Ruolo unico della dirigenza pubblica. E i dirigenti scolastici?

da tuttoscuola.com

Ruolo unico della dirigenza pubblica. E i dirigenti scolastici?

La legge di riforma della Pubblica Amministrazione, in discussione alla Camera per l’approvazione definitiva dopo l’ok del Senato, prevede all’art. 9 la delega al Governo per il riordino della dirigenza pubblica e della valutazione del rendimento degli uffici pubblici.

Con la nuova norma essere dirigente vuol dire in sostanza semplicemente avere un incarico dirigenziale. L’incarico dura quattro anni e può essere rinnovato al massimo per un biennio poi si torna alla selezione del più adatto.

È prevista l’istituzione del ruolo unico della dirigenza pubblica con “esclusione dai suddetti ruoli unici della dirigenza scolastica, con salvezza della disciplina speciale in materia di reclutamento e inquadramento della stessa”.

L’esclusione dei dirigenti scolastici dal ruolo unico dei dirigenti pubblici consente, come avviene oggi, che a questo ruolo non si possa accedere dall’esterno bensì soltanto dal comparto scuola (docenti).

Nessuna parte della delega al Governo prevede in qualche modo per i dirigenti scolastici un trattamento giuridico ed economico assimilabile a quello della dirigenza pubblica. Si tratta di una carenza non comprensibile, soprattutto se si considera il nuovo carico di responsabilità che verrà ad aggiungersi alla funzione per effetto della riforma della Buona Scuola.

Circa un anno fa abbiamo messo a confronto le responsabilità amministrative che gravano sulla dirigenza pubblica e su quella scolastica. La riproponiamo qui. Da allora non è cambiato sostanzialmente nulla e, nell’immediato, la bilancia continuerà a pendere sfavorevolmente nei confronti dei dirigenti scolastici.

Basterebbe compiere un piccolo passo avanti dentro la riforma della PA o dentro la Buona Scuola, prevedendo anche, come per gli altri dirigenti pubblici, il principio del merito, dell’aggiornamento e della formazione continua, nonché valutazione al fine del conferimento e della revoca degli incarichi.