prima) il MIUR emana una curiosa e irrituale nota di “sospensione”.

 

COME E’ O DOVREBBE ESSERE IL   CORTOCIRCUITO
“…Tuttavia, considerata la specificità del settore della scuola…. è stata portata all’attenzione del Ministero per la pubblica amministrazione…. e dell’A.N.A.C. (Autorità nazionale anticorruzione) la necessità di individuare misure opportune di adattamento della suddetta normativa alla complessa realtà delle istituzioni scolastiche.                                     Tale esigenza è stata condivisa dai soggetti interpellati e….si è concordato che tutte le indicazioni per l’applicazione delle norme sopra richiamate alle scuole fossero inserite in un apposito atto aggiuntivo al Piano Nazionale Anticorruzione, che… è in corso di definizione.                                                         Tanto premesso, si richiede a codesti uffici (NB: la nota non è indirizzata alle scuole ma agli USR; ndr), nelle more della definitiva adozione del suddetto atto aggiuntivo…. di astenersi dall’adottare qualsiasi indicazione alle istituzioni scolastiche relativamente alle tematiche della trasparenza e dell’anticorruzione e di sospendere le iniziative eventualmente già avviate in merito….”                                           Dalla nota MIUR prot. 276 del 29/1/2014. Il preannunciato “atto aggiuntivo” non è mai pervenuto e le scuole sono rimaste in una condizione di “sospensione” e di incertezza a tempo indeterminato. Da quel 29 gennaio nessuna ulteriore indicazione è pervenuta da parte del MIUR.

3° CORTOCIRCUITO: L’APPLICAZIONE DEL D.L.vo 81/2008 (SICUREZZA NEI LUOGHI DI

                                     LAVORO) ALLE SCUOLE; UNO SCIOPERO LUNGO 3 ANNI

 

COME E’ O DOVREBBE ESSERE IL   CORTOCIRCUITO
Il D.L.vo 81/2008 prescrive regole molto severe e impegnative (e costose) per mantenere alto lo standard di sicurezza nei luoghi di lavoro; tuttavia, per ambienti con livelli di rischio più bassi, il legislatore ha previsto la possibilità di adottare misure meno stringenti e più adeguate a tali livelli di rischio (e meno onerose): 

Art. 3, comma 2: “Nei riguardi….degli istituti di istruzione ed educazione di ogni ordine e grado…le disposizioni del presente decreto legislativo sono applicate tenendo conto delle effettive particolari esigenze connesse al servizio espletato o alle peculiarità organizzative… individuate entro e non oltre ventiquattro mesi (poi prorogati a 36; ndr) dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo con decreti emanati…..dai Ministri competenti….

3. ………….decorso inutilmente tale termine, trovano applicazione le disposizioni di cui al presente decreto”.

I “ministri competenti” non hanno mai emanato i decreti di adattamento alle scuole, le quali, essendo ormai scaduti i 36 mesi, sono obbligate ad applicare anche non poche inutili e costose misure restrittive (la più clamorosa è quella che equipara gli alunni delle classi 2.0 o con LIM a “lavoratori”, con conseguente obbligo di formazione per alunni – vi immaginate un corso standard per lavoratori a bambini di prima ? – e docenti i quali, di conseguenza, sono automaticamente equiparati a “preposti”).

 

 

 

4° CORTOCIRCUITO: ISTITUTI COMPRENSIVI E OMNICOMPRENSIVI CLANDESTINI

                                   (SCIOPERO A TEMPO INDETERMINATO)

 

COME E’ O DOVREBBE ESSERE IL   CORTOCIRCUITO
1) Gli Istituti comprensivi (I.C.) sono ormai il format prevalente nel 1° ciclo di istruzione.2) Da oltre un decennio si stanno sempre più diffondendo anche gli I.O. (istituti omnicomprensivi) che riuniscono la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di 1° e 2° grado in un’unica istituzione scolastica. 1) Se però cercate nelle norme ordinamentali scolastiche (cfr i DPR 81 e   89 del 2009) l’I.C. non compare mai; per l’ordinamento scolastico è un’istituzione fantasma.Non essendo mai state emanate norme sugli IC, ne è derivata la proliferazione dei cosiddetti “istituti scomprensivi”, ottenuti per effetto delle più strampalate forme di aggregazione di plessi e sedi scolastiche.

2) Ancora peggio è andata ai tanti I.O. italiani: non soltanto non sono previsti dagli ordinamenti ma addirittura sono tutti commissariati perché in oltre 10 anni a nessuno al MIUR è venuto in mente di disciplinare l’elezione del consiglio d’istituto in tali scuole.

Se davvero il desiderio del MIUR fosse quello della “buona scuola” ci sarebbe già ora molta materia da “buonificare”.